Mahiro era alto almeno venti centimetri più di Sebastien, una corporatura abbastanza possente ma non troppo da risultare grossa.
I suoi capelli naturali erano neri e lunghi costantemente tirati su da una coda che ricadeva morbida sulle spalle e non tirata e costretta.
Gli occhi erano di un verde cangiante, mutavano ad ogni cambio di luce o di tempo, talvolta anche in base all'umore del proprietario, ed erano contornati da parecchie lentiggini scure spiccanti sulla pelle abbastanza chiara del volto.
Era un miscuglio fra Mikasa, dai capelli neri e la pelle chiara, e Kei, lentiginoso e dal fisico prestante.
Al momento però i suo capelli, ormai bianchi, ricadevano liberi e selvaggi sulle spalle, le sue braccia erano strette ai fianchi dell'amante, i meravigliosi occhi erano di un verde così chiaro da sembrare quasi di specchiarsi in acqua, e il viso... Era pervaso da un rossore cocente.
La prima volta lo sapeva, era la più frustrante, i tempi erano brevi, l'emozione tanta.
Per lui era la prima volta con un ragazzo, e si sentiva più in ansia della sua precedente prima volta.
-Mahi- a quelle parole sussurrate con tanta dolcezza, si riprese.
-Se vai nel panico tu, ci finisco anch'io- sussurra.
-Perdonami, hai ragione- si fece coraggio.
Le mani di Seb scivolano fra i capelli sciolti e morbidi del compagno, portandogli la fronte a contatto con la sua, occhi negli occhi si rese conto che era proprio bello.
Ed era tutto suo!
-Perché sorridi?- chiese Mahiro ad un tratto preoccupato.
Fece spallucce ed avvicinò le labbra alle sue, delicatamente e per la prima volta con timore.
Si baciarono a lungo, in quella posizione che dava a Sebastien l'opportunità di stare completamente avvolto al ragazzo, si sentiva quasi un koala, e non gli dispiaceva affatto.
Involontariamente si ritrovò nuovamente a muoversi su Mahiro, lentamente, dolcemente, su e giù, tra baci e sospiri, avvolgendosi in carezze, abbracci, mani in cerca di qualcosa di non ben certo.
Ormai qualcosa si era acceso, erano finalmente riusciti ad immergersi completamente, in quel momento sarebbe anche potuto cadere l'intera casa, non se ne sarebbero accorti.
Si ritrovarono nuovamente stesi, Mahiro aveva cominciato a mordergli l'orecchio, scendendo lentamente lungo la linea del collo, accarezzandogli con una mano il fianco, mentre Seb percorreva con le mani l'intero corpo del compagno lentamente, provocandogli fremiti di piacere.
Arrivato al centro del petto guardò Sebastien negli occhi, sorridendo appena per poi mostrare la lingua provocatorio, facendola scendere su un capezzolo turgido e sensibile.
Quello che Seb sentì fu una scarica potente, che scese dritta nelle parti basse, e ne furono tante fin quanto Mahiro continuava.
Si sentiva come in un mondo a parte in quel momento, un oscurità piacevole, travolgente, dove vedeva e non vedeva il suo compagno, dove lo sentiva ma allo stesso tempo sentiva se stesso.
Era perso, non sapeva esattamente dove, ma si sentiva leggero, beato, nel posto migliore del mondo... fra le braccia del suo ragazzo.
Quando poi sentì la lingua del compagno all'altezza dell'elastico dei boxer si costrinse a non pensarci e lasciarsi prendere da tutta quella confusione di emozioni.
Sentì i denti del compagno sulla pelle sensibile procurargli un fremito e poco dopo il suo intimò scivolò via.
Arrossì di botto costringendosi a non guardare quello che stava accadendo, per poter restare sereno.
Si ritrovò gli occhi lucidi del compagno di fronte -Toglimi le mutande-
Seb deglutì e rimase fermo.
Il compagno gli sorrise incoraggiante -Sei bellissimo Amore, non hai nulla di cui vergognarti- sussurrò.
Se aveva intenzione di calmarlo... ci era riuscito su tutta la linea. Sentirsi chiamare amore per Seb era la cosa più bella del mondo.
Si ritrovò anch'egli con gli occhi lucidi a protendersi leggermente in avanti per poter sfilare l'intimo del compagno che non gli staccava gli occhi di dosso.
Lo baciò -Anche tu sei bellissimo- sussurrò imbarazzato.
Mahiro sorrise, portandogli un dito sulle labbra -Apri la bocca- disse lievemente, in evidente stato d'eccitazione.
Seb, anche se decisamente ormai una torcia umana, obbedì, leccandolo e mordendolo delicatamente.
Qualche secondo dopo sentì lo stesso dito massaggiargli il cerchietto di muscoli.
D'istinto portò una mano alla bocca per coprirsi mentre l'altra spinse sul petto del compagno.
-Non trattenerti-
-C'è... tuo padre di fianco- disse con difficoltà.
-Importa poco, voglio sentirti-
Non era completamente a secco di informazioni sul sesso gay, da ragazzo aveva letto qualche romanzo sull'amore omosessuale che comprendesse anche l'atto carnale e beh... Lo scrittore era davvero bravo.
Seb invece stava borbottando fra i sospiri -Non voglio... essere sentito... da tuo padre... in questo sta...- il fiato gli morì in gola quando il dito si insinuò veloce dentro di lui.
Non era certo rilassato e sicuro di se, aveva paura di fargli male, ma lo stava anche eccitando da morire avere il controllo di Seb così facilmente, di poterlo piegare e manipolare come meglio voleva. Era davvero bello vederlo perso per gesti così semplici. -Va bene, per stavolta ti concedo di chiudere la bocca- sussurrò.
-Con-cedermi?- deglutì -Cosa sono, uno... schiavo?- cercò in tutti i modi di controllare la voce e parlare normalmente.
Poteva non sembrare, ma Seb non era il tipo da farsi mettere i piedi in testa, nella coppia infatti Lui non era "l'uomo" ma neppure Mahiro lo era.
-Shhh- continuò a muoversi lentamente.
Nel momento in cui, il terzo dito iniziò a farsi largo dentro di lui, d'istinto allungò una mano verso l'alto stringendo il lenzuolo, restando senza fiato.
Mahiro aspettava paziente che Sebastien si rilassasse, anche se dentro di lui stava montando un desiderio mai provato prima. Lo voleva, lo voleva subito!
Ormai Seb si sentiva pronto, e inoltre non ne poteva più di quella tortura, faceva male e di piacevole c'era ben poco, sapeva che senza avrebbe sentito il doppio del dolore, ma ora voleva davvero essere di Mahiro, e lo voleva sentendolo nel migliore dei modi.
Si aggrappò al collo del bianco -Prendimi, ora!-
E Mahiro non poteva ricevere parole migliori, si posizionò meglio fra le sue gambe, allungò le braccia sotto quelle del compagno e si avvicinò velocemente.
Occhi negli occhi si guardarono per un tempo che parve infinito, Seb si morse semplicemente il labbro sentendo la punta del membro forzare la sua entrata e Mahiro si sentì ancora più eccitato dal nuovo gesto.
-Fallo sempre- disse.
-Cosa?- chiese confuso Seb.
-Morderti il labbro in quel modo, non lo avevi mai fatto-
-Davvero?-
-Si- sorrise -Di solito lo fai si, ma sembra quasi comandato, stavolta era diverso-
-Se... Lo dici... TU!!- urlò sentendosi riempire completamente dal compagno.
Un bruciore forte gli tolse il respiro, i denti si strinsero d'istinto, facendo quasi male.
-Rilassati, respira-
Non era facile, di primo impatto sentiva solo un forte bruciore e il respirare sembrava quasi un peso, ora però più che altro aveva paura di muoversi.
Sentiva la pelle stretta, lo sentiva davvero, lo percepiva chiaramente...
Era straordinario.
Si fece coraggio e mosse leggermente il bacino sentendo un po' di dolore.
Le labbra del bianco premettero sulle sue, i capelli bianchi ricaddero ai lati delle loro teste come a creare delle tendine.
Si sorrisero non appena si staccarono e Mahiro sussurrò un "scusa".
Ma Sebastien non aveva nulla da scusargli, il dolore era inevitabile e prima o poi sarebbe passato.
Un attimo dopo lo sentì muoversi all'interno, il respiro gli si fece corto e finalmente oltre il minimo dolore cominciava a sentire qualcosa, afferrò il collo del bianco e lo baciò, mugolando e schioccando le labbra per poter respirare.
Fu preso da una scarica di... non sapeva ben spiegare cosa sentiva, ma era bellissimo, tremò e sospirò sotto la vista di Mahiro che in quel momento pensò di aver assistito alla visione più bella della sua intera vita.
Sebastien, in quello stato, per mano sua, sentirlo, vederlo, morderlo...
L'eccitazione stava montando velocemente...
-Non trattenerti- sussurrò Sebastien
-C-che vuol dire?-
-Che puoi farmi quello che ti pare- sospirò
Deglutì rumorosamente guardandolo intensamente negli occhi -Seb, è la tua prima volta ed io...- gli mise un dito sulla bocca mimando un "shh" con la bocca, muovendosi ancora una volta sotto di lui, chiudendo per un attimo gli occhi, beandosi della sua presenza -È la prima volta anche per te no? Va bene tutto, non dobbiamo essere perfetti- tremò con la voce -Solo... Non facciamo diventare questa prima volta dello squallido sesso, fammi sentire quello che provi- sorrise.
Mahiro aveva davvero paura di fargli del male, ma aveva ragione, fin li non avevano ancora fatto nient'altro che seguire il copione.
Si mise in ginocchio, afferrò le braccia di Seb e se lo portò seduto sul proprio sesso, costrinse le gambe intorno ai suoi fianchi, tornando alla posizione iniziale e gli circondò la vita con le braccia, stringendoselo e baciandolo ovunque.
-Che ne dici di condurre il gioco?- sorrise malizioso ad un rosso e imbarazzato Seb, che lo guardava e si torturava il labbro.
Scosse la testa e in risposta sentì una stoccata del primo che lo fece boccheggiare.
-Vuoi che ti mordi?- altra stoccata.
Seb ansimò, serrando gli occhi e portando la testa all'indietro mentre sentiva i denti di Mahiro pizzicargli la pelle in vari punti, sentiva caldo e cominciava a sudare, il suo corpo si contraeva quasi a fare male e la testa cominciava a girare.
Non ci capiva più niente, sentiva solo un urgente bisogno di sentirsi bene, voleva baciare Mahiro ma proprio non riusciva a controllarsi.
Gli afferrò i capelli mentre entrava per l'ennesima volta in lui e portò gli occhi all'altezza dei suoi -Vuoi che ti faccia venire?- sussurrò sulle labbra socchiuse di Seb, stravolto dal tutto.
In quel momento però non pensava lucidamente, gli disse di si spontaneamente, in una situazione differente sarebbe morto pur di negare, l'imbarazzo sarebbe stato eccessivo, ma ora davvero si ritrovava in una confusione generale fra azioni e sensazioni, pensieri e voleri.
Sentì aumentare la velocità e il suo respiro si abbreviò ulteriormente, facendolo mugolare e arcuare.
Mahiro lo teneva stretto, consapevole di come poteva sentirsi in quel momento, continuava a lasciargli succhiotti dove gli capitava, continuava a torturarlo sul petto, alla base del collo.
Altre due stoccate decise e Sebastien si ritrovò a drizzare la schiena, la testa rivolta indietro, urlando il nome di Mahiro appagato ed esausto.
Anche il bianco era scosso dall'orgasmo, mordeva tremante la pelle di Seb e nel frattempo lo guardava nella sua espressione di massimo godimento.
Ed era una vera e propria goduria per i suoi sensi!
Lo adagiò sul letto, si sfilò delicatamente da lui per poi rimuovere il preservativo, annodarlo e gettarlo nella pattumiera, si infilò nuovamente a letto e abbracciò un Sebastien del tutto rilassato e pensante.
-Toglimi una curiosità- sapeva che dicendoglielo avrebbe fatto scoppiare l'inferno ma istigarlo era uno dei suoi passatempi preferiti -Secondo il tuo vocabolario "Trattenersi" che vuol dire?-
Sebastien si girò con fare minaccioso -Non prendermi in giro stronzo!- arrossì -Come se fosse facile!- fece per attaccarlo ma Mahiro lo afferrò agilmente per un braccio, gli baciò le nocche della mano e poi se lo tirò fra le braccia dove lo coccolò e baciò ovunque, massaggiando la schiena del piccolo che intanto si lamentava del fatto che aveva avuto davvero paura.
-Paura?-
-Si, tu non avevi paura? Che so, di farmi male per esempio!- lo stuzzicò.
-Si amore, tanta-
Il cuore di Seb si sciolse nuovamente -Fallo sempre-
-Cosa?-
-Chiamarmi amore-
-Ai tuoi ordini padrone- fece scontrare i loro nasi e si sorrisero.
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Che disastro Sebastien!!
RomanceSequel del "Il mio primo amore" Mavis e Sebastien sono cresciuti, ormai sono quasi maggiorenni e stanno conoscendo mano a mano l'amore. Tra vari litigi, stupidaggini adolescenziali e le manie di controllo di Levi riusciranno ad incidere anche loro...