Capitolo tre

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Le mani di Theo non riuscivano a trovare pace, percorrevano il corpo del ragazzo senza sosta, il bacio in cui era travolto sapeva di vodka e rum. Il ragazzo che stava baciando era palesemente un sedicenne se non più giovane e non si era fatto scrupoli a comprare un drink anche per lui. Voleva solo rilassarsi dal tutto lo stress che gli causava Stiles, divertirsi un po' come solo lui sapeva fare.
Si tirò il ragazzino addosso nonostante la resistenza, gli posò le mani sul fondoschiena stringendolo appena, la lingua continuava ad imporsi nella bocca dell'altro ignorando i suoi tentativi di parlare.
Era pronto a trascinarlo nel bagni del Jungle quando una mano sulla spalla lo fece staccare dal ragazzino e si ritrovò faccia a faccia con Stiles. Non sapeva se esserne sorpreso o arrabbiato considerando che gli aveva severamente vietato di uscire senza il suo permesso.
« Andiamo fuori a parlare. » disse lo Stilinski. In realtà Stiles non voleva andare a parlargli, ma tutto il Branco lo stava guardando aspettandosi chissà quale scenata di gelosia o come minimo di andare lì da lui e rovesciargli addosso un bicchiere pieno di qualche bevanda alcolica rubata al primo di passaggio. No, Stiles voleva rimanere in disparte perché sapeva che Theo lo avrebbe punito vedendolo lì a quell'ora tarda e certamente non poteva lasciarlo o avrebbe fatto del male a suo padre senza pensarci due volte.
Arrivarono fino al retro del locale e Stiles si assicurò che nessuno del Branco fosse lì ad osservare. Prese un profondo respiro pronto a spiegargli tutto, ma il Raeken senza dargli tempo semplicemente gli tirò uno schiaffo in viso per poi afferrarlo per il colletto della camicia « Dovresti essere a casa. » gli disse e lo Stilinski sentì l'alito pesante del suo fidanzato che sapeva troppo di qualche strano mix di alcolici.
« Sono qui con i miei amici. » Stiles lo disse più come un avvertimento, non poteva essere toccato il quel momento, chiunque del suo gruppo sarebbe potuto arrivare nel momento sbagliato e se fosse stato Scott certamente Theo si sarebbe ritrovato con un occhio in meno e parecchi segni di artigli su tutto il corpo, purtroppo aveva ancora qualche problema a gestire la rabbia quando centravano persone a lui care.
Scacciò via la mano di Theo e si sistemò la camicia « So bene cosa accadrà questa notte quando verrai a casa mia, ma ora devo tornare dentro e far credere che abbiamo litigato o sospeteranno qualcosa. Non parlarmi a scuola per i prossimi giorni. » disse il ragazzo e si incamminò verso l'entrata « Ah » si girò guardandolo sorridendo « mi fai veramente schifo, tra l'altro, stavi per violentare anche quel ragazzino. Non ti basta rovinare la mia vita? » domandò ma senza aspettare una risposta. Entrò nel locale alla ricerca dei suoi amici, prima che riuscisse ad arrivare al bancone dove gli aveva lasciati si sentì trattenere per le spalle e poi girare a forza.
Theo lo stava baciando, con forza, una mano andò sul suo fondoschiena stringendolo dolorosamente e Stiles reagì d'istinto e lo schiaffo partì in automatico. Si guardarono negli occhi, la rabbia scintillante in quelli di Theo e Stiles ebbe paura che potesse fargli qualcosa lì, davanti a tutti.
« Allontanati Raeken. » sibbilò minaccioso Scott spingendolo lontano dal suo migliore amico « Hai già fatto abbastanza danni per oggi. » aggiunse e Stiles lo pregò con gli occhi di andarsene, non doveva assolutamente iniziare una rissa. Theo si pulì le labbra con il dorso delle mani « Ricordati che ti amo. » disse prima di andarsene e lo Stilinski era piuttosto preoccupato. Insomma, si vedeva che era chiaramente ubriaco e se avesse guidato ci sarebbe stato come minimo un incidente in cui qualcun altro poteva essere coinvolto.
« I–io credo di doverlo accompagnare a casa, non può guidare in quello stato. » disse aggrotando la fronte, veramente indeciso sul da farsi e Lydia lo guardò come se fosse matto « Lo hai appena visto baciarsi con un altro e tu pensi ancora alla sua salute? » domandò la rossa inarcando un sopracciglio, alcune volte proprio non iusciva a capire il suo amico.
Fortunatamente l'unico che riuscì a comprenderlo fu Derek che senza tante cerimonie ordinò a Boyd – il suo Beta con più buon senso – di seguirlo e assicurarsi che tornasse a casa sano e salvo per poi tornare al Jungle.
« Grazie. » disse Stiles sorridendogi appena e Derek ricambiò. Allison si stava guardando intorno e individuò come minimo sei persone che stava guardando della loro direzione e che lentamente si stava avvicinando « Stiamo destando sospetti, forse dovremmo ballare un po' anche noi. » disse e trascinò via Scott che voleva fare qualsiasi cosa ma non ballare in un locale gay con la sua ragazza. Erica si buttò nella mischia e senza tanti problemi iniziò una danza suodente con una giovane ragazza dai capelli neri con talmente pochi vestiti addosso che faceva prima a venire nuda. Lydia fece lo stesso mandando occhiate provocatorie a Jackson che persisteva nel rimanere seduto al suo posto. Stiles e Derek uscirono per cercare qualche traccia dell'unicorno, ma non trovarono nulla. Le orme si bloccavano vicino all'entrata sul retro del locale e non ce n'erano altro. Certamente un animale grosso quanto un cavallo e un corno tra gli occhi si sarebbe notato.
« Lo hai lasciato? » la domanda di Derek prese completamente di sorpresa tanto chi scivolò sul terreno ghiacciato finendo con lo sbattere il gomito « Dannazione. » borbottò rimettendosi in piedi e l'Alpha si sentì in colpa per non essere stato abbastanza veloce per impedire la caduta « Noi... noi ci siamo presi una pausa. » rispose togliendosi la terra di dosso e controllò il tutore al polso. Aveva forse colto una nota di speranza della voce di Derek?
Che l'Alpha volesse che lui fosse single?
« Io gli taglierei la gola con i denti. » disse il moro alzando appena le spalle facendo ridere l'adolescente « Hai freddo? » chiese notando Stiles stringersi la giacca leggere addosso e come nei peggiori dei cliché nei film romantici si tolse la sua giacca per darla al ragazzo « Vedi di fare il cambio di stagione, siamo a dicembre e ormai nevica anche in California, il tempo è completamente impazzito. » Stiles sorrise accettando la giacca e pensò che diventare insegnante aveva fatto veramente bene a Derek, da quando lavorava per la Beacon Hills High School aveva iniziato a parlare di più.
« Ti riporto a casa, ormai è inutile, lo abbiamo perso. » sospirò quando la prima goccia di pioggia scese dal cielo. Chiamarono Scott avvisandoli che dell'unicorno non ce n'era traccia. Si incontrarono tutti nel parcheggio e Lydia si propose per portare Stiles a casa mollando senza alcun senso di colpa Jackson a piedi. Il ragazzo accettò considerando che Derek avrebbe riportato Erica, Jackson e Isaac.
« Ci vediamo domani. » si salutarono e Stiles sapeva perfettamente perché Lydia aveva preso lui con lei, ovvero voleva fargli il terzo grado. Rispose ad ogni singola domanda con escamotage e quando arrivarono davanti casa Stilinski la rossa sospirò « Lo so che sei innamorato di Derek. » disse e Stiles non negò, non con lei « Insomma, lascia Theo! » aggiunse afferrandogli una spalla « Derek ti ama, si vede lontano un miglio! » rivelò ormai al massimo della sopportazione. Non poteva vedere due dei suoi amici farsi male a vicenda, soprattutto Stiles che continuava a stare con uno stronzo come Theo.
« Lui non mi ama! Theo mi ama, lui solo! » rispose il ragazzo rosso di rabbia, non gli serviva Lydia a dargli false speranze. Uscì dall'auto sbattendo la porta, sentì la Martin sgommare via ed entrò in casa filando dritto in camera sua dove non si sorprese affatto di trovare il Reaken ad aspettarlo.
Sulla scrivania c'erano tre diversi oggetti e Stiles sentì un nodo formarsi in gola: c'era il collare con attaccato al moschettone il guinzaglio, una candela in cera rossa ed infine un divaricatore. Il ragazzo era seduto sul bordo del letto. Teneva le mani unite sotto il mento, un'espressione concentrata e batteva lentamente il piede sinistro contro il tappeto blu che copriva il parquet.
« All'inizio pensavo di farti scegliere solamente uno di questi. » cominciò indicando gli oggetti disposti sulla scrivania « Ma poi c'è stato quello schiaffo e ho deciso di usarli tutti e tre nello stesso momento. » disse alzandosi in piedi e Stiles rimase fermo e disse solamente una cosa prima di cadere nel silenzio per il resto della sera: « Non colpirmi in viso, per favore. ».
Theo non lo sfiorò nemmeno sul viso, non lo baciò neanche con lo scopo di fargli male, semplicemente si divertì come solamente lui sapeva fare.
Lentamente gli sfilò i vestiti di dosso lasciandolo nudo sotto i suoi occhi, lo costrinse in ginocchio e gli mise il collare vermiglio al collo. Il guinzaglio venne legato ad uno dei piedi del letto costringendolo ad abbassare la testa fino al pavimento, il polso ingessato non poteva sorreggerlo e quindi dovette tenersi in equlibri con le spalle, e lasciare il fondoschiena alto in aria, alla mercé del suo aguzzino, le natiche leggermente separate che permettevano una ristretta visuale del suo orifizio a causa del divaricatore che lo costringeva a tenere le caviglie lontane. Stiles chiuse gli occhi lasciando che Theo facesse quel che voleva, mordendosi le labbra a forza per combattere l'umiliazione. Sarebbe mai riuscito a superare tutto quello se mai un giorno Theo decidesse di allontanarsi e lasciarlo finalmente in pace?
« Ad ogni verso di dolore equivale un colpo di cintura. » avvertì il biondo sfilandosi la cintura facendola scoccare contro il pavimento e Stiles annuì per far vedere che aveva capito e che dalle sue labbra non sarebbe uscito nemmeno un verso. La cera calda iniziò a colare sulla sua schiena ed era una sensazione sia piacevole che sgradevole, almeno finchè cadeva in punti non particolarmente dolorosi, ma Stiles sapeva che prima o poi Theo sarebbe arrivato a farla colare sulla sua apertura e sul membro. Non era la prima volta, sapeva come funzionava.
Cercò di pensare a Derek, al Branco e a qualsiasi altro ricordo felice per tenersi lontano da quel che stava accadendo. Amava così tanto il suo Branco e lo aveva dimostrato più volte, come quella volta che Gerard lo aveva picchiato per avere delle informazioni o quando una Fata del Gelo aveva lanciato un incantesimo contro Erica per congelarla e ci si era buttato contro rischiando di morire per ipotermia. Tutto quello che aveva passato aveva portato il loro legame a consolidarsi sempre di più e finalmente lavoravano come una squadra anche se Jackson continuava a fare l'altezzoso facendo imbestialire sempre più spesso Derek.
Cora come ultima arrivata si era adattata molto bene e anche se non aveva partecipato alla caccia di quella sera Stiles sapeva che si preoccupava allo stesso modo di Beacon Hills. Era simpatica alla fine dei conti, almeno quando non gli sbatteva la testa contro gli armadietti.
Se loro stavano bene allora anche lui stava bene.
« Certo che ha una bella faccia tosta. » borbottò Scott quando Stiles aprendo l'armadietto si ritrovò davanti un enorme bouquet di rose bianche. Le prese guardandole ammagliato, erano veramente belle e capiva perché le ragazze adoravano riceverne, ma lui era arrabbiato con Theo quindi dovette per forza afferrarli e buttarli nel cassonetto più vicino sotto gli occhi di tutti che bisbigliando già iniziavano a tirare giù le più strambe teorie sul perché la coppia Stilinski–Raeken fosse ai ferri corti.
« Dovrà fare di più per farsi perdonare. » disse l'umano prendendo i suoi libri e infilandoli grazie l'aiuto del suo migliore amico che lo guardò dubbioso « Lo vuoi perdonare? » domandò per niente convinto, finalmente anche lui aveva visto che tipo era Theo e non gli piaceva l'idea di saperlo con Stiles.
« Era ubriaco, sicuramente non voleva tradirmi, ma non per questo lo perdonerò in uno schiocco di dita. » rispose il giovane sospirando leggermente, non sapeva nemmeno lui più che bugie inventarsi « Stai veramente giustificando quello stronzo del tuo fidanzato? O meglio dovrei dire ex. » Cora gli aveva raggiunti e ovviamente era stata aggiornata da Isaac dopo una sessione di... studio molto intensa. L'Hale lo guardò con fare schifato e solamente perché alla fine grazie l'aiuto di Danny era riuscita ad aprire la cartella senza nome scoprendola piena zeppa di foto di Stiles e il Branco, ma principalmente del ragazzo. Dio, suo fratello era un incrocio tra uno stalker e un romanticone.
« Abbiamo preso una pausa, non ci siamo lasciati. » ripeté Stiles già stanco di dover sentire parlare del suo abusore. Poteva avere una giornata di pace, era forse chiedere troppo?
Insieme raggiunsero la classe di economia dove il coach stava già scarabocchiando qualcosa sulla lavagna e Scott mise su una faccia talmente spaventata che scappò a tutti una risata. Ormai era risaputo che il licantropo non fosse un gran intenditore di economia considerando i suoi voti e quindi tutti si chiedevano perché si ostinasse a frequentarla. Sarà lo charme di Bobby Finstock.
Stiles afferrò il cellulare sentendolo vibrare e si ritrovò più messaggi da Theo. Aggrottò la fronte notando che erano più di trenta video, ne aprì uno a casa e ringraziò il cielo di avere il telefono con il volume a zero.
Sullo schermo c'era lui con il collare stretto al collo e con la lingua che pendeva fuori dalle labbra, in un altro c'era Theo che lo stendeva lungo le sue ginocchia per sculacciarlo e tutti gli altri erano solamente la prova video di quello che Theo gli aveva fatto. Ogni singolo video documentava dall'inizio alla fine i loro rapporti. Sentì le mani tremare quando poi iniziarono ad arrivare le foto, ce n'erano alcune in cui si vedeva la sua apertura sporca del seme di Theo che lentamente colava verso le cosce.

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