Con un battello
stretto e leggero
vado via.
Il vento tra i capelli
l'aria che mi accarezza il viso
l'odore della salsedine
che si imprime sulla pelle
e il rumore delle onde
che si infrangono
contro gli scogli
e la terra ferma
sempre più lontana
sempre più lontana.
Terra di dolore
sofferenza
pregiudizi,
terra senza cuore
con abitanti di carta
che cadono a terra
e non vogliono rialzarsi,
restano buttati nel fango
a ridere degli sforzi altrui
a mangiare la polvere
condita con disprezzo.
Ma il battello naviga
e io apro le braccia,
sorrido alla corrente
e all'acqua trasparente
e navigo
navigo
finché non sentirò
il bisogno di navigare ancora
e dimenticherò
la sensazione della terra
sotto i piedi
STAI LEGGENDO
Narciso
Poetry«Oggi siamo uomini fatti di ferro e meccanica, siamo motori a vapore e turbìne: eri davvero così ingenuo da credere che avremmo scorto l'eternità in un Narciso?» Il nome "narciso" deriva dalla parola greca narkào (stordisco) in riferimento al suo od...