Capitolo 26

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LEONARDO POV

Ero in macchina. Mi stavo dirigendo a casa per dare lanotizia. Speravo con tutto il mio cuore che, almeno la mia famiglia, non midesse contro e che avrebbero accettato la proposta di venire con me a Dortmund,in Germania. Il mio unico problema era Chiara che, di sicuro non sarebbepartita con me. Dovevo informarla della mia decisione ma, decisi che dopo averinformato la mia famiglia, sarei andato a casa sua e, avrei passato del tempocon lei. L'arrivo a casa mise fine ai miei pensieri. Dovevo trovare le parolegiuste. Così, arrivando in salotto, notando tutta la mia famiglia intenta aguardare un film d'azione, dissi:<<Sono tornato. Ho dellenotizie>>. A quelle mie parole, mia madre mise in pausa il film e miguardò con occhi speranzosi, infatti, mi rispose:<<Dicci queste novità.Non vediamo l'ora di scoprirle>>. Armandomi di coraggio,dissi:<<Questa mattina, il mister mi ha convocato nel suo ufficio. Appenagiunto lì, mi ha mostrato una lettera di squadre pronte ad acquistarmi e a farmiproseguire il mio sogno di diventare un bravissimo calciatore. C'erano dodicisquadre interessate a me e, alla fine, ho scelto di trasferirmi in quella piùadeguata, in quella che credo mi desse buonissime opportunità di giocare inprima squadra>>. Mia madre mi rispose:<<In quale squadra hai decisodi andare, tesoro?>> Facendo un respiro profondo, dissi:<<Ho decisodi trasferirmi nel Borussia Dortmund, in Germania>>. A quelle mie parole,vidi che la faccia di mia madre era diventata bianca come un lenzuolo.

  Vedendoche non proferiva parola, dissi:<<Però, ho intenzione di portarvi con mein Germania. Non voglio passare tutto il tempo da solo a Dortmund senza di voi.Per cui, vi va di seguirmi?>> Lei mi rispose:<<Tesoro non pensareche noi non vogliamo seguirti ma, penso che ricominciare un'altra vitadall'inizio sia l'ultima cosa che vogliamo fare. Ti seguiremo sempre e saremocompletamente orgogliosi di te ma, noi restiamo qui>>. Rimasipietrificato. Non mi sarei mai aspettato che la mia famiglia scegliesse direstare lontano da me per tutta la durata del contratto col Borussia Dortmund.Così, le risposi:<<Va bene, non vi costringerò a venire se non volete.Potete stare tranquilli>>. Detto quello che ci dovevamo dire, mia madre,alzandosi dal divano, venne immediatamente ad abbracciarmi. Mentre aveva latesta nell'incavo del mio collo, mi sussurrò:<<Mi mancherai tantissimo,tesoro>>. Quelle parole, mi fecero venire in mente che dovevoassolutamente andare da Chiara e dirle che, a breve mi sarei dovuto trasferirea Dortmund. Così, dopo aver dato un bacio sulla guancia a mia madre e, dopoesserci staccati dall'abbraccio, dissi:<<Ora se volete scusarmi devoandare a parlare con Chiara. Ci vediamo dopo>>. E, dopo aver preso lagiacca, andai in macchina e mi recai a casa sua. Durante il tragitto, stavopensando a come sarebbe stato abituarmi a dei nuovi compagni di squadra, ad unnuovo metodo di allenamento, ad una nuova vita, senza la mia famiglia. Essendoarrivato, stavo cercando di prepararmi un discorso ma, ben presto mi resi contoche era inutile. Più cercavo di prepararmi qualcosa e più, ogni volta cheguardavo Chiara negli occhi, mi dimenticavo tutto. Appena suonai a casa diChiara, l'emozione di vederla, cresceva sempre di più visto che, a breve nonl'avrei vista per un bel po' di tempo. Sapevo che anche per lei era lo stessoperché, ogni volta che eravamo insieme, mi guardava come se fossi la cosa piùbella della sua vita. Infatti, essendo scesa, non appena mi vide, corse piùveloce di un fulmine, mi venne in braccio e ci baciammo appassionatamente. 

    Dopoesserci baciati, continuando a restare tra le mie braccia, le dissi:<<Maciao, amore mio. Mi sei mancata tantissimo>>. Lei mirispose:<<Anche tu mi sei mancato moltissimo, amore. Non tenermi sullespine, in quale squadra dei andare a giocare?>> Le dissi:<<Va bene,andrò dritto al sodo. Quando sono arrivato, il mister mi ha dato un foglio, conuna lista di dodici squadre interessate ad avermi nella loro rosa. Alla fine,ho scelto quella che sembrava più idonea>>. Chiara, stringendo ancora dipiù le sue esili braccia attorno al mio collo, mi rispose:<<E qualesarebbe?>> Le dissi:<<Il Borussia Dortmund>>. Al sentirequella squadra, si scostò da me come se scottassi e, guardandomi negli occhi,mi rispose:<<Borussia Dortmund? La stessa squadra che si trova nellacittà di Dortmund, in Germania? Mi stai dicendo che d'ora in poi giocherai lì,Leo?>> Le dissi:<<Si amore. Dortmund in Germania>>. Chiara mirispose:<<Dovrai stare in Germania mentre io sto qui a Londra? Staischerzando spero. Da quando sei entrato nella mia vita, non riesco più adimmaginarmi senza di te, lo capisci?>> Vedendola fragile, non potei farea meno di abbracciarla. La strinsi fortissimo a me, mettendo in quell'abbracciotutto l'amore e l'affetto che provavo per lei. Così, senza perdere tempo, unìle mie labbra alle sue in un bacio molto passionale.    

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