SebHiro

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Dopo essersi ripreso, aiutato dalle tante coccole del padre, si era fatto una doccia lunga e tranquilla, si era cambiato ed ora si trovava sul sentiero che porta verso casa della zia che sapeva già del suo arrivo all'insaputa del figlio.
Nervoso, agitato stava cercando di arrancare delle parole di senso compiuto nel suo cervello da dire a Mahiro per spiegargli come si sentiva, ma quando credeva finalmente di essere riuscito davvero a mettere insieme qualcosa di decente la porta davanti al suo naso viene aperta proprio dall'oggetto delle sue preoccupazioni più grandi, sorpreso, felice ed imbarazzato.
-S-seb-bastien!!??- sussurra in un misto di eccitazione e preoccupazione -T-tutto bene? È successo qualcosa? V-vuoi entrare?-
Vede affacciarsi la zia con un sorriso dolce per invitarlo ad entrare tirando il figlio per il colletto e scostandolo -Vieni tesoro, ti do qualcosa da bere- dice Mikasa facendo spazio al nipote per farlo entrare.
Mahiro resta un attimo interdetto, attimo in cui capisce che la madre sapesse del suo arrivo.
-Puoi portarcele sopra?- chiede senza però aspettare realmente la risposta, prendendo Seb per la spalla del maglioncino e tirandolo su per le scale facendolo arrancare.
Un attimo dopo il più piccolo si ritrova schiacciato alla porta della camera del più grande che si stringe al suo corpo poggiando la fronte alla sua -Quanto mi sei mancato Seb, tu non puoi neanche immaginarlo!!- ringhia fra i denti.
Il nominato deglutisce rumorosamente chiudendo gli occhi -Non farmi sentire ancora più in colpa di quanto non mi senta gia, ti prego- sussurra tremante.
-Non devi, non era un rimprovero- lo prende per il mento portando gli occhi nei suoi -Cos è successo ad Halloween che io non ho capito?-
Sospira cercando di prendere coraggio e due secondi dopo parte come un fiume in piena -Io quella sera stavo così bene con te! Il punto è che quando siamo stati scoperti mi è sembrato qualcosa di sbagliato! E poi le parole di mio padre, q-quando mi ha detto di aver perso stima ne i miei confronti i-io mi sono sentito uno schifo, per la prima volta in vita mia ho pensato di aver deluso le persone più importanti della mia vita e per cosa? Perché per una volta stavo facendo qualcosa che mi piace? Allora vuol dire che non devo farla? Poi tu mi hai detto che non era perché stavo con te che erano arrabbiati e io ho pensato che appunto per questo, il problema ero io e se non sapevo gestire la cosa era meglio rinunciarvi.
Quindi tra il dolore di non essere più un figlio apprezzato e il tenerti lontano per evitarmi tentazioni io... Sono stato giorni chiuso fra casa e scuola a studiare e dormire e piangere e pensare e disegnare e leggere.
I tuoi messaggi li ho cancellati ancor prima di aprirli perché se lo avessi fatto che sarebbe successo? Sarei corso da te? Dio non sarei riuscito ad ignorarli, quindi li ho cancellati non appena arrivavano. Mi dispiace Mahiro, io pensavo di non voler darti problemi, di non meritarti, pensavo che ormai ti fossi stancato di me e che avessi cominciato a guardarti intorno- conclude inspirando profondamente e cacciando le lacrime represse fino a quel momento -M-mi dispiace, sono uno stupido, una frana totale, un remissivo, troppo emotivo...- si aggrappa con entrambe le braccia al collo del più grande che di conseguenza gli stringe i fianchi col le braccia, forte e consolatore.
-Ssshhhhh, non sei niente di tutto ciò, io non mi sono stufato, ti aspetterò anche in una prossima vita se sarà necessario, sono qui, tu sei mio e io sono tuo.-
L'ossigeno abbandona i polmoni di Seb facendolo respirare pesantemente.
Un attimo dopo le loro lingue si avviluppano desiderose, frenetiche, in una danza erotica, umida e calda che divampa in qualcosa di più grande, quell'incendio che puntualmente li spingeva sull'orlo del baratro, ma dal quale ancora non avevano avuto il coraggio di buttarsi.
Sebastien guardò per un attimo Mahiro e si rese conto del piccolo cambiamento a cui non aveva minimamente prestato caso -I tuoi capelli...- sussurra confuso.
Sul visto di Mahiro spunta un sorrisino malizioso, afferra i fianchi Seb e lo sdraia sul letto scivolando sul suo corpo lentamente e sensualmente facendo casualmente scontrare le parti sensibili -Ricordi quando mi dicesti che gli uomini con i capelli bianchi, dal bel fisico ti arrapassero particolarmente? Beh, modestamente parlando, penso di avere un bel fisico e che i capelli bianchi mi donino davvero- sorride sornione davanti ad un viso completamente imbarazzato -Non parlavo di te!- sbotta.
Oh si che parlava di lui, sapeva ci sarebbe stato benissimo, ma non avrebbe certo mai pensato di vederlo davvero con i capelli bianchi!
-Infatti ho semplicemente detto che penso di aver un bel fisico e quindi i capelli bianchi mi donano- lo prende in giro -Mi sembra strano tu non li abbia notati subito-
-E-ero talmente preso e agitato dal tutto che... Non ho proprio notato il cambiamento, ma ora... Cazzo se sei figo- sussurra, la faccia un unico colore rosso spicco.
Un attimo dopo si ritrovarono seduti sul letto distanti a sistemarsi i capelli e guardandosi attorno pur di non incrociare lo sguardo di Mikasa che, avendo sentito qualcosa gia immaginava di trovarli impreparati -Ecco qua, chiudete la porta a chiave- fa per andarsene velocemente -E fate piano! Qui i muri sono di carta e tuo padre sta lavorando nella stanza affianco!-
-Mamma!- sbotta il figlio.
Seb cade a peso morto sul letto incapace di reggere altro.
-Era un consiglio- scuote le spalle e chiude la porta.
Il bianco cattura subito il piccolo sotto di se sorridendo -Ci interrompono sempre sul più bello eh?-
Scuote la testa in risposta e si sistema meglio sotto di lui... poi è un attimo, il compagno chiude gli occhi e quando li riapre Seb è gia in preda al panico.
-Respira-
-Lo sto f-facendo!-
-Vuoi cominciare tu? Magari ti rilassi-
-NO!!- risponde con troppa enfasi -Cioè, non ne sarei capace-
-Dammi una mano- ordina allungando la sua.
Seb ubbidisce, gia convinto di aver capito cosa vuol fare. Non appena Hiro prende la sua mano se la porta sulla pancia, la massaggia per qualche minuto, intrattenendo l'ansia del compagno, con dei baci lunghi.
Poi lentamente inizia a spingere con le dita il piccolo elastico sull'inghuine fino a quando le dita non passano e toccano l'organo più ambito.
L'ansia di Seb si placa leggermente poiché il compagno abbassa la testa per qualche minuto, ma non appena riporta gli occhi sui suoi avvampa e si irrigidisce.
-Cosa senti?- sussurra.
Deglutisce a vuoto, la bocca si apre e chiude boccheggiando più di una volta.
-Andiamo Seb, guardami e di cosa senti-
-C-che dovrei... d-dirti!??-
-Cosa senti? Ti piace accarezzarmi, vuoi osare di più? Hai paura? Vuoi fermarmi? Dimmi, di certo non voglio affrettare nulla, non ti obbligo e non vorrei lasciarti un brutto ricordo, quindi se vuoi essere con me, qui e adesso, devi prendere un minimo di coraggio ed essere partecipe alla cosa.- chiude gli occhi fremendo.
"Lui sicuramente sente qualcosa!!" Pensò stupidamente fra se... pensiero che fece eccitare anche lui, continuando a massaggiarlo lentamente.
-Sono scomodo, e credo anche tu- dice, spingendolo sul materasso e posizionandosi sopra di lui, scendendo verso le gambe e prendendo fra i denti l'elastico del pantalone.
Il compagno lo guarda sorpreso, eccitato e sospira riconoscente -Riesci sempre a stupirmi- ride.
-Non ho paura, mi fido di te, voglio che non ti trattenga perché non voglio che ti fermi... Tutto questo perché...- e davvero non riusciva a farle uscire quelle parole, poggia il mento sulla pancia dell'altro frustrato e lo guarda colpevole.
Mahiro sorride, intenerito dal piccolo faccino sconsolato che fino a due secondi prima sembrava davvero deciso a dire quello che pensava. Senza volerlo si fa scappare una risatina, facendo accigliare e preoccupare Seb -N-non ridere!- arrossisce di nuovo.
-Ti amo anch'io- sussurra prendendo il mento del piccolo e avvicinandolo a lui, baciandolo delicatamente.
Un attimo dopo esplosero in una passione e desiderio urgente, si spogliarono tra baci e sospiri, Seb a cavalcioni su Mahiro che lo stringeva tra le braccia, le mani del primo ad esplorare il corpo ben formato del secondo, a saggiarne le contrazioni dei muscoli che sembravano voler scoppiare sotto il suo tocco, caldi, gonfi.
Si stava sorprendentemente lasciando andare e la cosa gli piaceva davvero.

Ho aggiunto
Una specie di ricostruzione di Seb ed Hiro, spero vi piacciano.
Chu~💙

Che disastro Sebastien!! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora