Erano le 7:00 del mattino e non avevo pensato a nient'altro se non alle parole di Zayn.
Uscì dal letto e misi le scarpe dato che ero andato a letto vestito, ormai mancava poco.
Mi sistemai i capelli meglio possibile e uscì di casa velocemente incamminandomi verso casa di Louis.
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Suonai alla porta e dopo vari tentativi un Louis appena sveglio mi aprì la porta, era così carino.
Entrai di scatto e iniziai subito a parlare col discorso che mi ero preparato nel tragitto.
"Io non so come tu l'abbia saputo dato che avevamo deciso di non dirtelo, non so nemmeno perché Harry l'abbia fatto anche se sapevamo tutti cosa stava passando.Quella sera mi disse che tu lo trattavi come un figlio e non poteva dirti niente di quello che stava provando così si teneva tutto dentro." sospirai e apri la bocca per parlare di nuovo ma una voce roca mi fermó "ho già raccontato tutto a Louis e ci siamo perdonati, cosa vuoi?" disse con tono freddo Harry.
"Io, io non lo sapevo..mi dispiace okay, vado via" dissi piano e pieno di imbarazzo.
Vado per aprire la porta e una risata mi viene da dietro "eccolo qua Hemmings, volevo solo trascinarti a casa di Louis per passare una mattinata insieme, non saresti mai venuto sennò" sorride Zayn seguito dai due e in più Liam e Niall.
"Aspettate cosa? quindi voi due state di nuovo insieme? e..ah" dissi solamente per poi lanciarmi sul divano.
I ragazzi si misero a cerchio vicino a me "Dai che ti siamo mancati un po'" ridacchio Niall.
Con la coda dell'occhio non facevo che guardare Zayn e Liam che si coccolavano vicino la cucina e Louis ed Harry che facevano altrettanto vicino le scale.
Sbuffai sonoramente e guardai l'orario "tanto non cambierà nulla da qua a stasera" dissi tra me e me.
"Ragazzi, io stasera vado via.." dissi alzandomi e mettendomi dritto "parto, mi trasferisco. Non ho più nessun motivo di stare qua. Vi verrò a trovare per le feste ma devo cambiare aria non riesco più a respirare dentro quella casa che in ogni angolo mi ricorda Michael" dissi mentendo ma era vero, era vero che soffocavo ogni volta che mi mettevo sul letto o mi sedevo sul divano.
Non respiravo più quando mettevo un posto in più a tavola e lo levavo sempre pulito.
Era così patetico da parte mia ma mi aiutava ad andare avanti.
I ragazzi non fiatarono ma si avvicinarono a me e mi strinsero in un forte abbraccio, tutti tranne Harry.
Mi staccai dai ragazzi e mi avvicinai ad Harry sotto lo sguardo di Louis "non lo mangio giuro" dissi sorridendo per poi girarmi verso il riccio "E tu non mi saluti?" lo guardai con aria quasi triste, "non penso tu mi voglia tra i piedi" sospiró guardando altrove "ma vieni qua e sta zitto" dissi spingendolo verso le mie braccia e ridacchiando, "mi mancherai" dissi solamente.
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Dopo vari tentativi di cercare le chiavi aprí la porta notando un solo blocco e non dandoci molto peso entrai.
Le chiavi scivolarono a terra, il cuore si ricompose dopo mesi e io ero un po' troppo morto e un po' troppo vivo.
"Finalmente sei a casa" disse con noncuranza il tinto
"Hai cambiato colore di capelli" dissi con un filo di voce.
Ridacchió passandosi una mano tra i capelli, "biondi, ti piacciono?" sorrise
"perché sei tornato?" gli chiesi subito "dove sei stato?" chiesi senza una risposta alla prima domanda "perché mi hai lasciato senza dirmi nulla?" continuai ancora.
"Posso rispondere o si fanno solo le domande?" disse ridendo, era bellissimo.
"Sono tornato perché mi mancavi, sono stato con una persona e non te l'ho detto perché mi hanno detto di non dirti nulla." si avvicinò a me lentamente e io lo scansai "per quanto tu mi possa mancare non puoi tornare e riavere tutto quello che avevi prima." feci un ghigno e mi sedetti sul divano.
Avevo aspettato da troppo questo momento, io che tornavo a casa e lui seduto sul divano a guardare i suoi soliti programmi televisivi.
Guardo l'orologio ed era l'ora.
Arrivó puntualissimo, bussarono e io senza chiedermi chi fosse aprì la porta e "è ora?"
dissi con le gambe che tremavano.
"È ora" mi rispose.
Mi girai verso il ragazzo "Michael io non sono come spiegartelo adesso, tu sei andato via e avevo più tempo per spiegarti ma ora così poco temp-" mi fermó con un bacio e io sospirai tra le sue labbra, mi era mancato da morire.
"So tutto, sono stato con lui questi mesi e mi ha spiegato tutto. Adesso vai e non preoccuparti di me" sorrise dolcemente
Una lacrima bagnó il mio viso e in contemporanea il suo così ci abbracciamo senza dire nulla e ci stringemmo in quello che sarebbe stato il nostro ultimo abbraccio, forse.
"Troverai qualcun altro, non aspettarmi" dissi duramente.
"Io ti penserò sempre, lo farò perché ti amo."
disse tenendomi stretta la mano
"Devo andare Mikey, perdonami" dissi lasciandogli la mano
"E ti amo anche io" continuai socchiudendo gli occhi.
"Adesso vola via, vola come le farfalle ma sii sempre l'angelo che mi ha conquistato, ciao amore mio." mi bació l'ultima volta e io scomparvi.
"Mi mancherai così tanto, tinto." dissi urlando nel buio e poi continuai "Sarò sempre con te, non aver paura mai."
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Diamine è finita, mi mancherete così tanto ma è ora di terminarla 💗
Se mi andrà farò il sequel e vi scriverò il nome.❤
Siete stati una parte importantissima del 2016, sono fiera di me e vi ringrazio perché senza di voi non ci sarebbe ma stato nulla.
Vi voglio tanto bene, buon anno e non scordatevi mai di quanto i Muke si amino ^^
-All the love, xx
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Butterfly. -Muke Clemmings.
FanfictionMolte persone dicono che io sia malato per il mio orientamento sessuale, a volte lo penso anche io ma non posso farci nulla. Fino a pochi anni fa la mia mamma era il mio porto sicuro poi tutto scomparve all'improvviso. Adesso sono solo, non proprio...