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"Dai mostriciattolo, sono le otto e mezza, è davvero tardi!" dissi al mio fratellino.

"Dai Julia sono grande, papà mi ha detto che quando lui non ce io sono l'uomo di casa" disse tutto fiero "e che posso andare a dormire quando voglio!" aggiunse. 

"Mark questo te lo sei inventato haha" urlai cominciando a inseguirlo, dopo due minuti era già disteso sul divano stanco morto.

"Dai Mark vieni ti accompagno a letto, e non fare storie", dopo avergli rimboccato le coperte e raccontato una piccola storia, scesi le scale e raggiunsi mia madre.

"Allora amore, a scuola tutto bene? fai sempre più tardi ultimamente!" chiese mia madre 

"Hai ragione mamma, ma Tom mi ha dato buca per l'ennesima volta e sono rimasta da sola, quindi sto facendo più tardi del previsto.. non credo di riuscire a finire questo stra maledetto ballo. Tanto non ci vado nemmeno, abbiamo pensato io e Chris di andare da sole e divertirci come non mai, ma non verremmo viste di buon occhio" dissi. 

"Che ce di male, anche io e la mamma di Chris andavamo a tutte le feste studentesche da sole, nessuno ci voleva.. ma quando meno ce lo aspettavamo sono arrivati Rob e tuo padre haha, chi lo avrebbe mai detto che ci saremmo sposati" affermò mia madre. 

"Mamma ti dispiace se vado a dormire? Sono davvero esausta e non riesco a reggermi in piedi, domani sarà un'altra giornata davvero piena di impegni"

"Certo tesoro, non ti preoccupare. Ahh, quasi dimenticavo! Domani Mark partecipa alla sua prima partita di basket, io purtroppo ho il turno in ospedale, ho cercato di spostarlo ma non ci sono riuscita. Riesci a trovare un'oretta disponibile per andare a fare il tifo?" chiese

"Certo, a che ora sarebbe?" 

"Dalle 15.30, penso duri un'ora non di più. Grazie mille, ho davvero bisogno di una persona che mi aiuti e sostenga il più possibile. A domani tesoro"

* * * * *

Sabato, io adoro il sabato. Niente scuola, niente compiti, niente di niente. Peccato che io abbia tutti questi impegni per il P.R.O.M. , scesi le scale velocemente e non feci neanche colazione dalla fretta, dovevo vedermi con Chris (la mia migliore amica). Quando non ha nulla da fare questa stronzetta "mi aiuta", certo non fa molto, ma almeno ci prova. 

"Chris Dio santo ti muovi, sono dieci minuti che ti aspetto. Tua mamma mi ha dato il permesso di sfondare la porta se fosse necessario! " dissi 

"Sii scusa, sono pronta. Mamma noi usciamo, pranzo con Julia, torno verso il pomeriggio" urlò ormai fuori dalla porta. Percorremmo le vie principali di Toronto in cerca di qualche fonte di ispirazione, ma niente.. zero assoluto. Solo vetrine di alta moda e accessori chic. 

"Ma è possibile che in questa città non ci sia nessuno che si accontenti di un addobbo di carta pesta o di polistirolo?" chiesi esasperata 

"La Preside Collins quanti soldi ti ha dato a disposizione per gli addobbi?" 

"Circa 1.100$, ma fidati non sono molti, abbiamo molto spazio da ricoprire e quelli ci devono bastare anche per la stampa degli inviti" affermai 

"E se la facessimo tema Polo Nord? I ragazzi con lo Smoking, sembreranno dei pinguini e le ragazze con un abito su i toni freddi. Che ne dici?" chiese. Ci pensai un po' su, forse può essere davvero una bella idea. 

"Grande Chris, qualche volta sei davvero intelligente" risi dopo la mia affermazione.

"Dio, sono piena. Perchè veniamo sempre qui a mangiare, mangiamo come non mai e poi ci partono i sensi di colpa" dissi 

"Hahaha hai ragione Julia, ora però devo andare. Il professor Martin lunedì mi interroga di sicuro, devo almeno capire che cosa stiamo facendo. Aaahh io e la fisica siamo migliori amiche" affermò con una faccia disgustata 

"Devi proprio andare ora? Credevo mi potessi accompagnare alla partita di Mark per farmi compagnia. Sai è la prima volta che gioca, gli farebbe piacere vederti tra gli spalti! "

"Mi dispiace Juli, ma non posso davvero, quello mi odia.. Fai gli auguri da parte mia a Mark, sarà fantastico!".

La vidi andare via con le sue converse gialle. Mi incamminai verso la mia scuola, la preside diede il permesso al coach Sanders di usare la palestra per le partite dei piccolini durante le ore extrascolastiche. Una volta arrivata salì su i primi gradini degli spalti e urlai "Vaii Mark, sei bravissimo", lui si voltò e mi lanciò un bellissimo sorriso. Arrivati quasi alla fine la situazione era in parità, ce la stavano mettendo tutta. A pochi minuti dallo scadere del tempo la squadra avversaria segnò il punto e non riuscirono più a raggiungerli. Vidi mio fratello così giù di morale, che corsi ad abbracciarlo. 

"Dai peste, è solo un gioco.. è la tua prima partita, siete stati lo stesso bravissimi. Dai vai a lavarti io ti aspetto qui! " affermai 

"No Julia, puoi chiedere alla tua preside se possiamo stare qui un altro po'? così mi alleno. Voglio diventare come Michael Jordan!" disse. 

"Dai Mark, non mi sembra il caso, tutti i tuoi amici vanno a casa, perchè non torniamo anche noi? Sarai stanco no? Michael Jordan lo potrai diventare quando vuoi" sottolineai 

"Daiiii, ti prego ti prego ti preeeego" cantilenò 

"Va bene ma solo per questa volta" e mi diressi verso la preside per chiederglielo 

"Mi scusi preside Collins, posso rimanere ancora un po' qui? Devo sistemare un po' di cose in vista del ballo.. poi mi arrangio" 

"Certo Julia, nessun problema.. Poi chiama Joe che ti viene a chiudere la porta della palestra" 

Ritornai verso il mio fratellino che stava parlando con i suoi compagni di squadra

"Mark, noi rimaniamo qua, ma prima di iniziare a giocare aspettiamo che la gente vada via" dissi. Colsi l'occasione per rivalutare la proposta che mi fece Chris, potrebbe essere davvero interessante, e iniziai a fare un po' di conti.

"Guarda Juli, ora faccio canestro! " purtroppo per lui la palla non entrò nel cesto. 

Io sono negata con il basket, non saprei come aiutarlo, ma aveva un visino così dolce e amareggiato che mi alzai con l'intenzione di andarlo ad aiutare ma in quel momento sentii 

"E' perchè non chiudi abbastanza il polso che non riesci a far entrare la palla nel canestro! ". Vidi da lontano un ragazzo in tenuta da cestista che raggiunse Mark e lo aiutò a lanciare la palla. Proprio in quel momento mentre io stavo scendendo le scale per raggiungerli Mark riuscì a fare canestro. Tutto emozionato mi raggiunse e mi abbracciò "Hai visto? Ce l'ho fatta. Il tuo amico mi ha aiutato. Ora so come fare canestro! Siiii" tutto eccitato tornò da quel ragazzo mai visto prima d'ora. 

"Non è mio amico" dissi non appena lo raggiunsi 

"Già è vero, piacere io sono Shawn.."

Ora mi ricordo.

Io e beh.. ShawnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora