Dietro il verde opaco
di una vecchia tenda
dietro una finestra
dal vetro gelato
si apre il mondo.
Un campanile antico
con alberi scuri
spogli
in autunno
con foglie morte
che si staccano impotenti
da alberi affaticati
i cui rami vincono la gravità
e restano ancorati a un fusto
tanto sottile
da vibrare
scosso dal vento gelido.
Scintillio di luci
attivato da raggi incolore
giunti dal sole
nascosto a metà
che fissa un cimitero.
Dalla finestra
arrivano i segnali
di una natura
a metà tra la morte
e la rinascita.
C'è vita,
ma è davvero vita?
Passano gli istanti infiniti
e si è di un passo
più vicini
a quel cimitero prepotente
tanto piccolo
ma costante.
Vale la pena
aprire quella finestra?
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Narciso
Poetry«Oggi siamo uomini fatti di ferro e meccanica, siamo motori a vapore e turbìne: eri davvero così ingenuo da credere che avremmo scorto l'eternità in un Narciso?» Il nome "narciso" deriva dalla parola greca narkào (stordisco) in riferimento al suo od...