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Qualcosa di caldo sbatteva contro il mio collo, aprii gli occhi e vidi un braccio cinto alla mia vita. Mi girai e vidi lui. La persona che per sei mesi non mi ha parlato. Aveva i capelli spettinati, gli occhi chiusi, la bocca semi aperta ed era a petto nudo.

Cosa é successo ieri sera? Ah si ho bevuto come una decidente depressa.

-Buongiorno- disse Kevin con voce roca

-B...buongiorno- dissi, cazzo balbetti brutta stronza! Devi chiedergli spiegazioni per essere stato lontano questi sei mesi.

-Possiamo parlare?- chiese, mi ha letto nel pensiero

-Si- dissi sedendomi

-Però ora non facciamo la stessa fine dei giorni precedenti- disse, annuii e lo ascoltai

-Tu vuoi sapere perché in quei sei fottuti mesi sono stato distante da te. Una parola. Madison. Il giorno in cui ti ho portata in ospedale stavo aspettando che finissero di fare l'intervento. Quando mi arrivò un messaggio da Madison. In quella sala operatoria, non c'era un dottore. Ma una persona che si fingeva un dottore, se sarei rimasto un'altro minuto in quell'ospedale quel uomo durante l'operazione ti avrebbe fatto del male e non potevo far succedere questo. Sono stato sotto i comandi e le minacce di Madison per sei fottutissimi mesi. Pensi che stare lontano da te mi piaccia? No ti sbagli. Io ogni giorno mi alzavo pensando che in quel fottuto letto, sotto le coperte ci fossi tu ma c'era solo quella troia. Evitarti e cercare di non parlarti era difficile. Il giorno in cui ci siamo scontrati l'ho fatto apposta per sentire di nuovo il tuo profumo e la tua voce.- disse mentre io avevo le lacrime agli occhi.

-É t..tutto vero quello che hai detto?- chiesi

-Si, non ti mentirei mai per tutto l'oro del mondo. Mi sei mancata tanto- disse prendendomi per i fianchi. Mi misi a cavalcioni su di lui e sorrisi accarezzandogli la guancia.

Lui si avvicinò di più e prima di posare le labbra sulle mie disse la parola che volevo sentire dalla sua bocca

-Ti. Amo- disse per poi fiondarsi sulle mie labbra, sorrisi fra le nostre labbra e alla fine ci staccammo.

Stavo per parlare ma il telefono squillò, era quello di Kevin. Lo prese e subito mi guardò

-é Madison. Faremo finta di litigare. Tu urlerai che mi odi, che non ti ho mai amata e che sono una persona orribile. Okay?- chiese annuii e quando posò il telefono all'orecchio cominciai a gridare

-Sei un mostro! Ti odio! Tu! Tu non mi hai mai amata! Mi hai lasciata sola nel momento del bisogno per andare a scoparti quella li! Sparisci dalla mia vita! Ho sbagliato a venirti a cercare. Addio Kevin!- dissi sbattendo la porta della stanza facendo credere che fossi andata via dalla casa di Kevin

-Si é venuta a cercarmi. Alle sei? No stasera ci sono ospiti a casa mia. Viene a trovarci mio nonno, i miei zii e altri parenti...no Ashley non ci sarà. Non é della famiglia. Si okay. Ciao- disse riattaccando

-Ora dillo che sono una brava attrice- dissi facendo svolazzare i miei capelli con fare da diva

-Ah si! La mia attrice preferita- disse per poi baciarmi con foga.

Il Mio Compagno Di Banco||#wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora