Amo te, amo solo te.

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Eravamo tutti e tre fermi, immobili, del tutto passivi alla scena.
Nella stanza c'era aria di tradimento immischiato al profumo di menta del riccio e il solito lampone del rosso.
"Michael..io...posso.." non riuscì a finire la frase che Michael andò via, sbattendo la porta con noncuranza.
Aveva paura di perdere il suo Michael, così paura, aveva paura di rimanere solo di nuovo, non poteva permetterselo così prima di uscire a cercare il suo fidanzato lanció un'occhiataccia a quello che ormai poteva considerare un conoscente, non voleva sentire più il suo nome per parecchio tempo.
Uscì dalla stanza con la stessa noncuranza del rosso che l'aveva fatto prima di lui e scese le scale per poi spintonare chiunque fosse nel suo cammino.
Vide Ashton flirtare con una che non era Gemma, ma nonostante decise di non disturbarlo, voleva vederlo felice. Almeno lui.
"Liam" dico con la voce rotta dal pianto.
"Ehi piccolo, che succede?" dice Liam mentre lo abbracciava.
"Io non volevo, non volevo che capitasse di nuovo, è colpa mia." dico lasciandomi andare in un pianto liberatorio tra le braccia di Liam.
"Ti va di spiegarmi meglio?" disse il moro per poi ricevere un annuire con la testa da parte del biondo e farlo sedere vicino a lui sul divano.
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"Ehi Luke, non è colpa tua ma di Harry, non fartene una colpa, vedrai che Michael ritornerà da te, ma per ora non farlo sapere a Louis" disse Payne piano.
Non capiva perché la sua storia potesse spezzarsi così facilmente mentre per Harry poteva restare un segreto?
Perché le cose andavano male solo a lui?
Si limitò ad annuire e alzarsi dal divano.
"Dove vai ora?" chiese il modo guardando il piccolo alzarsi.
"Vado a cercarlo, devo mettere dei freni Lì, io lo amo tanto e non voglio che finisca tutto così.Tutto per quel riccio che non sa tenersi la lingua in bocca." disse torturandosi le mani, Liam lo guardò strano per quello gesto e subito Luke si ricordò quando Michael rise al suo gesto di nervosismo così che una lacrima rigasse il suo viso al ricordo, ma con la manica della sua maglietta bordeaux l'asciugó velocemente.
"Vai." disse semplicemente Liam annuendo, come se gli desse la sua benedizione.
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Luke aveva girato tutta la casa in cerca del rosso, non poteva essersene andato perché la macchina era ancora là.
Iniziò a camminare verso casa sua, poco distante da quella di Louis.
Nella strada che percorreva sempre più velocemente spaventato si sentivano dei tonfi seguiti da dei singhiozzi sempre più vicini, sempre più frequenti.
Era lui.
L'aveva trovato.
Era lì a sbattere le sue nocche contro un albero quasi a rompersele.
"Smettila Mikey, ti farai male." dico sussurrando avvicinandomi a lui.
"Vattene, vattene ora, non chiamarmi Mikey e allontanati." disse tra un singhiozzo e l'altro.
"Michael, posso spiegarti davvero." dico, lasciando che qualche lacrima bagnasse anche il mio di viso.
"Ti vedevo come il mio piccolo, non pensavo potessi baciare un altro ma mi sbagliavo, qualcun altro che non ero io ti ha toccato Luke, io non posso reggerlo." disse sedendosi sul prato mentre teneva la mano con cui aveva dato i pugni con la mano sana.
"Tu..Tu l'hai fatto con Calum" dico completamente sussurrando, non aveva forze nemmeno per parlare.
"Lui si è fiondato su di me e dopo avergli tirato un ceffone è detto chiaramente che io amavo te sono venuto a riprendere ciò che era mio." disse tra un ghigno di dolore e un altro.
"Mi sono spostato subito anche io Michael, io amo te, amo te e solo te, perché non mi credi?" dico completamente preso dal panico prendendogli la mano dolorante e mettendola tra le mie.
Lui a quel contatto quasi scottó e levó subito la sua mano dalle mie.
"Non toccarmi ti prego." disse completamente distrutto, gli si poteva leggere in quegli occhi che verdi non erano, ma qualcosa a cui somigliava.
"Io, scusa Michael, ti prego perdonami io l'ho fatto." dico lasciandomi andare in un pianto liberatorio, non volevo mostrarmi debole, ma era quel che ero.
Un codardo.
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BUONGIORNO.
GUARDATE CHI C'È.
ADORO QUESTO CAPITOLO, PENSO SIA UNO DEI POCHI CHE ABBIA FATTO CHE DICA TUTTO PER FILO E PER SEGNO, ANCHE GLI ODORI, I COLORI E EMOZIONI CHE SENTE LUKE, DETTO QUESTO, COME SEMPRE VI ADORO E ADDIO.

Butterfly. -Muke Clemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora