-Sono o no perfetto?-
Perfetto? Di più!
-Smettila di fissarlo-
Sussulto voltandomi verso la voce, ritrovandomi di fronte mia madre con un sorriso dolce sul volto -Lo sai che dovrai passare prima su zio Levi per potertelo portare a letto, vero?-
-Mamma!- sbotto sconvolto.
Ride -Sto solo dicendo che dovresti dirlo a zio Levi... Tanto per essere sincero, penso che ormai lo abbia notato anche lui-
-Cosa?- chiedo preoccupato.
-Che tu e Sebastien vi parlate con gli occhi-
Immagino di essere arrossito fino alla punta dei capelli -N-non... Ehm come dire... ci stiamo provando, non ci siamo nemmeno ancora baciati p-però...-
Mi bacia dolcemente la guancia lasciandomi una carezza sull'altra -Mi fido di te, sei un ragazzo dolce e lo è anche Sebastien, non credo qualcuno abbia da obbiettare sul vostro legame-
-Grazie mamma. Però non dire nulla a papà! Glielo dirò io-
-Come se fosse stupido-
La guardo sorpreso -E-e, che ha detto?-
-Solo che ormai ci ha fatto l'abitudine, se non ci avessi fatto ancora caso tesoro, nella nostra famiglia gli etero sono rarità-
Mi acciglio -Non è una risposta-
Sospira -Vuoi sapere cosa credo pensi tuo padre? Non lo accetta, hai un aspetto così da classico ragazzo sicuro di te, laureando, con la fila di donne dietro... Hai fascino tesoro, ho un figlio magnifico e... gay! Per me va benissimo, per tuo padre che è uomo è più difficile comprendere, pensa di aver sbagliato qualcosa con te-
-Ma non è così-
-Non lo devi dire a me tesoro, devi convincere lui-
Sospiro voltandomi verso il centro delle mie attenzioni tornando a sorridere come un ebete.
Mi piacciono le donne, a partire da mia madre, Mavis... Ymir e Christa. Sono tutte fantastiche, ho immaginato tante volte di avere una ragazza al mio fianco e un esperienza l'ho anche avuta, ma da quando mi sono avvicinato a Sebastien il mio mondo è cambiato. Ho passato ben un anno a riflettere su questa cosa, se era giusto pensare ad una specie di tuo parente in quel modo, sopratutto se poi del tuo stesso sesso, se le donne fossero davvero necessarie per me, se magari dipendesse tutto dal fatto che fossi ancora giovane e con gli ormoni a mille.
Il punto è, con quella ragazza ci sono uscito per ben due anni solo perché era ormai un abitudine, perché è cominciato tutto da un "non so come comportarmi, proviamo e impariamo" mentre con Sebastien non è così. Non ho una minima esperienza con una persona del mio stesso sesso e pure con lui non mi sento a disagio, non penso al fatto di comportarmi in certo modo, voglio stare con lui e basta, mi piace guardarlo, mi piace star li ad ascoltarlo. Per me è magnifico a 360 gradi. La perfezione.
Ma come dicevo all'inizio, anche di più.
-Mahiro?-
Scuoto leggermente il viso per riscuotermi da i miei pensieri, porto gli occhi in quelli grandi di Mavis -Ehi- le sorrido.
-Stai con mio fratello da due mesi?-
La sua solita schiettezza mi lascia ogni volta di stucco -Ehm, diciamo di si-
Si avvicina indagatrice -Diciamo?-
-Non ti ha detto nulla?- mi allontano un po' sentendomi in soggezione.
Storce la bocca -No, non so perché ma quell'idiota in questo periodo è poco comunicativo-
-È solo confuso, vuole prima essere chiaro con se stesso e poi ne parlerà tranquillamente anche con voi- sputo senza rendermene conto.
Sorride, consapevole di aver vinto -Grazie per la delucidazione Mahiro, adesso te la dico io una cosa, posso sembrare insensibile, menefreghista, stupida e tutto quello che vuoi, ma se mi ritrovo in camera mio fratello in lacrime per colpa tua, stai sicuro che anche zia Mikasa mi aiuterà a sterminarti- sorride come se avesse appena detto la cosa più dolce del mondo.
Adoro Mavis, ma ho sempre avuto paura di lei, è bella e letale.
-Ne sono consapevole- deglutisco.
Si allontana felice raggiungendo i padri che parlavano in disparte.
Questa festa è decisamente un rincontro familiare più che una serata alternativa.
Inquadro nuovamente Sebastien che si dirige fuori l'appartamento, decido di seguirlo e lo vedo infilarsi nello studio dei genitori... La vecchia casa di zio Eren.
È strano vederla come uno studio, quando io ero piccolo era ancora una bellissima casa, un po' in disordine ma con un arredamento fantastico.
-Mi segui?- sbando, e mi blocco davanti un faccino accigliato. È così tenero.
-I-io volevo parlare un po', però seguendoti sei venuto qui e non ho potuto fare a meno di ripercorrere l'infanzia- gli sorrido.
Si addolcisce sorridendo anche lui, mi prende per mano e mi porta davanti la schivania, sedendocisi sopra e portando me fra le sue gambe.
-Seb, tutto bene?- ultimamente ha ragione Mavis, è molto solitario e silenzioso, a me ha detto quello che ho detto alla sorella, ma possibile che sia così scosso solo per questo?
-Si- gioca con la mia mano.
-Guardami- gli dico.
Alza gli occhi nei miei sorridendo timido -Si Mahiro, tranquillo-
-Non mi convinci- scherzo, facendogli il solletico sulla pancia.
Incomincia una lotta all'ultima risata, lui cerca di bloccarmi i polsi ma è troppo lento per via delle risate, io invece cerco di toccare i punto più delicati in modo da sentire un forte "basta". Sono convinto però che non si arrenderà facilmente.
-Non ho più... fiato!-
-O povero piccolo, mi dispiace- continuo.
Ride di gusto accasciandosi sulla scrivania, continuando a contorcersi sotto le mie mani.
-Mahiro!-
-La parolina magica?-
-Stronzo!-
Faccio una smorfia -Ehi, io non la ricordavo così- rido anche io.
-Ti prego, basta!-
Smetto immediatamente, guardandolo soddisfatto, un sorriso stampato in volto e le mani sui fianchi in attesa di mille imprecazioni su quanto sia ingiusto che io usi la sua debolezza come un arma per sentirmi potente.
-Tu...- comincia ancora affannato -...baciami- sussurra.
La mia spavalderia scompare in meno di un secondo, i miei occhi si sbarrano e la mia bocca... beh quella non vuole proprio aprirsi.
Si fa rosso come un peperone e abbassa gli occhi sulla maglia sistemandola -N-non... vuoi?-
Prendo un respiro profondo, gli alzo il mento e lo fisso negli occhi.
Dopo qualche secondo con molta delicatezza mi avvicino e stampo un delicato bacio su quelle labbra che...
Sono anche più morbide di quanto abbia mai creduto!
-Mahiro?-
-Shhh- poso nuovamente la bocca sulla sua e sempre con molta delicatezza con la punta della lingua inizio a percorrerle, assaporandole lentamente.
Sento la sua mano farsi strada nei miei capelli, tirandolo il suo braccio stringere il mio collo.
Porto il mio corpo vicino al suo, e non appena i vestiti si scontrano le nostre lingue si uniscono in un bacio profondo, lungo e senza ossigeno.
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Che disastro Sebastien!!
RomanceSequel del "Il mio primo amore" Mavis e Sebastien sono cresciuti, ormai sono quasi maggiorenni e stanno conoscendo mano a mano l'amore. Tra vari litigi, stupidaggini adolescenziali e le manie di controllo di Levi riusciranno ad incidere anche loro...