Che guaio Sebastien!

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Camminava avanti e indietro nervoso.
Pensava e ripensava.
Si sentivano le rotelle del suo cervello girare da miglia di distanza.
Per fortuna Levi era allo studio... ma lo studio era affianco al loro appartamento!!
Dio solo sa cosa lo aspettava ora.
I figli!? Ma come gli era venuto in mente di dire di si a Levi quel giorno!
A quest'ora erano una coppia felice e spensierata.
Non appena suonò la porta sussultò quasi saltando in aria, si mosse con passo felpato alla porta controllando fossero loro.
La aprì e facendo segno al figlio e al nipote di fare silenzio, li fece entrare velocemente, tirando subito dopo un respiro di sollievo.
-Papi...-
-Papi un corno!- sbottò sotto voce -Hai la minima idea di cosa farà succedere tuo padre quando li vedrà? E ovviamente come sempre io ci rimetterò di più perché vi ho fatto da copertura! Stavolta, però, te la vedi tu! Io non voglio assolutamente sapere nulla!-
Decise di non posare nemmeno di sfuggita gli occhi su quelle bestiole, altrimenti gli sarebbe importato e come!
Sebastien rimase completamente esterrefatto, okay che papà poteva essere tremendo, ma se addirittura papi ne aveva paura...
Iniziava decisamente a pentirsi della sua scelta.
Mahiro alle sue spalle sospirò -A questo punto andiamo direttamente da zio Levi, diciamoglielo e togliamoci il pensiero, male che vada gli troveremo una nuova casa, di certo non li ributto in mezzo ad una strada-
Beh, ci sarebbe rimasto lui in mezzo a una strada!
-Non potremmo tenerglieli nascosti?- brontolò.
-Tenermi nascosto cosa?-
Ad entrambi si gelò il sangue nelle vene.
Ma Mahiro si riprese quasi subito -Zioo, passata una buona giornata di lavoro?- sorrise adulatore.
A Levi si alzò un sopracciglio indagatore, ma decise di reggere il gioco, vedendo fino a che punto sarebbero arrivati.
-Bene caro nipote. Avete per caso qualcosa da dirmi?- mantenne la calma preparandosi al peggio.
Se avevano parlato di "nascondere" sicuramente si trattava di un qualcosa che lo avrebbe mandato su tutte le furie.
-Ehm, si, vedi io... oggi sono andato all'università, quando sono uscito giravo per le strade e ho incrociato un vecchio scatolone malconcio dove ho trovato...-
Lo guardai interessato, poi guardai mio figlio, poi di nuovo lui ed infine... un fagotto fra le braccia di mio figlio.
No... non è quello che penso vero?
Non ne avevamo già discusso di questo, una volta?
-Dei piccoli gattini- sussurra in attesa di una mia reazione.
Continuo a passare gli occhi fra i tre soggetti, senza riuscire a metabolizzare la cosa.
Gattini non gattino.
Mi sembra di essere tornato indietro negli anni quando Eren urlò "BAMBINI LEVI!? NON BAMBINO, BAMBINI!!?"
No, decisamente era brutto quel plurale.
-Quanti?- chiesi in trance.
-Due- rispose mio figlio.
Due... due... due...
Beh due gattini non era affatto male come idea, solo, non volevo più vederli morire. Assistere all'abbandono alla vita della mia Noir, mentre i suoi occhi diventavano vitrei, per me è stata la cosa peggiore, mi ero ripromesso che mai e mai!! Avrei più visto e provato una cosa del genere.
Diventano come figli, e quando li perdi è davvero devastante.
-P-papà?- mi sentii chiamare.
Quando però stavo per dire di si, mi ritrovai due occhini verdi fissarmi e una piccola zampina nera come la pece stiracchiarsi e allungarsi.
No... potevo aspettarmeli rossi, tigrati, pezzati, a macchie, bianchi e neri, ma non neri.
-Credevo di aver già detto cosa ne pensavo!- sbottai.
-I-io lo so m-ma...-
-Non sai un cazzo! Fai sempre di testa tua! Sei viziato Seb e la colpa è anche mia! Credi sempre che te la passi con una sgridata e poi tutto ti sarà comunque dato! Non funziona così marmocchio!- lo superai notando i suoi occhi lucidi -In questa fottuta casa decido io! Se tu vuoi continuare a vivere sotto il mio tetto, devi rispettare le mie regole- lo sento singhiozzare e mi viene un colpo al cuore.
Odio sentire i miei figli piangere, ma talvolta ci voleva davvero.
-S-scusa papà, t-troverò un' altra solu-zione- e con la coda dell'occhio lo vidi abbracciare quelle greaturine.
L'altra era bianca...
I due opposti.
Il bene e il male.
La luce e l'ombra.
La libertà e la reclusione.
Due ali, il paradiso e l'inferno.
Quale coppia più perfetta?
-Sono una meraviglia- sentii dire dal mio compagno.
Non lo avevo sentito, lo vedevo solo ora ammirare quei due piccoli corpicini coccolati dal calore di Seb.
Mahiro lo abbracciò da dietro e si preoccupò di consolarlo, a quel punto si sentì la porta di casa aprirsi.
Entrò Mavis leggermente confusa dal trovare tutti li e liquidi.
-O mamma, e adesso che dramma è mai accaduto?- simulò un tono sofferente e drammatico ma si bloccò e illuminò un istante dopo guardando quelle che per lei, risultavano vere e proprie meraviglie!!
-Oh santo cielo!- sbottò -Ma sono... non si possono descrivere!- mormorò entusiasta.
-Capisco... non possiamo tenerli vero?- continuò poco dopo.
-Gia- rispose il fratello.
-Il punto sai qual è?- riprese guardandomi -Noir si, e proprio perché lei era qualcosa per te, adesso hai paura di legarti nuovamente ad un animale, perché hai paura di perderlo come con lei! Sei assurdo! Aveva ragione Seb, allora dovresti smettere di amare anche noi se hai paura di perderci! È normale che li vedrai morire, ma prima ci vivrai con loro, li amerai e sarai amato. Puoi davvero negarti questo amore perché hai paura di perderli?- sbottò.
E ovviamente alla fine la colpa ricadeva sempre su di lui! Mica erano loro a volere sempre quello a cui lui diceva no.
-Bene e se anche fosse? Ripeto, questa è casa mia, se non vi stanno bene le mie regole potete anche trasferirvi- commentò acido -Poi non capisco, li trova Mahiro e li dobbiamo tenere noi? Perché magari Kai è allergico! E certo, lui li trova e noi ce li dobbiamo crescere-
"Ma quanti anni hai?" Pensò Eren mentre il compagno si recava in cucina.
-È un idiota!- sbottò Mavis.
-Non parlare così di tuo padre, piccola ingrata!-
Guardarono tutti i due piccoli dormiglioni e sospirarono frustrati.

Buongiorno e buon ritorno in carcere a tutti!
Chu~💙

Che disastro Sebastien!! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora