Bubù (non lo so non chiedete)
Questo capitolo in realtà doveva essere uno spin-off a parte, una cosa del tipo "piccoli attimi" infatti vi ho allegato la copertina che avevo intenzione di usare, ma la lascio qui e spero vi piaccia!Stavamo guardando i nostri figli pomiciare da tutta una giornata, che sia stata spiaggia, ristorante, mare, visita alla città...
Eren li guardava con un misto di felicità, dolcezza e spensieratezza, mentre io pensavo solo a volerlo fare anche io, ad aggregarmi come ventenne e pomiciare col mio ragazzo...
Il problema è che se io avessi vent'anni lui ne avrebbe 10 e sarei un pedofilo.
In ogni caso non vedevo l'ora di tornare in albergo e smettere di fare l'uomo adulto con i figli.
-Mavis e Levon sembrano più sereni- mormorò stritolandomi il braccio a cui era appoggiato.
-Mi ha detto che ci racconterà tutto quando avrà sistemato e capito tutto anche lei-
-Che tontolona, come se non lo sapesse già cosa succede- sorrise.
-Qui l'unico tontolone sei tu- ribattei stizzito.
Si accigliò e mi fermò in mezzo alla strada, mentre gli altri continuavano a camminare -Levi- disse cupo.
-Che c'è!-
-Non fare il bambino, ogni cosa a suo tempo- borbottò riprendendo a camminare.
-Altrimenti?- lo stuzzicai.
-Il mio culo resta in cassaforte- ribatté sicuro.
-Certo, come se riuscissi a resistermi- sussurrai al suo orecchio.
Non mi sfuggì il fremito che lo attraversò interamente, si girò a guardarmi in cagnesco e sbuffò.
Strano, solitamente avrebbe risposto o comunque non l'avrebbe presa così a male.
La passeggiata passò velocemente e ormai arrivata la sera cenammo al ristorante dell'albergo tutti insieme, Eren sembrava pensieroso e dubbioso, Seb e Hiro sembravano tranquilli anche se Seb sembrava non riuscire a dire qualcosa, Mavis e Levon dividevano semplicemente il tempo come vecchi amici anche se si guardavano con gli occhi che brillavano come fari, Weber ed Erwin invece passavano dal baciarsi al bisticciarsi al commentare i nostri figli.
Ci stava facendo bene quella vacanza, ma qualche intoppo ancora c'era e per quanto bene volesse ai propri figli adesso doveva occuparsi del proprio marito e capire cosa stesse succedendo.
Una volta tornati in camera, iniziarono a prepararsi per andare a letto, ma Eren continuava ad essere quasi assente, a muoversi mentre i suoi pensieri si sentivano borbottare a metri e metri di distanza.
-Mi dici cosa ti frulla in quella testolina?- chiesi mentre si sfilava i jeans per potersi infilare uno dei suoi attillatissimi pantaloncini da notte.
Non aveva perso l'abitudine di dormire in pantaloncini e felpa o maglioncino, e la cosa mi piaceva perché quei pantaloncini gli fasciavano il culo in modo divino, anche se per il pacco invece lasciavano ben poco all'imaginazione.
-Niente- sospirò andando in bagno.
-Certo, infatti non sento le rotelle del tuo cervello scricchiolare da qui- commentai.
-Pensieri stupidi Levi, niente d'importante- prese lo spazzolino e io mi alzai andando ad abbracciarlo da dietro.
-Non direi visto che sembri angosciato-
Sospirò posando lo spazzolino.
-Sto pensando a noi-
Mi accigliai preoccupato -E?-
-E guardando i ragazzi ho pensato "perché c'è sempre questa distinzione di ruoli? Si vede palesemente che nostro figlio lo prende!" non si può essere versatili? Provare a scambiare le parti ogni tanto? Poi però ho immaginato la cosa con noi e, prima mi sono immaginato te infuriato, poi però mi sono eccitato come uno stupido perché ci proverei eccome- finì in un sussurro e rosso d'imbarazzo.
Rimasi quasi shoccato da quel pensiero...
Beh io con Erwin non ero certo attivo ma... è diverso, non avrei mai potuto fare l'attivo con quello scimmione, con alcune persone si assumo le posizioni che ci ricoprono meglio.
-Voi possedermi?- sussurrai al suo orecchio, con voce roca e sicuro di averlo fatto eccitare ancora di più.
Avrei potuto provarci, mi sarei sentito di Eren e il nostro legame si sarebbe approfondito maggiormente.
Non mi vergognavo certo, avevo un pizzico di ansia perché era da tempo che non lo facevo ma comunque potevo fidarmi.
-Non sei contrario?- sussultò.
-No, se vuoi farlo ci si prova- lo baciai sul collo.
Lo vidi sorridere nello speccio, poi si girò e in un lampo mi trovai con le gambe intrecciare al suo bacino e la faccia in fiamme.
Okay, ero pur sempre un nano malefico e i nani malefici hanno difficoltà a mostrasi inferiori.
Mi poggiò sul primo mobile che capitò per la via che stava facendo e mi baciò con una foga che... cazzo, sembrava volesse mangiarmi!
Iniziò a strusciarsi contro di me e mi arpionò con due dita un capezzolo, tirandolo e facendomi mugolare di piacere, mentre la sua bocca scendeva lungo il collo, affondando i denti nella carne e nel frattempo la mano libera vagava leggera lungo i fianchi procurandomi dei brividi intensi.
Era il mio timido ed impacciato Eren?
Dio!
Non avevo neanche il tempo di pensare che il piacere sovrastava tutto, anche la mia lucidità mentale.
-Eren- gemetti preso da un intenso calore.
La sua mano andò a massaggiarmi il pacco ancora coperto dai maledetti boxer, mentre la sua bocca mordeva lembi di pelle sensibili facendomi rabbrividire.
-Abbiamo il necessario?- sussurrò poi, infilando la mano all'interno dell'elastico e massaggiando la mia pelle gonfia, calda e pulsante.
-No, non usiamo più niente ormai da anni- arrossii e lui sorrise soddisfatto.
-È bellissimo metterti in soggezione-
-Non farci l'abitudine- borbottai.
-Posso prepararti comunque ma farà male...- scosse le spalle -Forse è meglio rimandare-
-E secondo te ti direi nuovamente di si? Carpe diem moccioso, perché non sono sicuro di accettare nuovamente la cosa- mi imbronciai.
-Stai dicendo che non vuoi mi ferma?- sorrise raggiante -Levi Ackerman voglioso di p...-
-Stai esagerando- mormoro tappandogli la bocca.
Alza la mano libera in segno di resa, mentre l'altra si stringe intorno al mio sesso, muovendosi lentamente.
Mi riprende in braccio buttandomi poi sul letto, mi bacia ancora, famelico e completamente partito.
Poi mi ritrovo a pancia in giù e con uno strattone porta il mio culo ad esporsi oscenamente davanti il suo volto.
No, non potevo decisamente reggere, nascosi il viso nel lenzuolo imponendomi un respiro tranquillo, fin quando non sentii i denti di Eren affondare nei miei glutei, la lingua scendere lungo le cosce e la mano percorrere la mia schiena che muovevo andando incontro alla sua bocca che mi stava facendo sentire le stelle.
Avevo dimenticato cosa si provasse ad essere esplorato in quel modo così intimo.
Fece scorrere la lingua dalla punta del mio cazzo fino al cerchietto di muscoli che contrassi eccitato, ci soffio sopra facendomi sentire brividi in tutto il corpo e arcuai la schiena alzando la testa e gemendo oscenamente -Oh cristo!-
Lo sentii sorridere e un attimo dopo indurì la lingua penetrandomi dolcemente.
Strinsi il lenzuolo tra le mani continuando ad ansimare a corto di fiato, volevo toccarmi ma quasi come ad averlo capito, afferrò i miei polsi e li costrinse a restare dov' erano, continuando quella tortura per un tempo che mi parve interminabile.
Ero ansante e frustrato, volevo venire ma diventava volutamente più distante e leggero quando stavo per liberarmi.
-Eren!- sbottai all'ennesima interruzione.
-Dovresti lubrificarmi, altrimenti ti farò male- gemette anche lui.
Mi ritrovai disteso sulla schiena, le sue ginocchia all'altezza delle orecchie e il suo gingillo eretto e gonfio davanti gli occhi desideroso di attenzioni.
Afferrò delicatamente i miei capelli e portò la mia bocca alla sua punta leggermente umida.
Lo succhiai velocemente, facendogli sentire anche i denti, facendolo gemere nel suo solito modo osceno e acuto.
Arcuò la schiena e strinse gli occhi, lo sentii pulsare nella bocca e a quel punto mi ritrassi sornione.
Mi guardò con un leggero broncio, poi scese, si sistemò fra le mie gambe e guardandomi intensamente allineò la punta al mio buco completamente bagnato dalla sua saliva.
Sospirai e lo baciai, prese la mia erezione in una mano ed entrando lentamente in me mi masturbò, catturando il mio urlo di dolore che mi mozzò il fiato.
Si fermò in fondo, prese a baciarmi ovunque e aspettò con pazienza che mi abituassi.
-Respira amore- mi accarezzò la fronte e baciò ancora.
Sorrisi -Sei bravo moccioso, complimenti-
Sorrise anche lui e dopo qualche intenso sguardo d'intesa prese a muoversi lentamente.
Sentii piacevoli brividi attraversarmi, un improvviso calore avvolgermi e mi ritrovai a gemere incontrollato quando senza volerlo, con una stoccata più decisa, andò a cozzare nel punto più sensibile.Continuò a muoversi in quella direzione aumentando la velocità e l'intensità delle stoccate, producendo rumori di carni che sbattevano, mandandomi completamente in tilt.
-Eren!- urlai scosso da una familiare sensazione al basso ventre.
-Anche io Amore, vieni con me!- urlò.
E un attimo dopo Levi venne copioso fra i loro corpi, mentre Eren schizzava dentro di lui, in profondità, marchiandolo per la prima volta.
Si accasciò sfinito su un Levi ansante e soddisfatto.
Dopo un po' lo sentì ridere.
Lui invece sorrise -Perché ridi?-
-Perché mi sono immaginato a novanta sotto di te!-
Sgranò gli occhi e si alzò di scatto -Levi!-
-Ehi pivello, sei stato fantastico, grazie- disse serio.
Diventò rosso come faceva sempre e annuii anche lui soddisfatto -E ti piaceva stare a novanta sotto di me?- chiese malizioso.
-Mah chissà, magari potresti vederlo con i tuoi stessi occhi- sorrise malizioso anche lui.
-Levi Ackerman, non inizierai mica a trovarci gusto eh? Io rivoglio il mio giocattolino!- scherzò scoppiando a ridere.
Mi unii a lui -Beh, magari però una volta di queste facciamo un round versatile- mormorò.
-Me lo stai facendo rizzare di nuovo!- sbottò.
-Allora potremmo provare subito!- proposi.
Mi arrivò un cuscino in faccia e da li cominciò una lotta, che ovviamente sfociò in un altra sessione bizzarra.
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Che disastro Sebastien!!
RomanceSequel del "Il mio primo amore" Mavis e Sebastien sono cresciuti, ormai sono quasi maggiorenni e stanno conoscendo mano a mano l'amore. Tra vari litigi, stupidaggini adolescenziali e le manie di controllo di Levi riusciranno ad incidere anche loro...