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Emy era tornata a casa da poco mentre Kevin non si faceva vedere da più di quattro ore e mi preoccupa. Ma perché devo preoccuparmi! Si starà scopando quella troia.

-Ashley? Ei! A cosa stai pensando!?- chiese Emy

-Mh...cosa?- chiesi

-A cosa stai pensando? Ti vedo distratta- disse pensierosa

-No, niente tranquilla. Sono solo un po...stanca- dissi mentre i ricordi di questa mattina mi tornavano in mente.

-Ah! Oggi é il compleanno di una mia amica, fa la festa. Un pigiama party, devo prepararmi e poi andare. Tu riposati e non sforzarti- disse dandomi un bacio sulla guancia per poi andare di sopra a prepararsi.

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Emy dopo essersi preparata era uscita, io invece ero in cucina a preparare da mangiare. La macchina di Kevin era fuori nel vialetto quindi se n'era andato a piedi.

Il telefono squillò, lo presi e vidi il nome di Samantha

'Ei!'

'Ei quando ritorni? Mi manchi tanto' dissi

'Anche tu ma...'

'Ma cosa?' chiesi

'I miei vogliono vendere la casa a Los Angeles e venire ad abitare qui.' disse triste

'C...cosa? Stai scherzando?' chiesi

'No, Ashley. Non ti farei mai una cosa del genere. Ho provato a convincerli ma non hanno voluto saperne.' disse

'Da quanto lo sapevi?' chiesi

'Ashley..'

'Da quanto lo sapevi ho detto!' dissi fredda

'U..una settimana'

'Una cazzo di Samantha. Sam. Una. Cazzo. Di. Settimana.'

'io volevo....' non la lasciai finire che chiusi la chiamata

Erano le otto e un quarto e già Los Angeles era buia. Lasciai il cibo dentro in frigo e andai di sopra a vestirmi.

Indossai una felpa nera, dei leggins neri e le vans nere. Indossai un cappellino nero, mi truccai leggermente con del mascara e aggiustai i capelli.

Presi il telefono, chiusi a chiave la porta e uscii di casa.

Camminai  per più di mezz'ora per le vie di Los Angeles, stanca andai a sedermi su una panchina.

Mi sedetti e mi portai le ginocchia al petto e li le lacrime cominciarono a scendere ininterrottamente. Prima ci si mette Kevin ed ora Samantha.

Kevin pov's

Ero via da molto, non mi importava. Ormai ero ubriaco ma non tanto. Stavo camminando vicino ad un parco quando cominciò a piovere a dirotto.

Mi fermai e vidi una ragazza piangere, mi avvicinai e la osservai meglio.

-Ashley?- dissi sorpreso. Lei alzò il capo e incontrai i suoi occhi grigi ormai rossi e gonfi dalle lacrime.

-Cosa vuoi?- chiese fredda

-Perché piangi?- chiesi

-Perché tutti mi devono fare qualcosa. Prima tu poi Samantha. Ecco perché piango, qualcuno deve sempre farmi del male in un qualsiasi modo- disse, ed ora che c'entra Samantha

- che cosa ti ha fatto Samantha?- chiesi

-Va a vivere in Italia- ma non le ha fatto niente- e lei lo sapeva da una fottuta settimana! Pensavo fossimo migliori amiche, ma no. Lei ha voluto mentirmi. Ora puoi anche andare, se vuoi perché non vai a scoparti di nuovo quella troia?- chiese, mi fa male sentirle dire queste cose

-Ashely. Io non sono mai andato a letto con Madison- dissi.

Stronzo non dirglielo!

-Sisi ci credo- disse fredda

-Te lo giuro. Volevo andare a parlare con lei su quello che ti ha fatto. Abbiamo parlato, le ho detto di non toccarti. Così ho cominciato a gridargli su, lei ha chiamato suo fratello e lui mi ha picchiato. Questa é la verità- dissi

Brutto stronzo ora ti odierà di più! Bel lavoro!

Sta zitta tu!

-Perché mi hai mentito?- chiese sussurrando mentre piangeva

-Perché tu mi piaci- dissi

Stronzo! Rincoglionito! Bastardo! Cretino. Rimbecillito! Stupido coglione!

-E allora perché mi hai mentito se ti piaccio?- chiese con lo stesso tono di voce di prima.

- Volevo che tu mi odiassi. Volevo che mi dimeticassi. Volevo non essermi mai innamorato di te perché non riesco a toglierti dalla testa cazzo.- dissi

-Kevin...- e mi abbracciò, le accarezzai la schiena e ci alzammo.

Non ce ne eravamo neanche accorti che eravamo bagnati fradici. Le presi il viso fra le mani e la baciai. Un bacio mancato. Un bacio disperato. Un bacio lento. Dolce.

Il Mio Compagno Di Banco||#wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora