Quante volte ho sognato di baciarti
e di strozzarti lentamente.
Quante volte ho pensato di amarti
e di tagliarti fuori dalla mente.
Quante volte ti ho accarezzato
per lasciare il segno indissolubile delle dita sulla pelle trasparente.
Quante volte?
TroppeTroppo tempo a pensare di agire
e alla fine ho frantumato
quel cuore stracolmo di odio
che risale a galla imperioso.
Ho incollato i pezzetti sparsi a terra
con sudore e lacrime
sperando che un giorno
sarebbero state le tue lacrime
il tuo sudoreTu,
viscido
sei sparito nel vuoto
ancora e ancora
torni
sparisci
ancora e ancora.
Immagino la tua morte
la tua resurrezione
e poi la morte
ancore e ancora.
Una volta sono il carnefice
altre volte tu stesso
noncurante della fortuna
di essere qui
di essere vero
lamenti dolori
recidi la morbida gola violaceaQuel maledettissimo sorriso
spezza i pensieri
e non posso che ubbidirti
in silenzio
e tornare
in silenzio
a ricomporre quel cuore
ancora a terra
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Narciso
Poetry«Oggi siamo uomini fatti di ferro e meccanica, siamo motori a vapore e turbìne: eri davvero così ingenuo da credere che avremmo scorto l'eternità in un Narciso?» Il nome "narciso" deriva dalla parola greca narkào (stordisco) in riferimento al suo od...