Capitolo 28

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Tayler's pov

"E pensare che ieri sera mi aveva detto che si sarebbe svegliata puntuale, che avrebbe preparato la colazione e che ci avrebbe svegliato a suon di rose e fiori. Sue testuali parole, eh" borbottai roteando gli occhi.
Le avevamo provate tutte a svegliarla ma non c'era niente da fare. Dormiva beatamente. Si era messa le cuffie dalla prima volta in cui la chiamammo e da quel momento fu la rovina.
"Emily" le tolsi le cuffie dalle orecchie.
"Io vi odio, nemmeno il giorno dopo il mio compleanno non mi lasciate dormire?" sbottò coprendosi la testa col cuscino.
Mi abbassai e le sussurrai con voce roca "se ti alzi, appena se ne andranno, avrai una bella sorpresa"
I suoi occhi si spalancarono, lanciò il cuscino che andò in faccia al povero Cameron e mi guardò con un sorrisetto malizioso.
Mi aveva capito eccome.

"È l'ora dei regali" annunciò Crystal battendo le mani.
"Doveva essere ieri, ma okay" ridacchiò Emily.

Infiló la testa nel primo sacchettino e, quando la rialzó, era rossa come un peperoncino.
"Chi è sta stupida?" chiese ridendo mentre cercava di mascherare il rossore con i capelli.
"Perché?" chiesi.
"Perché?" quasi squittì "C'è un fottuto" deglutì facendo aumentare la mia curiosità.
Le strappai il sacchettino rosso dalle mani e guardai al suo interno.
Un sorrisetto malizioso comparve sul mio viso.
"Chi è sto angelo?" chiesi sentendo lo sguardo di fuoco di Emily sul mio corpo.
Sidney alzò la mano ridacchiando. Ci avrei potuto scommettere.
"Tu vuoi farmi morire? Un completo intimo di pizzo nero? Pizzo poi, è praticamente trasparente. E, in fondo, c'è un fottuto pacco di preservativi. Ti è dato di volta il cervello?" disse quasi urlando mentre il rossore riempiva le sue guancie.
"Tayler ne è felice" alzò le spalle.
"Oh si" risposi ricevendo un pugno sulla spalla da Emily.
Tutti scoppiarono a ridere. Solo lei poteva regalare un pacco di preservativi.

Tra regali imbarazzanti e altri davvero carini, era arrivato il mio turno.
Avevo fatto un regalo davvero semplice, nel senso che non era nulla di troppo costoso, ma sapevo che le sarebbe piaciuto un casino.

Erik e Carter andarono in bagno, dove lo avevamo nascosto. Avevo l'ansia a mille. Forse era un regalo per San Valentino o forse per Natale, ma lo avevo visto e avevo subito pensato a Emily. In più avevo nascosto una cosa.

Emily's pov
Vedevo Tayler torturarsi le mani, aveva davvero una certa ansia.
"Ehi" gli presi le mani "Sarà comunque perfetto" gli sorrisi.
Era vero, mi sarebbe piaciuta qualunque cosa mi avesse regalato. A dir la verità, mi sarebbe andato bene anche un nulla, già la serata del giorno prima era il regalo più bello di tutti.

Quando ritrovai un orso gigante davanti agli occhi, i alzai quasi con le lacrime agli occhi. Lo toccai con le punta delle dita: era morbidissimo. Tra le "zampe" teneva un mazzo di rose.
C'era un bigliettino. Lo presi con mani tremanti mentre tutti erano in totale silenzio.

Quel giorno eravamo stati insieme, per il tuo compleanno. Quel 15 novembre che mi ha cambiato la vita come mai avrei creduto. Quel giorno in cui ti ho baciato nel camerino e mi sono sentito come se quello fosse stato il primo bacio. Mi sono sentito come rinato. Perché tu, col tuo sorriso e con quegli occhi marroni, hai preso tutto di me. Ha preso la parte peggiore, amandola comunque e rendendola bellissima. Hai reso le piccole e insignificanti cose, dei capolavori.
Le quindici rose rosse sono quel giorno in cui quel turbine chiamato Emily Evans, è entrato nella mia vita cambiandola totalmente.
L'orso non ha un vero senso, l'ho visto e ho pensato a te che ti ci buttavi sopra o che lo abbracciavi e l'ho preso.
E poi, ti ricordi? Eri ubriaca e mi dissi che desideravi un orso gigante. Eccolo, te lo avevo promesso.
Ma c'è un ultima cosa. Cercala.
Quando l'avrai trovata, ti prego, baciami, che so già che starò morendo dall'ansia.

Sempre tuo, Tayler.

Ormai ero un fiume in piena.
Guardai Tayler che mi sorrise. Scossi la testa e gli presi la mano tirandolo verso il mio corpo.
"Ti amo" gli sussurrai e lo baciai.
Era una cosa dolcissima e io non avevo le parole per descrivere le emozioni che mi stavano attraversando.
Ci staccammo e tutti si misero ad applaudire facendomi arrossire.
"Sei sempre la stessa" disse accarezzandomi una guancia accaldata.
Lo abbracciai nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
Lo amavo. Non c'era perché o quando. Lo amavo più della mia stessa vita. Più di quanto io potessi dire o dimostrare.

***

"Grazie ancora, Tayler" sussurrai accarezzandogli il petto.
Eravamo nudi sul letto. Si, Tayler aveva insistito tanto per provare il nuovo completino. Aveva insistito fin troppo.

Alla fine era il bracciale della Pandora con già due charms. Era bellissimo.
L'orso era finito in camera. Appena tutti se ne erano andati gli dissi che lo avrei lasciato.

"Ti lascio" gli dissi seriamente.
"Perché? Lo sapevo io che avrei dovuto regalartelo a San Valentino" disse con occhi sbarrati.
"È proprio per lui che ti lascio. Ho trovato l'amore della mia vita" lo indicai facendolo scoppiare a ridere.

"La devi smettere di ringraziare" mi accarezzò i capelli.
"È solo che... dio, non me lo merito" una lacrima scese silenziosa.
"Basta piangere. Sei la persona migliore di sto mondo. E ora, io e te, andiamo in un posto. Su, vestiti" si alzò e mi lanciò la felpa.
Ridacchiai levandomela dal viso.
"Dove?"
"Per farti l'ultimo regalo che sarebbe anche per me"
"Cosa stai farneticando?" gli chiesi non capendo.
Sorrise e alzò le spalle.
Lo guardai. Sembrava un bambino a Natale ed era di una bellezza mozzafiato.

Venti minuti dopo, Tayler parcheggiò davanti a una specie di negozietto.
Capii subito il suo intento: voleva farsi un tatuaggio.

Entrammo.
Era un posto accogliente. Sulle pareti rosse erano incorniciate delle foto di tatuaggi.
I tatuaggi sono quelle cose che uno fa quando non ha parole per descrivere un qualcosa. Infatti non ne chiedo mai il significato. È qualcosa di profondo che forse non si vuole far sapere. Marchi per sempre nella tua pelle un momento, una frase, un qualcosa che ti ha cambiato la vita.
Mai chiedere il significato di un tatuaggio: ci si tatua proprio per non usare le parole.

"Drake, amico, come va?" chiese Tayler abbracciando un ragazzo pieno di tatuaggi e piercing.
"Tutto bene, tu?" chiese a sua volta mentre si scioglievano dall'abbraccio.
Rispose positivamente e poi Drake puntó gli occhi su di me. Sorrisi timidamente.
"È da un po' che non ti vedo, cosa vuoi fare?"
Tayler mise un braccio intorno la mia vita avvicinandomi al suo corpo.
"Lei è Emily, la mia ragazza" mi sorrise e io ricambiai "Vorrei farmi un tatuaggio per lei"
I miei occhi saettarono su di lui e Drake aveva la mia stessa espressione.
"Tayler, ascolta, io ti ringrazio, è un pensiero bellissimo, ma un tatuaggio è per sempre e..." lasciai la frase in sospeso perché non avevo le parole.
Solo che un tatuaggio è troppo.
"So cosa vuoi dire. Ma, se finirà tu rimarrai comunque la persona più importante della mia vita e sarà un onore avere un tatuaggio per te. Comunque, tra parentesi, sappi che non ti lascio andare" mi diede un bacio dolce sulle labbra.
"Emily" mi chiamò Drake.
"Si?" mi girai verso di lui che mi allungò la mano.
"È un piacere conoscerti. Tayler non ha mai portato nessuno qui, tranne Erik, e soprattutto non ha mai fatto un tatuaggio per una ragazza. Se lui è qui, vuol dire che sei davvero importante. Quindi davvero, è un piacere conoscerti"
Sorrisi e gli presi la mano.
"Piacere mio"
"Andiamo?" chiese Drake.
Guardai Tayler e lui mi sorrise. Un sorriso che trasmetteva tutta la fiducia e tranquillità possibile.

Tayler stava per farsi un tatuaggio per me, non potevo crederci.

Spero che vi piaccia.
All the love, -M

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