Halloween 3

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Era da un po' che mi trovavo a parlare con Eren, la serata stava passando nel migliore dei modi.
Dopo l'arrivo di tutti gli amici e parenti si erano messi in cerchio la maggior parte delle persone e a turno avevano cominciato a raccontare le solite storie stupide che fanno accapponare la pelle.
Come si fa a crederci?
In ogni caso con tutto quel trambusto non avrei mai avuto un po' di tempo per stare con Eren.
Ora come ora però ho bisogno di tranquillità e di fumare una sigaretta.
-Eren- lo interrompo dal parlare con Mavis.
-Papà hai visto Seb?- domanda lei.
Rifletto un attimo accorgendomi che manca da un po'. Sto per rispondere quando si avvicina Mikasa -Ragazzi, avete visto Mahiro?-
-Non lo vedo da un po'- riflette Eren.
Sebastian e Mahiro...
Guardo mio marito, trovando nei suoi occhi preoccupazione verso il mio ultimo cipiglio.
Le due donne si guardano in imbarazzo.
-Li cerco- dico tranquillo.
-No!- mi fermano in coro.
-Li lasciamo fare?-
-Mavis!- sbotta mio marito.
-Ehi, non stanno necessariamente facendo cose papà, esiste il dialogo, e lo sai che loro due non si sono neppure baciati, figurati ad arrivare a tanto!-
-E poi non dovrebbero essere fatti nostri- suggerisce Mikasa -vero Levi?-
Sospiro, tirando fuori dal naso nuvole di fumo.
Fatti miei o no sono furioso!
Io di certo quando lui torna a casa non mi faccio trovare perché penso ad Eren! Potrebbe avere la decenza di trattenersi fino a festa conclusa! 
-Va bene- sbotto -Vado a fumare-
-Ti faccio compagnia- si offre mio marito.
Ci dirigiamo silenziosamente verso il suo vecchio appartamento, sotto braccio si poggia su di me teneramente -Sono stanchissimo- lamenta.
-Gia?-
-Gia!? Guarda che qui quello che ha organizzato tutto sono io, tu non hai fatto assolutamente nulla!- sbotta.
Gli stampo un bacio sulla fronte -Lo so, sei magnifico-
Sorride riconoscente -Dillo ancora-
-Scordatelo!-
-Leeevii-
-No!-
-Vuoi dormire sul divano per caso?-
-Eren?-
-Mh?-
Lo bacio, spingendolo sul muro, infilando una mano sotto la maglia. Lo bacio a lungo, unendo il mio corpo al suo, intrappolandolo al muro e facendogli sentire il mio desiderio.
-Levi ti prego!-
-Gesù Eren, quant'è che non lo facciamo?- ringhio sofferente.
Sospira frustrato aggrappandosi alla mia giacca -Lo so, un giorno di questi li lasciamo da mia madre, promesso- dice spingendomi indietro.
-Non potremmo farlo comunque? Perché per forza in loro assenza?- sbotto.
-Perché non voglio ritrovarmi in situazioni imbarazzanti dove dovrei giustificarmi! Gia abbiamo rischiato l'ultima volta!- mi rimprovera.
Sbuffo rumorosamente precedendolo.
Apro la porta dello studio e subito dopo mi blocco sulla soglia facendo sgranare la bocca a mio marito, raggiunta la soglia subito dopo non capendo la mia frenata.
Mi schiarisco la gola per attirare l'attenzione e i due in questione si riscuotono balzando sul posto.
Eren arrossisce fino alla punta delle orecchia appoggiandosi con la faccia sulla mia spalla, io li guardo in cagnesco aspettando si riprendano del tutto.
-Levi! Per l'amor del cielo andiamocene- mi tira via.
-Non ho nessuna intenzione di muovermi da qui!-  continuo a guardare Mahiro che copre un Sebastian mezzo nudo. Si poggia sulla scrivania calando la testa in avanti, respirando profondamente.
-Papà!- contraccambia il mio sguardo mio figlio.
-Si?- incrocio le braccia al petto.
-Esci per favore- sussurra.
-Voglio sapere che stavate facedo-
-Non sono cose che ti riguardano!- sbotta.
-Sulla mia scrivania oltretutto!!- mi infervoro.
-Levi, smettila, li stai mettendo in imbarazzo-
-Ed è così che si devono sentire, non è ne il luogo ne il momento giusto! Noi di certo non ci appartiamo nel bel mezzo di una festa e ci accoppiamo come ricci perché così ci gira!-
-E magari è proprio questo il punto!-
Mi acciglio -Cosa...??-
-Sebastien, esci da questa stanza- parla Eren.
Tutto ad un tratto si è adombrato ed emana un aura spaventosa.
-Papà, anche tu?- sospira.
-Sei un maleducato ingrato!- urla -Non parlare mai più così a tuo padre! Per quanto possa esagerare non devi mancargli di rispetto. Ricorda che sei ancora minorenne, per quanto sia libero di fare quello che vuoi sei comunque ancora sotto il nostro controllo!!!-
-Zio Eren, non arrabbiarti, ti prego. Perdonaci non era nostra intenzione mancarvi di rispetto- parla Mahiro.
-Tu taci!- intervengo -Mi hai profondamente deluso, potevate anche parlarmene invece di nascondervi come piccoli latitanti!-
-Ma siete impazziti? Ne state facendo una questione di stato!-
-Sebastien, sei libero di fare quello che vuoi e sono d'accordo con te che tuo padre stia sbagliando, ma non è una giustificazione alla tua impertinenza e al tuo modo di porti negli ultimi tempi! Ci sono modi e modi di parlarne-
-E il mancato rispetto che porta lui a me?- sbotta.
-Sto appunto dicendo che ci sono modi e modi! Se lui sbaglia tu lo stai facendo due volte peggio!- sbraita.
-La smettete di parlare come se non ci fossi?- intervengo.
-Sta zitto!- ringhia.
Alzo le mani in segno di resa.
-È stato casuale trovarvi, volevamo un attimo staccare, ci siamo accorti della vostra assenza, nonostante questo non siamo venuti a cercarvi. Quindi non dirmi che vi manchiamo di rispetto, perché tuo padre sta cercando di comportarsi in modo corretto. Detto questo aggiungo che per me puoi fare quel che vuoi, ma io ho perso stima nei tuoi confronti!-
-Zio...-
-Tranquillo Mahiro, va bene così- dice prima di uscire dalla stanza.
Sbuffo adirato, guardando prima uno poi l'altro -Scusatemi, sono stato inopportuno- dico prima di uscire anch'io.
Vedo poco prima di varcare la soglia Sebastian in lacrime.

Non è giusto!
Non è assolutamente giusto!
-Seb, ehi, va tutto bene-
-Non va tutto bene- sbotto -Mi odiano! E per cosa? Perché sto con te?- urlo.
-Lo sai che non è per questo, hai esagerato. Anche io in questo periodo ti ho visto più tosto strano, questo però succede perché tu non parli- mi alza il viso per potermi guardare negli occhi.
Tiro su col naso facendolo sorridere -Sei la cosa più dolce che io abbia mai visto!- scherza prima di abbracciarmi.
-Mahiro?-
-Dimmi-
-A che punto saremmo arrivati se non ci avessero interrotto?-
Lo sento ridacchiare imbarazzato -Ehm, credo che ci saremmo fermati comunque-
-Okay- sospiro.
-Avresti voluto di più?- si scosta per guardarmi.
Avvampo
-I-io ero partito c-con la semplice idea del bacio, p-però ecco...- se possibile, sento la mia faccia andare letteralmente a fuoco!
-Beh, ci siamo fatti prendere un po' la mano- ammette massaggiandosi la nuca. Prende il mio mento, portando le labbra sulle mie in un dolce bacio a stampo -Va bene così, ogni cosa a suo tempo-
Sorrido -Lo stai dicendo per convincere i tuo paesi bassi a stare buoni?- lo prendo in giro.
-Seb!- diventa rosso.
Resto shoccato -Arrossisci anche tu? Quello imbarazzato sembro sempre e solo io!- mi imbroncio.
-Io sono perennemente sotto imbarazzo quando si tratta di te, con l'unica differenza che la mia pelle non si colora così facilmente- spiega.
-Mahiro! Non muoverti- urlo.
Guarda la sua posizione e borbotta qualcosa di insensato -Non immaginavo fosse così frustrante- allontana i fianchi da i miei.
-Beh sei stato con una ragazza, ti sarà capitato di restare appeso qualche volta-
-Si, con la differenza che con lei scopavo e basta, di certo mi interessava poco farmela! Era un rituale più che un esigenza carnale! Non ricordarmi cose che vorrei dimenticare!-
-Perché allora stavi con lei? Non ci pensi che magari si sentisse poco amata?- chiedo timoroso della risposta -Per lei era lo stesso Seb, gli interessavo poco e niente, sicuramente ho tante piccole corna in testa e non le vedo- scherza.
-Perché allora ci stavi insieme?-
Sbuffa spazientito -Non lo so Seb! All'inizio volevo capire cosa mi piacesse realmente, poi è diventata come una routine, quindi ci veniva spontaneo trattarci bene l'un l'altro e poi... poi l'ho lasciata e siamo rimasti grandi amici, ho fatto un favore ad entrambi- conclude infervorato.
-Perché ora sei arrabbiato?- sorrido.
-Perché... non voglio che pensi male di me- sospira infine.
-Non lo faccio-

Che disastro Sebastien!! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora