Il giovane dai capelli corvini osservava la giovane distesa sul morbido letto di una delle numerose stanze del castello. I capelli le ricadevano morbidi sulle spalle, sul volto si alternavano espressioni di beatitudine e di tristezza, e il Principe temeva che la giovane avesse diversi problemi nella sua altra vita.
Loki aveva chiesto al guardiano di osservare la Lady Sharon rimasta su Midgard, ed Heimdall gli aveva riferito che era preoccupata, la notte non dormiva e, di conseguenza, quella che aveva incontrato lui, non si svegliava da quel coma apparente.
Da questa informazione comprese che se una era sveglia, l'altra dormiva. Erano collegate, come se interrompesse la vita in un corpo per passare all'altro, come se vivesse due vite contemporaneamente.
Il Principe non aveva mai sentito parlare di questo tipo di magia, e voleva saperne di più.
Un lieve sussurro lasciò le labbra della mortale, destando il Dio dalla sua fitta rete di pensieri. Sul suo viso era comparsa un'altra espressione di dolore, Loki si alzò dalla poltrona e si avvicinò al corpo di ella. Portò delicatamente il palmo della sua mano sulla fronte della midgardiana e pronunciò la formula a bassa voce, gli occhi chiusi per svuotare la mente e concentrarsi al massimo.
Erano oramai tre mesi che ella non apriva occhio, e lui, da diverso tempo, tentava di leggerle nella mente, per poter comprendere meglio cosa provasse in quei momenti di crisi apparente, o, peggio ancora, quale ne fosse la causa.
Loki passava la maggior parte del suo tempo libero in sua compagnia: ogni volta che finiva le sue lezioni per perfezionare i suoi incantesimi la raggiungeva, molte volte con un libro, nella speranza che si svegliasse e potesse tornare da lui.
Il Dio della Malefatte continuava a ripetersi che stava in sua compagnia per il compito affidatogli da Padre, ma nel profondo di se sapeva che era solo una scusa.
Anche se era incosciente si sentiva a suo agio a stare in sua compagnia, e grazie all'aiuto di Heimdall aveva scoperto che aveva una figlia, Lady Jessica, che aveva mantenuto buoni rapporti con il padre della sua piccola e che, in questi tre mesi, era preoccupata e in ansia per la scomparsa di un suo caro amico. Heimdall gli aveva riferito che durante il giorno molte volte si soffermava a pensarlo con un sorriso nostalgico sulle piccole labbra.
Il Principe non riuscì a capire cosa gli stesse succedendo nemmeno quella volta, dalle sue sottili labbra uscì uno sbuffo contrariato e si sedette sul bordo del letto.
Le prese una mano, stringendola fra le sue, beandosi di quel contatto. In un'altra occasione non ne avrebbe avuto coraggio di compiere un tale gesto, e si sentiva un codardo nel farlo quando lei non era cosciente, ma al momento gli andava bene così.~•~•~
-Ma guarda guarda chi si rivede! - esclamò ironicamente Stane.
Sharon gli scoccò un occhiataccia, ma decise di non rispondergli a tono come avrebbe fatto le altre volte.
Pepper, con sua enorme sua sorpresa, l'aveva chiamata poche ore addietro, riferendole che Anthony sarebbe arrivato a momenti. Non ci aveva pensato due volte, si era vestita velocemente ed aveva caricato la piccola Jessica sul seggiolino, con in testa il pensiero del suo migliore amico sano e salvo.
Al momento erano in un aeroporto militare, alla pista da decollo per la precisione.
Pochi metri più avanti c'erano la Potts con Happy al suo fianco, e decise di andare da loro. La ragazza indossava un completo sobrio nero e i capelli erano raccolti in uno chignon morbido, ma complesso, che lasciava solo due ciocche libere. Era emozionata, nervosa probabilmente, come Sharon del resto. La mora, invece, indossava dei semplici jeans larghi e una t-shirt da uomo blu con delle scarpe da ginnastica. Per un attimo si sentì a disagio, fuori luogo, persino la piccola Jessica con il suo vestitino a fiori era più elegante di lei, ma scacciò quel pensiero dalla mente. Non le era mai interessato cosa pensassero gli altri di lei, e non avrebbe iniziato in quel momento.
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Dream || Loki Laufeyson ||
Fiksi Penggemarᛞᚱᛖᚨᛗ᛫ ᛚᛟᚲᛁ᛫ᛚᚨᚢᚠᛖᚢ︍ᛊᛟᚾ "Un tempo la razza dell'uomo assunse una semplice verità: che non era sola in questo Universo; l'uomo credeva che alcuni mondi fossero la casa degli Dei, e che altri fossero da temere. Da un regno di gelo e oscurità vennero i...