Capitolo 23

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LEONARDO POV

Avendo finalmente chiarito ed essendomi finalmentefidanzato con Chiara, mi sentivo veramente felice. Avevamo passato la seratainsieme al mare accoccolati adabbracciarci e baciarci ed era stato meraviglioso. Verso mezzanotte, si eraaddormentata tra le mie braccia ed era stato bellissimo poterla guardaredormire tranquillamente. Sembrava così innocente, così piccola che non riuscì achiudere gli occhi. Dovevo ammirarla e dovevo vegliare su di lei. La osservaitutta la notte, scovando anche qualche piccolo particolare. Avevo scoperto che,essendo bruna, aveva la pelle molto chiara e che, ogni volta che l'accarezzavole diventava subito rossa. Essendo ormai le 07:30, iniziai a svegliarla dandoledei dolci baci sul collo e sulla guancia. 

Quandosi svegliò, mi guardò negli occhi dicendo:<<Mi piacerebbe avere questodolcissimo risveglio tutte le mattine. Buongiorno, amore mio>>. Dopoaverle dato un bacio sulle labbra, le risposi:<<Piacerebbero anche a mequesti dolcissimi risvegli. Buongiorno anche a te, mia piccola stella cadutadal Cielo>>. Quando la chiamai così, le si illuminarono gli occhi e midisse:<<Come sono belle queste parole dette da te. Non sai quanto hosognato, poter stare tra le tue braccia, sentire il tuo cuore battereall'unisono col mio, vedere i tuoi occhi incastrati nei miei. Sei il ragazzoche ho sempre sognato Leo e, sei tutto mio>>. Al sentire quelle parole,la strinsi più forte a me e, le risposi:<<Anch'io ho sognato tantissimopoter stare così ed essere amato per quello che sono e non per quello chepossiedo. Chiara, tu sei stata un'illuminazione a ciel sereno, sei statal'unica ragazza ad aprirmi il proprio cuore. Nella mia vita ho incontrato e misono fatto moltissime donne ma, nessuna era come te devi credermi>>. Leimi disse:<<Nessuna ti ha mai detto che voleva essere la tuadonna?>> Le risposi:<<Alcune si ma, a me non piacevano. Per me,bastava una notte di fuoco e poi via>>. Lei mi disse:<<Ora mi ètutto chiaro. Ascolta, credo sia ora di rientrare a casa>>. Iniziando ad abbracciarlapiù forte, le risposi:<<Dai, ancora altri cinque minuti. Voglio stareabbracciato così con te altri cinque minuti. Abbiamo passato troppo tempolontani l'uno dall'altra e non voglio stare più un minuto lontano date>>. E, senza aspettare una sua risposta, le diedi un bacio moltoappassionato. 

Venti minuti dopo, mano nella mano, arrivammo alla macchina e, dopo aver messo in moto, partimmo per andare a casa sua. Appena arrivati, Chiara disse:<<Amore, ci sentiamo più tardi allora?>> Le risposi:<<Certo tesoro, a più tardi>>. E, dopo esserci scambiati un bacio molto passionale, lei andò a casa sua ed io feci ritorno per tornarmene nella mia. Mentre tornavo, un pensiero mi tormentava: Sophia. Non potevo dimenticarla perché credo che potremo cercare di essere amici ma, se non ha risposto ancora al mio messaggio, credo proprio che dovrò dimenticarla al più presto e, l'unico modo per farlo era poter parlare nuovamente con lei, almeno dopo mi sarei sentito un po' più leggero. Avrei deciso che l'avrei chiamata, dovevo sentirla, dovevo capire se potevamo o meno essere amici. Così, una volta rientrato a casa, andando vicino alla piscina, presi il mio i – phone e la chiamai. Uno squillo, due squilli, tre squilli, stavo per mettere giù, quando mi rispose un ragazzo che mi disse:<<Pronto>>. Gli risposi:<<Pronto, vorrei parlare con Sophia per favore>>. Lui mi disse:<<In questo momento Sophia non può rispondere>>.Gli risposi:<<Quando potrei chiamare per parlare con lei?>> Lui mi disse:<<Quando si sveglierà le dirò che ha chiamato e, se Sophia vuole sentirla la chiamerà>>. Gli risposi:<<Grazie. Può dirle per favore che ha chiamato Leonardo e che è una questione importante?>> Lui mi disse:<<Certamente. Arrivederci>>. E, senza aspettare una mia risposta, chiuse la chiamata. Ora non mi restava che attendere la chiamata di Sophia ma, la vera domanda era: mi avrebbe chiamato?

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