Avevo già adocchiato Johnatan e anche Chloe lo aveva visto.
Quel figlio di puttana era tornato e continuava a fissarci.
Non gli avevo levato gli occhi di dosso e anche Tayler era stato attento ai suoi movimenti. Chloe era stata tutto il giorno con noi e, oramai mancavano solo due ore.Sentii il banco vibrare. Letteralmente. Sembrava un terremoto, diamine!
Presi il telefono e trovai un messaggio di Chloe.
Chloe: Devo andare in bagno
Si, poteva sembrare strano, ma sapeva benissimo che era pericoloso stare da sola.
Me: Chloe, sai che è pericoloso. Per quanto ne sappiamo potrebbe essere in giro
Chloe: Lo so, ma mi è venuto il ciclo, non mi succederà nulla
Me: Se non torni entro sei minuti, ti vengo a cercare con l'F.B.I
La vidi ridacchiaiare e le feci un sorriso.''Sei totalmente impazzita?'' mi sussurrò Tayler.
''E che potevo fare? Le è venuto il ciclo. Le ho dato sei minuti e poi andiamo a cercarla'' alzai le spalle.
''Ma a voi ragazze dovete avere il ciclo nei momenti neno opportuni? E poi perché proprio sei minuti?'' alzó le sopracciglia.
''È il tempo medio che serve per mettersi un assorbente'' dissi con noncalanche ''E poi non possiamo dire al ciclo quando venire. Viene quando vuole'' sbottai.I sei minuti erano passati ed eravamo a dieci. Si, inizialmente non volevo fare la paranoica, ma dieci minuti è inammissibile per mettere un'assorbente.
''Prof, posso andare in bagno?'' chiesi alzando una mano.
''Ti seguo tra due minuti'' mi sussurrò Tayler.
Feci un cenno con il capo e mi alzai senza nemmeno sapere se la prof mi avesse dato il permesso.Uscii dalla classe e mi guardai freneticamente attorno.
Iniziai a correre verso il bagno.
''Dio dovevano metterlo così infondo?'' chiesi as alta voce mentre sentivo le gambe cedermi. E non per l'ansia, ma per la mia scarsa massa muscolosa.
Entrai in bagno sbattendo la porta e bloccai il respiro come per poter sentire ogni singolo movimento.
L'adrenalina mi scorreva velocemente nelle vene.
Non sentivo nessun rumore.
Dove poteva essere?Mentre stavo per girarmi e uscire sentii un respiro. Senza pensarci su due volte aprii le porte dei bagni una ad una.
Arrivai all'ultima e, dopo aver esitato un po', la aprii di scatto.
Due mani mi avvolsero il collo con una certa forza. Sentii il respiro diminuire ogni secondo che passava.
Provai ad alzare la gamba per tirargli un calcio, ma non avevo più forze. Alzai la mano, ma mi cadde vicino al fianco.
Sentii le palpebre farsi pesanti mentre le urla di Chloe diventavano sempre più ovattate e lontane.Quando non sentii più le sue grosse e pelose mani intorno al collo mi chiesi se fossi morta.
Aprii gli occhi debolmente. Dalla piccola fessura riuscivo a vedere Tayler addosso a Johnatan. Lo aveva intrappolato con il suo corpo al muro mentre gli teneva il colletto della maglia con la mano.
Ero seduta per terra, molto probabilmente ero ceduta dalla mancanza di fiato.
''Non mi fai paura con quel misero coltellino'' vidi ghignare Johnatan.
Tayler gli stava puntando un coltello?
''Io ti ammazzo con questo misero coltellino. Ti ho già detto fin troppe volte di non toccarla e ora hai superato il limite'' vidi il coltello entrare nella pelle del collo dello stronzo.
Chiusi gli occhi e risentii il metallo freddo e appuntito sul mio collo.
''Tayler'' dissi in un soffio.
''Emily, scusa, ti lasciata qui sola, la rabbia mi ha accecato'' si catapultó al mio fianco e vidi nei suoi occhi neri la preoccupazione.
"Tranquillo, solo non farlo'' sfiorai senza accorgermene il punto in cui Trevor mi aveva puntato più volte il coltello.
Fissò il mio gesto e ritirò il coltello.''Johnatan Reeve'' la voce del preside riecheggió nel piccolo bagno.
Guardò me con un po' di compassione e poi rivolse uno sguardo di fuoco a Johnatan.
''É espulso dalla nostra scuola. Immediatamente'' tuonó.
Sorrisi. Forse tutto quel casino sarebbe finito.
Dio, se mi sbagliavo.***
Chloe era tornata a casa, tanto oramai l'avevamo capito tutti: era me che volevano.
Chloe, Tayler, Erik, Carter, erano solo dei mezzi per arrivare a me.
E la cosa peggiore è che Crystal era all'ombra di tutto. Non sapeva nulla di quello che mi stava succedendo e mi sentivo davvero uno schifo.
Era me che volevano. Brandon, Trevor, Johnatan. Erano coloro che odiavano talmente tanto Tayler da voler me morta o chissà cosa. Magari fatta a pezzettini come uno spezzatino.
<<Pensi sempre al cibo, dio. Devi sempre parlare tu? Si.>>
Eravamo in macchina, nessuno dei due aveva provato a fiatare, e sentivo una certa tensione nell'aria. Mi aveva solo chiesto se mi sentissi bene e poi niente, il silenzio più tombale.''Hai intenzione di dire qualcosa?'' sbottai quando entrammo in casa.
''Cosa dovrei dire?''
''Non lo so, ma di' qualcosa. Dio, mi stava per ammazzare e tu stai zitto?'' quasi urlai.
''Lo so, ma non so che dire'' urlò tirandosi indietro i capelli ''È solo colpa mia'' disse poi in un sussurro.
''Che cosa stai farneticando? Mi ha sempre salvata tu da quelle situazioni'' lo guardai confusa.
''Esatto. Ti ho dovuto salvare da quelle situazioni. Ed è solo colpa mia se ti ci sei ritrovata'' urlò ma non perché fosse arrabbiato con me, direi più per la frustrazione.
''No, Tayler. In tutto questo c'entra Brandon e lui ce l'ha con me'' feci un passo verso di lui.
''No, Emily, no cazzo. È tutta colpa mia. È iniziato quel giorno, quello dell'incidente. Mi ha giurato vendetta. Ha detto che mi avrebbe tolto la cosa più importante della mia vita. E sei tu. Emily, lo sai che ti amo, vero?'' mi chiese prendendomi il viso tra le mani.
''Cosa stai cercando di dirmi?'' avevo una brutta sensazione.
''Che devi uscire dalla mia vita. Per sempre'' disse senza guardarmi.
Fu come se mi avesse dato una pugnalata al cuore. Sentii un dolore atroce invadermi il corpo.
''Cosa cazzo stai dicendo? Perché?'' urlai con le lacrime agli occhi, mentre mi liberavo delle sue mani.
''Perché ti amo, Emily, e questa è l'unica cosa giusta da fare. Non ti meriti tutto questo. Non ti meriti di essere minacciata più volte con un coltello da Trevor. Non ti meriti di essere rapita e di rischiare di morire. Non ti meriti le corse in macchina e due mani sul tuo collo che ti lasciano senza fiato. Non ti meriti gli incubi e le notti insonne. Queste sono cose mie. E tu non devi esserne immischiata. Perché non mi potrei mai perdonare di perderti per colpa mia. Perché sei l'unica cosa buona della mia vita e voglio che tu rimanga tale, senza essere immischiata in brutti giri. Perché tu sei una perla, una rosa cresciuta in mezzo al deserto e meriti di essere protetta'' sentii le sue labbra sulle mie.
Era un bacio di disperazione e di addio. E io non potei fare altro che cercare di trattenere le lacrime.
''Okay'' balbettai.
La verità è che non sapevo minimamente dove andare e, molto probabilmente, sarei finita in un hotel.
Mi stava praticamente lasciando e io non ne capivo nemmeno a pieno il motivo. Lo faceva per il mio bene ma non riuscivo a reprimere quel senso di odio che in quel momento mi stava assalendo.
Lo odiavo perché mi amava così tanto da rinunciare a me per la mia sicurezza. Lo odiavo per essere entrato in quei giri anni prima. Lo odiavo per essere un così grande casino. Lo odiavo perché in realtà non avrei mai potuto odiarlo. Lo odiavo perché quel casino io lo amavo troppo.
''Dimmi solo che non è finita. Dimmi solo che non abbiamo buttato tutto nel cesso. Dimmelo guardandomi negli occhi'' lo pregai con le lacrime che minacciavano di uscire.
''Non lo so'' non mi guardò negli occhi.
Due pugnalate belle e buone.
''Okay'' sussurrai a malapena andandomene verso la porta.
''Dove stai andando?'' mi prese il polso girandomi verso di sé.
''Non lo so. Mica dovevamo allontanarci? Bene, me ne vado'' quasi gli ringhiai in faccia.
''Non se ne parla nemmeno. Vado io da Erik, tu rimani qui'' disse serio.Lo vidi uscire a testa bassa e io rimasi sola in quella casa troppo grande per me. In quella casa in cui avevo condiviso tanto con Tayler.
Mi ripetevo solo che, appena le acque si sarebbero calmate, tutto sarebbe tornato alla normalità. Ma, a dir la verità, sapevo che non si sarebbe calmato nulla.Intorno a me era rimasto solo un silezio assordante.
Tayler praticamente lascia Emily per proteggerla. Preparatevi che ne vedremo di tutti i colori AHAHAH
Comunque spero che vi piaccia questo lato della storia un po' movimentato.
All the love, -M
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Un errore bellissimo 2
RomanceSequel di UN ERRORE BELLISSIMO. COMPLETA. Tayler e Emily non sono mai stati più felici di così. Finalmente nelle loro vite incasinate, tutto sembra andare a posto. Ma, come dice Leopardi, la felicità è solo un momento di intervallo tra un male e l'a...