XV

12 2 0
                                    

Eleonora non tornava, era uscita per portare un dolce fatto da lei a sua madre. Erano passate ormai tre ore da quando era uscita e non rispondeva al telefono.

Eleonora e Federico si erano sposati subito dopo essersi laureati. Al loro matrimonio erano presenti i loro amici, i compagni del liceo e dell'Università, lui era molto teso quel giorno e lei bellissima, come sempre. Accanto a loro, c'erano i testimoni: gli amici di sempre. C'era anche Claudia, dal lato di Federico, che aveva i capelli lunghi raccolti in una mezza coda elegante e un vestito lungo blu, con un fiocco bianco in vita. Aveva le ballerine perché era già molto alta.
Dal lato di Eleonora, i suoi due fratelli, in un tailleur scuro. Aveva i capelli con i boccoli ed era leggermente truccata.

Federico ed Eleonora avevano avuto due bambini: Alexander, il primo che ora aveva cinque anni e Hermione che aveva solo due anni.
Avevano sempre amici a casa loro che portavano i loro bambini così Alec ed Hermione potevano giocare e avere degli amici della loro stessa età.

I bambini chiedevano di lei, e Federico riusciva solo a dire «Tornerà. Sta solo salutando la nonna.» Ma non riusciva a rispondere a se stesso. Girava per casa con il telefono in mano aspettando un messaggio. "Avrà il telefono scarico" si ripeteva, "Avrà incontrato qualcuno da sua madre e si sarà trattenuta."
Ma le ore passavano e lui non riusciva a non tormentarsi. Non sapeva dove fosse Eleonora, sua moglie.
Lei non tornava più. Non rispondeva. I bambini chiedevano della loro mamma, non erano abituati a non vederla per così tanto tempo, avevano bisogno delle coccole della mamma, coccole che in quel momento Federico non riusciva a dare. Era troppo ansioso, quasi tremava.
Aveva provato a chiamare a casa della suocera e gli avevano risposto che era già uscita.
Ma ancora non era tornata. Cosa stava facendo? Dove si è fermata? È con qualcuno? Ha deciso di lasciarmi così, di punto in bianco? Ha avuto qualche problema? Si è sentita male durante il tragitto?
Dalla cucina si sentiva il profumo della sua torta di mele, fatta prima di uscire. Federico ne tagliò tre fette, una per lui e due per i suoi figli: avevano fame e lui non sapeva cucinare. Eleonora, invece, era brava in tutto: sapeva fare i dolci, sapeva cucinare, stirare e lavare. Si completavano a vicenda e avevano costruito insieme una bella famiglia.
Federico decise di lasciare i suoi figli alla vicina e uscire a cercare Eleonora, facendo la strada che lei avrebbe dovuto percorrere.
Passò con qualche semaforo rosso, molti lo mandarono a quel paese ma lui non ci badava, doveva vederla con i propri occhi ed essere certo che lei stesse bene. Teneva sempre il cellulare in mano, nella speranza che lei lo chiamasse, ma non arrivò nessun messaggio, nessuna chiamata.
Sperava di svegliarsi da un momento all'altro, ma non era un incubo quello che stava vivendo, era la realtà. La dura realtà.
Passando un angolo, vide con la coda dell'occhio una macchina verde, con il cuore in gola tornò indietro ed accostò vicino al veicolo. Scese lasciando lo sportello aperto e la cintura di fuori. Si avvicinò al finestrino e guardò dentro: non c'era nessun seggiolino, non era la macchina di sua moglie.
Rientrò in macchina e continuò a correre, pronto a cogliere ogni piccolo dettaglio che gli potesse indicare qualcosa. Ma la strada era deserta, i negozi chiusi. Nessuno passava per caso. Era solo lui in una lotta contro se stesso per cercare la persona che amava di più al mondo.
Non aveva chiamato più sua suocera, non voleva farla preoccupare.
Si avvicinava sempre di più a casa di Eleonora e cominciava a pensare di non riuscire più a trovarla.
Ma poi vide la sua macchina verde, era sicuro che fosse la sua perché nel vetro posteriore si trovava una maglietta rosa con il nome della loro bambina: Hermione. Accostò, scese dalla sua macchina ancora in moto e corse verso quella della sua amata che era sul marciapiede posteggiata.
Vide che la parte anteriore dell'auto era stata gravemente distrutta. Il parafango era caduto a terra e spezzato in due, nessuno era dentro la macchina.
Chiese in giro, gli raccontarono tutto quello che era successo, poi Federico con il cuore che gli batteva a mille andò a trovarla, le diete un bacio sulla fronte e restò a fissarla per ore stringendole le mano fredda.
Poi arrivò un medico.

Quando tornò a casa, prese in braccio i due bambini e li portò sul letto con lui.
Alec chiese con la sua vocina «Papà, dov'è la mamma?»
«È una stella ormai, e sta brillando in cielo per noi.»

FINE

FedoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora