XIII

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Camminavano da un'ora. Lui non sapeva bene dove andasse e a lei non importava tanto da chiederglielo.
Ad un tratto, videro un cartello con un'uscita dall'autostrada. Erano due ore che erano in macchina e Federico decise di svoltare a destra e andare in quel paesino che non aveva mai visitato prima.
La strada principale del paese era molto accogliente. In entrambi i marciapiedi erano esposti vasi di ceramica e decorazioni natalizie.
Dopo varie stradine laterali, Federico svoltò a sinistra, in una strada più grande. Le foglie degli alberi non facevano passare molta luce ma davano un'atmosfera accogliente e familiare.
Parcheggiò la macchina e scese. Si rese conto che c'era molto freddo per essere un paese affacciato sul mare. Prese Eleonora per mano e passeggiarono lungo il corso. Tirava un leggero venticello.
C'era musica e gente dappertutto. Federico mise il braccio sopra le sue spalle per tenerla il più vicino possibile.
«Cos'hai detto ai tuoi?» chiese Eleonora.
«Che non sarei tornato a casa per Natale e che avrei portato con me la mia macchina... Di non cercarmi.»
«E perché l'hai fatto?»
«Per stare con te.»
Si baciarono, alcuni bambini vicino a loro li indicarono e loro gli sorrisero. Erano felici.

A mezzanotte, Natale, loro erano in chiesa. Entrambi erano molto credenti.
«Usciamo?» chiese Federico.
«Umh... ok.» rispose Eleonora perplessa.
Uscirono dalla chiesa e si fermarono nella piazza antistante ad essa.
Lui le prese la mano sinistra e si inginocchiò davanti ad Eleonora. Uscì di tasca un piccolo pacchetto e lo aprì davanti ai suoi occhi.
«Eleonora, ti amo. Vuoi essere la mia fidanzata?»
Lei vide l'anello con un piccolo brillante che però luccicava tantissimo.
«Sì. Certo!» rispose lei.
Lui si alzò prese l'anello con due dita e glielo mise nell'anulare. Si baciarono. Era il miglior Natale di entrambi.

Qualche giorno dopo, continuarono il viaggio.
Non avevano un posto fisso in cui stare, la maggior parte delle notti la passarono dormendo in macchina. Nei giorni festivi non si trovano mai stanze libere in hotel perché sono già state tutte prenotate. Mentre loro non avevano avuto la possibilità di farlo. Il loro era un viaggio improvvisato. Non avevano orari, non avevano stabilità, erano solo loro. E stavano bene insieme.

Andarono in una città per fare paracadutismo.
Salirono sull'elicottero da cui si sarebbero poi lanciati.
Si fecero spiegare nel dettaglio i segreti e le tecniche di questa attività.
Poi si buttarono nel vuoto insieme.
L'aria era molto forte e si sentiva parecchio, loro si tenevano per mano e avevano gli istruttori vicini.
Dovettero staccarsi per aprire il paracadute, lui ci riuscì, lei no. Un istruttore si avvicinò a lei che continuava a cadere più velocemente rispetto a Federico.
Lui non la vide più, le nuvole la coprirono.
Federico atterrò, non era più contento dell'esperienza, voleva vedere Eleonora. Doveva vederla per essere sicuro che non le fosse successo niente.
Era stato lui ad avere quest'idea e non sarebbe riuscito a non sentirsi in colpa se le fosse successo qualcosa. Aveva paura di non rivedere più il suo sorriso, aveva paura che non le avrebbe potuto più parlare.

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