Capitolo 1 (Parte 4)

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LEXA

Arrivata nel suo appartamento si diresse dritta al frigorifero, prendendo del ghiaccio e rilasciando un sospiro di sollievo quando lo posò sul livido << Come diavolo te lo sei fatta quello? >> Lexa sussultò nel trovare sua madre sull'uscio << Cazzo... >> << Come? >> chiuse gli occhi e si morse un labbro, nel cercare come giustificarsi mentre la donna entrava e posava la borsa sull'isola della cucina, avvicinandosi alla figlia per analizzare meglio la ferita << Dio mio...sei andata da un medico? >> la toccò e Lexa gemette un poco << M-mamma sono ok...s-mettila! >> fece ritraendosi dalla mano della madre abbassando la maglietta << Chi è stato a farti questo? >> la vide estrarre il cellulare << Nessuno, sono cascata dalle scale...è per questo che non te l'ho detto >> la Signora Natblida inclinò leggermente il capo con disappunto << Davvero? E dimmi per caso queste scale sono invisibili? >> avrebbe davvero voluto una di quelle madri a cui delle figlie importa poco << Non sono cascata qui, ma mentre andavo da Anya >> tanto sapeva che le avrebbe retto il gioco e non doveva preoccuparsi per la madre di lei, visto che anche lei abitava da sola << Certo da Anya...se non vuoi dirmelo va bene, ma almeno fatti controllare. Vieni qui >> le ordinò in modo affettuoso.
Lexa esitò ancora qualche secondo prima di avvicinarsi alla madre e togliersi la maglietta, rivelando che il livido si stendeva anche un po' sulla schiena.
La Signora Natblida afferrò il ghiaccio dopo aver scosso la testa e lo appoggiò delicatamente sul corpo della figlia << Se è stato qualche ragazzo, devi lasciarlo >> la fece sorridere << O ragazza... >> si corresse, ma del resto lo sapeva da solo qualche mese che alla figlia piacevano le donne invece che degli uomini << No, mamma non è stato nessuno >> si voltò lentamente per poterla vedere in volto << Stai tranquilla, ok? >> la donna schioccò la lingua << Come puoi pretendere che stia calma se mia figlia torna a casa mezza martoriata?! >> si allontanò da lei passandosi una mano trai capelli << Dimmi almeno se sei invischiata in qualcosa di losco >> << C-cosa? No! Assolutamente no! >> sospirò portandosi la mano sui fianchi << A cosa ti servono le lezioni di Ju Jitsu se non riesci a difenderti? >> stavolta Lexa rise appena scuotendo la testa e si avvicinò alla madre con il ghiaccio sotto il braccio << Ti ho detto che è stato un incidente >> l'abbracciò e questo la sorpresa << Aiden come sta? >> chiese una volta scostatasi << Gli manchi, manchi a tutti a casa >> << Davvero? Anche al nuovo marito... >> << Lexa... >> alzò gli occhi al cielo << Vedrò di venire a fare un salto >> fece aprendo il frigorifero per prendere una lattina di bibita << Invece a scuola come sta andando? >> << Bene, ho già fatto amicizia >> la madre si stupì molto più del solito, ormai era abituata a vederla solo insieme a Lincoln e Anya << E con chi? >> si sedettero in salotto << Potresti rimanere sconvolta nello scoprire che la figlia del Sindaco è tutt'altro che normale >> la fece ridere imitandola dopo poco anche lei << No, dico sul serio, è fissata con la pittura e non fa altro che guardarmi >> aggiunse raccontandole poi della figura che le aveva fatto fare il giorno prima, così rimasero a chiacchiera finché la madre non se ne andò via, per recuperare il fratello dal campo da tennis.

"Che si fa stasera?"
Lexa 19:00

Scrisse ad Anya dirigendosi poi in bagno per farsi una doccia veloce, sentendosi ancora il sudore addosso.
Lasciò che l'acqua leggermente fredda la cullasse, facendo allontanare il tepore che giungeva sempre a quell'ora del pomeriggio.
Quando uscì si avvolse nell'asciugamano e prese il cellulare.

"Non lo so, qualche idea?"
Anya 19:03

"Lincoln va al falò organizzato da un certo Collins...si va?"
Anya 19:10

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