Capitolo 7

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LEONARDO POV
Erano passate esattamente tre settimane da quando io e lei avevano smesso di parlare. Mi sentivo sempre più vuoto ogni giorno, ogni ora, ogni minuti e ogni secondo che passavo lontano da lei. È strano come una ragazza semplicissima mi abbia completamente rapito il cuore senza che io le avessi dato il permesso, senza conoscerla.

Avevo pensato di tutto pur di renderla felice e farle capire che a lei ci tengo davvero tanto. Avevo deciso di farle una sorpresa, inviandole un messaggio e facendola venire qui in albergo con una scusa. Così, essendomi vestito con un jeans attillato, una camicia bianca, messa dentro al pantalone, un gilet dello stesso colore, avendo arrotolato le maniche e avendo messo le adidas bianche, mi diressi dal fioraio a comprarle una dozzina di rose rosse, il fiore preferito delle donne.

Avevo pensato di regalarle una cena a lume di candela in una stanza singola dell'albergo in cui alloggiavo, con tante rose rosse come decorazioni. Dopo aver dato l'indirizzo al fioraio, mi diressi in un negozio di moda. Incontrando una commessa, dissi:<<Buongiorno signorina, posso chiederle un'informazione?>> Lei mi rispose:<<Buongiorno, mi dica come posso esserle d'aiuto>>. Le dissi:<<Mi servirebbero dei vestiti da far provare ad una persona questa sera ma, purtroppo, non conoscendo i suoi gusti non posso scegliere io per lei. Quindi mi chiedevo, non potrebbe prepararmi dei vestiti e poi glieli riporterei domattina?>>

Lei mi rispose:<<Glieli concederei ma, devo vedere prima cosa ne pensa il capo di questo. Se può aspettare vado a chiederglielo e poi gli farò sapere>>. Le dissi:<<Certamente, la aspetterò qui>>. Dopo dieci minuti tornò e mi disse:<<Va bene. Ora mi deve dire che taglia porta la persona a cui deve far indossare uno di questi vestiti e quanto vorrebbe spendere>>. A quella domanda, la pensai subito e gli risposi:<<Beh, lei è molto magra quindi direi che vada bene o la taglia 42 o la taglia 44 per lei>>. Lei, sorridendomi, mi disse:<<Va bene, poi ci penserò io. Un'ultima cosa, è un incontro galante?>> Le risposi:<<Non galante, una serata per dimostrarle quanto le voglio bene e quanto ci tengo a lei. Io sarò in smoking, quindi decida lei per favore>>.

E, avendo detto quello che le serviva, spari all'interno del negozio per una buona quarantina di minuti. Al suo ritorno, avendo mi consegnato le buste contenete i vestiti mischiati per taglia, mi disse:<<Allora ci vediamo domani. Stia tranquillo, abbiamo tolto tutti i prezzi dai vestiti. Quando domani verrà qui, senza il vestito, allora faremo i conti>>. Le risposi:<<Va bene, grazie mille>>. Lei mi disse:<<Grazie a lei e buona giornata e auguri per l'incontro>>.

Tornando in albergo, mi fermai in reception e dissi:<<Mi scusi, avete per caso una camera libera dove posso fare una sorpresa ad una persona? Pagherò qualsiasi cifra>>. Il direttore mi rispose:<<Certamente, in cosa le possiamo essere d'aiuto?>> Gli dissi:<<Per un'ottima cena a lume di candela, per l'allestimento di rose rosse che più tardi porterà il fioraio e di un separe per potersi cambiare d'abito. È un problema organizzare tutto questo?>> Lui mi rispose:<<No, nessun problema. La cena la dovremo servire per che ora?>> Gli risposi:<<Per le otto e mezza, nove. Magari gli farò avere una conferma più tardi. Grazie mille>>. Tornando in camera, decisi che tipo di messaggio poterle inviare. Gli scrissi:

"Dolce fanciulla, come stai? Vorrei scusarmi per questa lunghissima attesa. Sappi che non è stato facile nemmeno per me allontanarmi e non parlarti più. Comunque sia, vorrei farmi perdonare invitandoti ad una cena. Accetti di cenare con me?"

SOPHIA POV
Ormai avevo perso ogni speranza. Leonardo non mi avrebbe più cercata, si sarebbe dimenticato anche lui di me e si sarebbe consolato con un'altra ragazza. Più i giorni passavano, più io mi convincevo che ormai l'avevo perso per sempre. Un giorno, i miei cugini mi avevano invitata ad andare al mare con loro.

Accettai ma, nonostante la bellezza del mare, avevo un pessimo umore. D'improvviso sentì il mio cellulare suonare. Andando a vedere, sul mio viso nacque un sorriso a trentadue denti vedendo un messaggio da parte di Leonardo. Lo aprì:

"Dolce fanciulla, come stai? Vorrei scusarmi per questa lunghissima attesa. Sappi che non è stato facile nemmeno per me allontanarmi e non parlarti più. Comunque sia, vorrei farmi perdonare invitandoti ad una cena. Accetti di cenare con me?"

Non potevo crederci, mi aveva invitata ad una cena. Non sapevo cosa dire e fare in quel momento. Ma, alla fine, decisi di accettare. Mi mancava molto parlare e stare insieme a lui. Così gli scrissi:

"Ciao, sto molto bene grazie, tu? Per quanto riguarda la cena, accetto molto volentieri. Dove mi porterai a mangiare?"

LEONARDO POV
Non ci potevo credere, aveva accettato. Ero veramente su di giri. Così, le dissi:

"Mi fa molto piacere. La cena si terrà nell'albergo dove alloggio. Avremo una stanza tutta per noi e ci saranno un paio di sorprese per te. Non ti resta che metterti nelle mie mani e vedere quello che ti ho preparato. A domani allora, dolce sconosciuta".

La sua risposta non tardò ad arrivare. Infatti, mi disse:

"Va bene. Allora a domani".

Cosa succederà ora? Secondo voi come andrà la cena? Succederà qualcosa tra Leonardo e Sophia? Oppure non succederà nulla e torneranno ad essere dei semplici conoscenti? Non vi resta che aspettare il prossimo capitolo!

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