La giovane si guardò un ultima volta allo specchio. Indossava un paio di jeans chiari, una camicia bianca e un maglione blu notte. Si passò una mano fra i capelli e uscì dalla stanza, si infilò il giubbotto ed andò verso la porta, pronta per iniziare la giornata.
Quella mattina, dopo la visita da parte di Pepper, non era più riuscita a prendere sonno, perciò decise di farsi una doccia e prepararsi con tutta calma per andare a lavoro.
La New York Public Library apriva avrebbe aperto tra mezz'ora, aveva tutto il tempo per farsela a piedi.
New York era di certo una delle città più belle al mondo, però le code in macchina erano infinite, per questo Sharon preferiva camminare.
Quando aveva riferito a Tony che aveva trovato lavoro alla terza biblioteca più grande del Nord America ella ne fu felice, ma il suo amico nient'affatto. Secondo lui non doveva lavorare, ma lei non voleva dipendere da qualcuno, anche se so trattava di colui che considerava un fratello.
Pochi minuti dopo arrivò a destinazione.- Hey Mark! - salutò il collega affiancadolo, mentre il biondo apriva l'edificio.
- Buongiorno Sharon. Dormito bene? - la ragazza scrollò lo spalle, non volendo ricordare il fatto che avesse dormito all'incirca cinque ore.
- Lasciamo perdere. Te, invece? - il biondo sbuffò, facendole capire che lo stesso valeva per lui.
Mark Turner era un ragazzo biondo con gli occhi verdi, sorriso smagliante, dolce ed educato. Molte ragazze gli sbavavano dietro, e all'inizio anche Sharon si era interessata a lui, ma ci rimase male quando scoprì che non gli interessavano le donne, e in più, in quel periodo, si stava frequentando con un ragazzo.
- Jasmine sai a che ora arriva? - le chiese Turner mentre appendeva la giacca. Jasmine Jefferson lavorava con loro due: aveva i capelli corti biondi, gli occhi azzurri e amava vestirsi in modo sportivo. Adorava le feste ma, il suo più grande difetto, non era mai puntuale. Mai.
- Alle tre, non appena finisco io. - annui, prendendo la sua postazione dietro il bancone.
Sharon posò la giacca e andò a prendere il carrello, pronta a mettere a posto i nuovi arrivi. Le piaceva lavorare in biblioteca, amava leggere, era la sua vita, ed era felice di poter passare le sue giornate circondata da libri di qualsiasi genere. Lo stipendio era più che ottimo, perciò poteva permettersi una bella vita. Di certo non come quella di Tony, miliardario, ma non aveva problemi economici.
Gente di prima mattina ne vedevi poca in biblioteca, la maggior parte a lavoro o a scuola.
I romanzi che andavano di più in quel periodo erano Harry Potter - I Doni Della Morte e Twilight; molti, invece, avevano dovuto riordinarli perché o mancavano delle pagine o erano troppo rovinati per essere letti.
Le ore passavano in fretta tra un libro e l'altro e presto si fecero le tre. Si avvicinò al bancone dove vi era il suo amico e decise di attendere con lui l'arrivo della collega.
Era appoggiato al bancone mentre giocherellava con una bic blu, probabilmente annoiato. La ragazza gli passò una mano fra i capelli, spettinandolo, e il biondo le fece la linguaccia, scacciandola. Odiava che qualcuno gli toccasse i capelli, non lo sopportava.- Come va con Daniel? - chiese la ragazza cogliendo di sorpresa l'amico, che non poté trattenere un sorriso.
- A meraviglia, non potrebbe andare meglio. - l'amica non poteva non notare l'amore con cui parlava del suo ragazzo: i suoi occhi s'illumimavano e il sorriso era bellissimo, spontaneo. Chiunque avrebbe capito che parlava della persona che amava. - Abbiamo deciso di andare a convivere. -
- Oddio, ma é fantastico! - esclamò la ragazza. - É un passo importantissimo nella vita di una persona! Sono così felice per te Mark! -
- Felice per cosa? Che mi sono persa? - entrambi si voltarono verso Jasmine. Lei non sapeva di Mark, non aveva voluto dirglielo, e Sharon rispettava la sua decisione.

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Dream || Loki Laufeyson ||
Fanfictionᛞᚱᛖᚨᛗ᛫ ᛚᛟᚲᛁ᛫ᛚᚨᚢᚠᛖᚢ︍ᛊᛟᚾ "Un tempo la razza dell'uomo assunse una semplice verità: che non era sola in questo Universo; l'uomo credeva che alcuni mondi fossero la casa degli Dei, e che altri fossero da temere. Da un regno di gelo e oscurità vennero i...