Capitolo 32

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Capitolo dedicato a Leonardo e Sophia

LEONARDO POV

Nel mentre ero concentrato a guardare Sophia, non miaccorsi che il dolce era arrivato così, scusandomi con il cameriere, fecispazio sul tavolo che, dopo aver appoggiato il piatto, andò via dandomi iltempo di assaporare una deliziosa fetta di torta al limone. Dopo averla finita,guardai di nuovo dinanzi a me e, non trovai più gli occhi magnetici di Sophia afissarmi ma, vidi solo bambini che si divertivano. Così, avendo finito, mialzai e mi diressi alla cassa a pagare. Mentre stavo per andarmene, andaisbadatamente a "scontrarmi" con una persona ma, quando quest'ultima alzò gliocchi, ringraziai il cielo mentalmente. 

Perrompere il ghiaccio, dissi:<<Ciao Sophia, come stai?>> Lei mirispose:<<Ciao Leo, sto bene e tu?>> Le dissi:<<Anch'io. Cosaci fai qui a Dortmund vestita da un personaggio della Walt Disney? Quando seiarrivata?>> Lei mi rispose:<<Lavoro come animatrice qui a Dortmund.Per quanto riguarda il mio arrivo, sono tre mesi che sono qui>>. Ledissi:<<Tre mesi? Wow, non ti ho mai vista prima d'ora>>. Mirispose:<<Se è per questo, nemmeno io ti ho mai incontrato prima di oggi.Si vede che era destino che ci incontrassimo questa sera, durante il compleannodi Alice>>. Le dissi:<<Si, dev'essere per forza così. Non ci sonoaltre spiegazioni altrimenti>>. Mi rispose:<<Ti trovo molto bene.Immagino farai strage di cuori, vero?>> Le dissi:<<No, qui ti sbagli.Prima di trasferirmi qui ero fidanzato ma, una volta cambiato squadra, è finitadopo tre mesi. Tu, invece?>> Mi rispose:<<Più o meno sono nella tuastessa situazione, Leo. Anch'io sono single ma, temo ci resterò per tutta lavita>>. Le dissi:<<Perché dici così?>> Prima che lei mi desseuna risposta, venne chiamata da alcuni bambini e, dopo esserci salutati, me neandai. 

Mentre ero in macchina, mi pentì di non averle chiesto il numero di telefono. Mi sarebbe piaciuto parlarle nuovamente. Speravo con tutto me stesso che usasse ancora gli stessi social, così avremmo potuto continuare lì il discorso che avevamo lasciato in sospeso. Appena arrivai a casa, andai a farmi una doccia e, dopo essermi rilassato per cinque minuti, mi misi il pigiama ed ingannai l'attesa che Sophia fosse online, giocando alla play. Passò un'ora e mezza quando finalmente Sophia fece il suo accesso su instagram. Così, per non perdere altro tempo, le scrissi:

"Ciao Sophia, sei a casa?"

Era banale come messaggio ma, onestamente non sapevo da dove iniziare. Mi rispose subito, dicendomi:

"Ciao Leo, si sono a casa, la festa è finita. Tu?"

Le dissi:

"Anch'io sono a casa. Ho aspettato che eri online per poterti parlare nuovamente, senza interruzioni"

Mi rispose:

"Che carino che sei. Comunque, cosa devi dirmi di così importante per aspettare la mia connessione?"

Le dissi:

"Quello che non ci siamo potuti dire al ristorante"

Mi rispose:

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