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Era l'ora di pranzo, finalmente mi sarei concessa venti minuti per parlare con la mia migliore amica

-Allora come va con "il bello ma dannato"?- chiese Samantha ridendo, la fulminai e addentai il mio panino

-Rompe troppo il cazzo, ma ritornando a te con la " barbie rifatta "?come va?- chiesi ridendo, Sam mi tirò un chicco d'uva e rise

-Non fa altro che parlare di cosmetici, vestiti, ragazzi e sesso...vuoi i dettagli?- chiese, scossi la testa e disgustata dall'ultima parola lasciai il mio panino e spostai il vassoio.

-Allora, piccoletta!- disse una voce dietro di me, mi girai e vidi il capitano della squadra di basket, Adam

-Che vuoi Adam?- chiesi fredda

-Uuu! Chiama mia madre che ho paura- disse ridendo per poi ghignare, feci segno a Sam di andarsene e lei scosse la testa ma io le ripeti la stessa cosa e alla fine se ne andò..

-Cosa. Vuoi. Adam?- chiesi alzandomi

-Vieni con me- disse prendendomi per il polso, presi lo zaino in fretta e gli diedi un calcio sulle palle. I suoi amici mi stavano inseguendo mentre io scappavo ridendo, quando andai a sbattere contro qualcuno.

-Ehi bambina che ti ridi?- chiese la voce, alzai la testa e subito ricominciai a ridere

-andiamo via- dissi prendendolo per un braccio. Andai dietro un'albero e mi riposai per la corsa

-Ora mi dici perché ridi?- chiese sorridendo

-Ho dato un calcio ad Adam sulle palle e lui ha gridato come una femminuccia, poi sono scappata perché i suoi amici mi stavano rincorrendo- dissi col fiatone, rise ed io mi unii a lui

-Hai una risata contagiosa lo sai?- dissi io

-Lo so lo so!- disse mettendo le mani sui fianchi e vantandosi, lo spinsi e la campanella suonò.

-Avrò la rivincita. Ma ora andiamo in classe- disse ridendo, annuii e corsi verso la classe.

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-Ricordatevi di leggere il capitolo 45 e di fare gli esercizi di pagina 365!- gridò il professore mentre tutti gli studenti uscivano.

-Andiamo?- chiese Sam mettendomi una mano sulla spalla, annuii e la seguii fuori dalla struttura.

-Che fai questo pomeriggio?- chiesi a Sam

-Veramente dovrei andare in Italia dai miei nonni, é morto mio nonno e mia nonna vuole che andiamo al funerale e parto fra un'ora. Quindi dovrei andare, torno fra due giorni- disse sorridendo leggermente

-Mi spiace per tuo nonno. Vai tranquilla- dissi sorridendole

-Tu si che sei una vera amica- disse abbracciandomi

-Ciao patata!- dissi salutandola

-Ciao biondaaa- gridò salendo in auto. Sorrisi e mi incamminai verso casa

Il Mio Compagno Di Banco||#wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora