Stay

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Ricorderò ogni cosa di lui: la prima volta che lo vidi, la prima volta che vidi il suo magnifico sorriso, il primo "ti amo".
Eravamo così piccoli, così ingenui, ma così innamorati.
Io ero piccolina, piena di ambizioni e vere e proprie utopie, quei film mentali che credi si potranno avverare con un pizzico di fortuna e di determinazione in più.
Gli amori adolescenziali sono i migliori, così pieni di sogni, così pieni d'amore.
I Pink Floyd erano il nostro primo amore.
Ricordo una delle prime volte che uscimmo, dev'essere stata la quarta, più o meno, quando mi dedicò Stay.
Avevamo fatto un giro in centro per poi fermarci a sederci lungo il fiume.
Aveva un piccolo zainetto, quel giorno, da dove tirò fuori una bottiglia di vino.
Ricordo che lo guardai sbalordita, e lui dopo aver riso, e dio quella risata, disse, guardandomi: "Resta ad aiutarmi ad arrivare alla fine del giorno
e se ti va, apriremo una bottiglia di vino
non allontanarti e forse me finiremo una intera
perché voglio scoprire cosa si nasconde dietro a quegli occhi."
Ed io sorrisi, sorrisi come mai prima d'ora, e impulsivamente lo abbracciai, perché sì, era l'unica cosa che il mio cervello mi disse di fare, e io diligente obbedii.
Era così bello stare tra le sue braccia che quasi non me ne volevo più staccare.
Ricordo che lo bevemmo, quel vino, quando lui vide cosa si nascondeva dietro ai miei occhi e io cominciai ad amarlo.

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