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Dopo aver fatto una buona e lunga conversazione con Emy, era già ora di pranzo.

Scesi insieme a lei e ci avviammo in sala da pranzo. Appena entrai vidi che a tavola c'era solo Kevin e sua madre.

-Buonasera signora Della Torre- dissi salutandola

-Buonasera, tesoro. E ti prego chiamami Katy mi fai sentire troppo vecchia!- disse ridendo, mi unii alla sua risata e anche Kevin ed Emy si unirono.

Mi sedetti al posto vicino ad Emy che era di fronte a Kevin. Emy stava per aprire bocca quando fu interrotta da un pianto. Sarà sicuramente il fratellino di cui Kevin mi aveva parlato.

-Buonasera! O ciao Ashley! Da quanto che non ci vediamo- disse un signore alto, esile mentre indossava una tuta grigia.

-Buonasera signore Della Torre. Scusi ma io non mi ricordo di lei- dissi arrossendo

-Tranquilla tesoro. Ti presento Dylan- disse facendomi vedere il bambino. Era identico a mio fratello.

Occhi azzurri oceano, lineamenti perfetti, capelli castani con delle sfumature di biondo. Quando sorrideva sembrava proprio lui, una lacrima percorse il mio viso senza che me ne rendessi conto.

-Scusate, non ho tanta fama. Vado a studiare per domani, scusatemi tanto- dissi correndo di sopra.

Andai nella stanza degli ospiti, chiusi a chiave la porta e mi buttai sul letto piangendo. Mi manca molto mio fratello Jake,é la cosa a cui tenevo di più. Mi faceva sempre ridere nei momenti difficili, c'era sempre per me. Ma ora non più. Odio il fatto che lui sia morto, non ho potuto abbracciarlo un'ultima volta, sorridergli per l'ultima volta e vedere quei suoi bellissimi occhi color oceano che alla luce brillavano.

-Ashley, puoi aprire? Sono Kevin- disse bussando alla porta, asciugai le lacrime e tolsi via il trucco colatao. Scossi la testa e tornai in me. Aprii la porta e sorrisi.

-Dimmi- dissi

-perché sei scappata via?- chiese

-non sono scappata, non avevo fame tutto qui- dissi

-non raccontarmi balle e dimmi perché sei scappata via- chiese secco

-perché una volta non ti fai gli affari tuoi? Ora scusa ma devo studiare- dissi fredda chiudendo la porta.

Sospirai e presi i libri dallo zaino. Sfogliai le pagine e mi concentrai su quello che c'era scritto.

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Dopo una buona mezz'ora di studio, decisi di andare in camera di Emy e stare un po con lei.

Per stare comoda, indossai una felpa rossa di Teen Wolf ,con dietro scritto Stilinsky e il numero 24, dei pantaloni grigi e i calzini neri. Mi struccai e raccolsi i capelli in una crocchia disordinata.

Presi il telefono e andai da lei, bussai e mi aprii la porta

-Stavi dormendo?- chiesi

-No, tranquilla- disse ridendo, risi anche io ed entrai in camera

-Allora che ti serve!- chiese buttandosi sul letto a peso morto

-Volevo stare un po con te prima di andare a dormire- disse buttandomi sopra di lei

-Aiut! Aiuto! Muoio! Addio mondo crudele!- disse prima di fare la finta morta. Mi alzai e gli tirai un cuscino in faccia.

-Ah! Vuoi la guerra!? E guerra sia!- disse tirandomi una cuscinata in faccia

-Come osi!- dissi ridendo

-Oso eccome!- disse.

E così cominciò una vera e propria battaglia di cuscini

Il Mio Compagno Di Banco||#wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora