Erano le sei di mattina e mia mamma mi venne a svegliare con un fare al quanto nervoso.
"Julia fuori la nostra porta di casa ce Shawn seduto sui gradini, credo abbia passato la notte qui"
"E' impossibile, ci siamo visti verso il tardo pomeriggio di ieri, dubito che da allora sia rimasto qui"
"Julia ti prego, è pieno inverno e lui ha passato tutta la notte in veranda seduto su una sedia. Qualsiasi cosa stia succedendo almeno per oggi metti via l'orgoglio e vai ad aiutarlo. Gli avrò chiesto mille volte di entrare in casa, ma voleva solo te."
"Io credo che rimarrò un altro po' sotto le coperte"
Mia madre con un gesto svelto mi tolse le coperte di dosso e dopo avermi incenerito con lo sguardo mi passò una coperta di lana pesantissima da porgere successivamente al ragazzo fuori casa mia. Scesi le scale e timorosa aprii la porta ed osservai la scena.. un ragazzo tutto accovacciato su se stesso, che tremava dal freddo. Gli poggiai la coperta sulle spalle e a fatica riuscì ad aprire gli occhi. Poggiai una mano sul suo viso gelido e gli sussurrai
"Vieni Shawn, andiamo dentro".
Con fatica e immensa goffaggine riuscii a portarlo nel mio letto, ancora caldo a causa del mio corpo, lo aiutai a stendersi, gli tolsi le scarpe e la felpa e lo sistemai stretto stretto tra le coperte. Sembrava esser ritornato a dormire quando la sua voce impastata di sonno mi disse
"Ti ho aspettato per ore.. ti prego ora resta con me"
"Devo.. devo andare a dire a mia mamma che ti sei sistemato.. ora torno non ti preoccupare intanto tu dormi pure"
Scesi le scale e andai a chiedere a mia madre se per quel giorno potessi stare a casa per stare con lui e con mio completo stupore disse che andava più che bene.
Risalii le scale e andai a prendere la poltrona in camera di mia madre e la sistemai vicino al mio letto. Erano ormai le sette e iniziai ad avere sonno e senza che me ne accorgessi presi la sua mano e la strinsi nella mia e mi addormentai.
Ad un certo punto vidi Shawn iniziare ad agitarsi, a parlare nel sonno, a diventare irrequieto. Iniziò a sudare freddo e ad avere il corpo troppo caldo. Corsi verso la camera di mia mamma non sapendo che fare, la quale si alzò velocemente e andò a vedere la situazione. Mentre mia madre si occupava di Shawn accompagnai Mark a scuola. Durante il viaggio di ritorno iniziai a pesare che cosa potesse essere successo a Shawn e non riuscii a trovare una risposta.
Varcai la soglia di casa e trovai mia madre in cucina intenta a bere il suo tè, così iniziai l'interrogatorio. Come sta? Come si sente? Ha dolori? Ha la febbre? Sua mamma lo sa? Bisogna portarlo in ospedale? Avanti mamma parla cazzo!
"Julia dio santo, stai calma! Non appena sei andata via gli ho misurato la febbre, ce l'aveva molto alta: 39.5. Gli ho dato una pastiglia per farla abbassare e tra poco vado a rimisurargliela. Ho avvisato sua madre e mi ha detto che è fuori città fino alla fine della settimana. Quindi mi sono presa l'impegno di Shawn fino a quando lui non starà meglio. Ora è tornato a dormire, credo volesse rimanere sveglio per aspettarti ma la febbre non glielo ha permesso, mi ha chiesto di te e gli ho risposto che eri andata ad accompagnare tuo fratello a scuola.
"Posso andare su a vedere come sta?" chiesi a mia madre
"Certo, solo vedi di non farlo agitare troppo" mi rispose.
Varcai la soglia della mia camera e notai che uno spiraglio di luce illuminava giusto il viso di Shawn.. così mi avvicinai, senza fare molto rumore, alla finestra nel tentativo di chiudere le tende in modo tale che non si svegliasse grazie alla luce del sole.. ma inciampai e pregai tutti i santi del paradiso che non si fosse svegliato.. ma invano.
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Io e beh.. Shawny
Fanfic" Credevo di essere stata chiara, niente più dolore. Credevo tu fossi l'ultima persona che potesse farmi del male Shawn, ma cazzo.. mi sbagliavo . Addio" dissi quasi con le lacrime agli occhi. " Julia, dio.. non volevo farti questo credimi, la situa...