Imbarazzante

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Si trovavano seduti a tavola intenti a consumare il pasto in religioso silenzio, ognuno evitava accuratamente di guardare i presenti, tranne Eren che aspettava solo che il figlio prendesse coraggio per poter parlare al padre e alla sorella.
Mahiro era nervoso e si trovava in enorme disagio in quell'aria di tensione presente intorno a loro ma era venuto per sostegno al proprio compagno.
Sentì deglutire con forza Seb per poi vederlo alzare il capo e posare la forchetta nel piatto.
-Papà io... Mi dispiace, vi avrò fatto preoccupare inutilmente- spiegò guardando la sorella -Ho cominciato a pensare cose inutili ed ero convinto di aver sbagliato tutto- riuscì soltanto a dire.
-Si, per esempio cosa? Aver sbagliato padre? Sei un cretino! Se c'è una cosa che ci hanno entrambi insegnato fin da subito era che qualsiasi problema si affrontava insieme! E tu stupido mulo che non sei altro cosa fai? Ti chiudi in te stesso e non parli per giorni, ti fai una pezza e tutto per cosa??- riprende fiato Mavis -Perché povero piccolo era stato sgridato dal padre! Come se fosse successo per la prima volta! E non venirmi a dire che era diverso, stupido! Perché non era diverso un cazzo! Sei tu che hai sbagliato a parlare, bastava scusarsi e finiva tutto come una semplice discussione!!-
Seb era rimasto sconcertato dalla rabbia della sorella, lei che sembrava non aver accusato proprio niente da tutta quella storia.
La vide riempirsi di lacrime e si alzò di corsa per abbracciarla -Oh Mavis...-
-Stronzo! Non mi toccare!- fece per scrollarselo di dosso, ma Seb strinse di più la presa.
Mahiro assisteva alla scena dolce con un mezzo sorriso, lui aveva passato una settimana nera, ma Mavis a stretto contatto con lui deve proprio essersi sentita impotente e preoccupata, come era lei poi, le persone che ama le deve proteggere...
Mahiro si domandava spesso chi avrebbe mai protetto lei, e se mai lo avesse permesso a qualcuno.
-Sinceramente credo anche io che discuterne civilmente sarebbe stato meno distruttivo, ma questo ti fa capire quanto ti vogliamo bene e quanto le tue fisime mentali siano fine a se stesse. Siamo i tuoi genitori e lei è tua sorella, se hai un problema lo abbiamo anche noi- disse Levi.
-Magari se anche tu fossi più civile e ti facessi meno fisime mentali...- stuzzicò lui.
-Piccolo ingrato!- si alzò da tavola dirigendosi al lavello per posare il piatto vuoto.
Si staccò dalle braccia di Mavis dandole un bacio fra i capelli e raggiunse il padre a cui si chinò per abbracciarlo...
Si, Sebastien superava di poco Eren, quindi figuriamoci Levi!!
-Ruffiano- sussurrò Levi.
Seb ridacchiò tornando a posto e guardando Mahiro dolce.
La serata passò serena e chiacchierarono anche, fin quando...
-Perché ho come l'impressione che voi due siete stranamente... diversi?- sentenziò all'improvviso Mavis.
Mahiro per poco non si strozzava con un boccone di carne a quella constatazione e Seb non riuscì a fare a meno di arrossire.
Insomma mica aveva insinuato che avessero scopato!!
Per l'amor del cielo!
Eren trattenne a stento una risata mentre Levi invece nascondeva una punta d'irritazione, avendo promesso di non trovare da ridire visto che il figlio era grande e il nipote affidabile, Mavis invece era mortificata avendo capito fin da subito di aver fatto la domanda sbagliata -I-io... scusate non volevo...-
-Tranquilla- la fermò il fratello -Non fa nulla-
-E così dopo due mesi ci siete arrivati- li sorprese il padre ridacchiando -Lo stesso tempo che ci abbiamo messo io e tuo padre-
Eren arrossì palesando la somiglianza col figlio in certi casi e sorrise ricordando col compagno i primi tempi con lui...
-Tuo padre era intrattabile- cominciò.
-Che novità- borbottò Mavis
-Io? E tu allora?- si difese Levi facendo accigliare il compagno -Io cosa! Sei tu quello ingestibile...-
Continuarono a rinfacciarsi i vecchi tempi per un buon quarto d'ora tra le risate generali di Mavis, Sebastien e Mahiro che intanto avevano finito di mangiare.

-Ma come li sopporti!- stava ancora ridendo Mahiro, mentre raccoglieva i candidi e morbidi capelli in una coda disordinata e morbida, proprio mentre inforcava l'ultima forcina delle mani gelate si poggiarono su i suoi fianchi caldi e percorsero tutta la linea del suo ventre facendolo sobbalzare e rabbrividire -Cucciolo, hai le mani ghiacciate-
-Dovresti sentire i battibecchi di zio Erwin e zio Weber allora, li ti sbellicheresti dalle risate- ignorò totalmente le parole del bianco continuando a stringerlo fra le braccia e massaggiandogli vari punti del bacino.
-Per quanto mi faccia piacere avere le tue mani ovunque piccolo mio, davvero sono troppo fredde- fece per afferrargliele ma Seb si strinse a lui ancora di più, nascondendo il viso nella sua schiena e borbottando qualcosa.
Mahiro rise -Mi fai il solletico... cosa hai detto?- appoggiò le sue mani sulle sue braccia ancora attaccate ai suoi fianchi.
Di nuovo un lamento
-Davvero non ti sento, sai?-
Seb si staccò sbuffando e senza dire niente si andò a buttare nel letto della sua stanza dove quella sera avrebbero dormito in due.
Si sentì afferrare ai fianchi e un attimo dopo si ritrovò incollato con la schiena al muro freddo e il petto a contatto con quello di Mahiro, caldo e scosso dalle risate -Okay, ti ho sentito... non c'è bisogno di chiederlo amore mio- lo baciò delicatamente sulle labbra guardandolo sorridente.
-A letto però-
-Perché?- sorrise sornione.
-Perché il muro è freddo, si gela e non voglio stare scomodo-
-Sei scomodo?- evitò a posta i primi motivi.
-Ti stai vendicando? No perché c'è una gran differenza tra due mani e un intero muro piazzato alla schiena- fece una smorfia e fece per muoversi ma... ops!
-Sei un maniaco!- sbottò.
-Tu mi provochi e io sono il maniaco?-
-E quando ti avrei provocato?-
-Mi hai toccato ovunque, fatto il solletico e chiesto di sc...- si ritrovò le mani di Seb sulla bocca e il suo sguardo truce puntato contro pronto a fulminarlo.
In risposta Mahiro fece aderire le loro intimità, strusciandosi lascivo e sensuale, guardando profondamente negli occhi del suo compagno e mordendogli un attimo dopo il collo, facendolo sospirare di piacere e arrendere a quell'assalto che  aveva chiesto lui dopotutto.

Che disastro Sebastien!! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora