chapter nine

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Il suono del citofono lo salvò per un soffio.

<< vado io>> disse. E si affrettò ad andare alla porta.

<< ragazzi scusatemi è arrivata Alisia, devo andare>> disse e si vaporizzò. Non avevo mai odiato la sorella di Ashton come in quel momento.

<< roba che scotta>> commentò Calum.

<< sta zitto!>> dissi lanciandogli un cuscino.

<< senti Luke… cosa ti prende? Sei… strano>> mi chiese Michael.

Non ce la facevo più. Esplosi. << cavolo! Mi piace Sarah. L’ho vista prima io, l’ho fatta cadere ai miei piedi! Ed ora arriva lui fresco fresco e me la sottrae. Ma non per molto, mi vendicherò! Oh sì che lo farò>> dissi con aria maligna.

<< aspetta, aspetta, aspetta… cosa? Ma sei cretino? Una ragazza, in questo caso Sarah, non è il premio che vince chi arriva prima! Le ragazza hanno dei sentimenti porca paletta! Non la devi “far cadere ai tuoi piedi” la devi fare innamorare! Non ti facevo così frivolo e stupido Luke!>> disse Michael sono saggio Clifford.

Bè un po’ mi fece riflettere. Aveva ragione, avrei dovuto farla innamorare ma la domanda era… ne ero innamorato?

<< ma il punto non è questo… ti piace o ne sei innamorato?>> chiese ancora quasi mi avesse letto nel pensiero. Non risposi, non sapevo che rispondere. Mi serviva tempo per riflettere.

<< io shippo Sashton… ma anche Cally>> disse Calum meravigliandosi lui stesso della stupidaggine che aveva detto.

Michael scoppiò a ridere. Io mi ritirai in camera. Era tardi. Tutti andarono a dormire ma io non ci riuscii. Dovevo saperlo, avevo bisogno di saperlo.

Pov’s Elly

I giorni passavano. Andavo anche a quelle stupide lezioni di canto! Riuscii a scattare un mucchio di foto in ben due settimane e mezzo. L’articolo era quasi pronto ma mancava qualcosa… Lottie! Sarebbe venuta a trovarmi domani e sarebbe stata la settimana più bella e intensa della mia vita! Per quanto riguardava i ragazzi… Michael ormai era diventato il mio migliore amico e questo mi faceva strano… non ne avevo mai avuto uno maschio. Calum stava migliorando in stupidaggine! Ma mi faceva ridere. Era il mio piccolo Peter Pan. Luke era sempre più strano. Certe volte mi chiedeva cose strane del tipo: “che ne pensi di me?” oppure si avvicinava troppo e poi si allontanava. Ashton… bè i rapporti con lui diventavano sempre più belli. Per di più ogni giorno aggiornavo il mio piccolo taccuino all’interno di Pinky.

Ultima visita:

"Caro diario,

i rapporti con Ashton vanno a gonfie vele. Ogni volta che lo vedo il mio cuore perde un battito. Lo stomaco mi fa male. Mi sa tanto che me ne sono innamorata. Sai l’altro giorno eravamo da soli nella sala registrazioni. Mi ha cantato una canzone e mi ha anche rivelato di saper suonare la chitarra. Non l’avevo mai sentita in ben due settimane e mezzo e mi ha detto che il nome della canzone era “Sarah”. Una lacrima mi ha rigato il volto. Nessuno mi aveva mai dedicato o per giunto scritto una canzone. Anche se non era propriamente a me ma al mio omonimo, era un gesto carinissimo. Però non mi ha mai invitata nemmeno ad uscire. Michael dice che lo farà a giorni, lo spero proprio! Questa è la carta del chupa-chups che abbiamo mangiato insieme l’altro giorno. Ne ho tratto una conclusione… lo amo, lo amo, lo amo!

Ora vado, mi stanno aspettando… ciao!Tua Elly"

 Quella mattina, andai in aeroporto ma prima di attraversare la grande porta dell’hotel, mi fermai alla reception a chiedere di Louis.

<< mi scusi, il fattorino?>> chiesi.

<< eccolo>> disse quello indicando un ragazzino mingherlino che a stento riusciva a reggersi in piedi.

<< no, è un uomo adulto sull’ottantina… si chiama Louis>> dissi.

<< non c’è nessun Louis che lavora in questo hotel>> disse quello con aria presuntuosa.

<< ma come?>> dissi incredula.

<< mi scusi signorina, ma c’è gente che aspetta>> disse di nuovo.

Me ne andai stupita dall’hotel… ma come era possibile?

Non ci feci caso più di tanto perché non vedevo l’ora di vedere la faccia di Charlotte quando mi avrebbe vista ad aspettarla in aeroporto.

Finalmente le ore ad aspettarla erano passate. Quando scese dall’aereo dirigendosi verso i bagagli, cambiò direzione e si buttò a peso morto su di me urlando di gioia e così feci anche io.

Ci recammo con un taxi nell’hotel. Le raccontai ogni cosa. Tutto quello che non riuscii a dirle in chat o video-chat quelle due settimane.

Poi mi chiamò Michael.

<< ciao cioccolatino ripieno!>> dissi. Ormai io lo chiamavo così e lui…

<< ehi cucciolo di koala>>. Erano dei soprannomi ridicoli. << dove sei?>> chiese.

<< in hotel con la mia migliore amica>> dissi eccitatissima.

<< e lo dici solo ora? Vi raggiungiamo in un batter d’occhio!>> disse e chiuse la chiamata.

<< ti presenterò i miei amici! Sappi che se metti gli occhi su Ashton te meno eh!>> dissi con aria di superiorità e scoppiammo in una fragorosa risata.

<< alla fine ti sei decisa eh! E brava la pimpa!>> disse strizzandomi una guancia.

Nel frattempo, arrivarono.

<< Eccoli!!!>> dissi.

Pov’s Lottie

Dalla porta entrarono quattro ragazzi. Non li avevo mai visti. Erano molto carini. Si presentarono.

<< piacere Michael>> disse il primo… se non sbaglio doveva essere “multi color” dai capelli, alias migliore amico di Elly.

“A proposito, mi devo ricordare di non far saltare la copertura!”- pensai

<< Charlotte, detta Lottie>> dissi ricambiando la stretta di mano. Poi questo si avvicinò ad Elly farfugliando qualcosa di incomprensibile ma evidentemente divertente data la risatina che la seguiva di Elly.

<< piacere Calum>> disse poi un cinesino. Ma sì, era quello che abitava nello stesso palazzo di Elly a Greenwich.

<< Ashton>> disse un biondino con gli occhi scuri. Guardai di soppiatto Elly che quasi mi trucidava con lo sguardo. Mi limitai a rivolgergli un piccolo cenno.

<< ciao, io sono Luke>> disse un biondino con gli occhi chiari bello da fare invidia.

<< peccato che tu abbia solo 17 anni>> mi sfuggì di bocca e me la tappai. Lui mi guardò stranito all’inizio ma poi si accodò alle risate degli altri.

<< grazie del complimento?>> chiese incerto sperando quasi non fosse un insulto.

Annuii.

<< Bè? Che si fa?>> chiesi per rompere il silenzio.

<< che ne dite di un bel gioco?>> disse Calum.

<< sì… si potrebbe giocare al gioco della bottiglia!>> proposi. Poi vidi Ashton e Elly con aria preoccupata e trucidarmi con lo sguardo. Luke, Calum e Michael approvarono… ormai i giochi stavano per avere inizio…

Pov’s Luke

… e ‘sta volta, per davvero!

Caught In The Act || 5sos - AshtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora