4.
Mani che non conoscevo mi stavano carezzando.
Potevo percepire amore, in quel tocco sconosciuto, ma una strana sensazione di viscidume mi mise in allarme.
Guardai meglio verso me stessa, cercando al tempo stesso di focalizzare un volto che non riuscivo a scorgere...e fu così che vidi il sangue.
Grondava dal mio viso, sul mio corpo, dalla donna che tentava di ghermirmi.
Gridai per allontanarla da me e, ridestandomi di colpo, mi ritrovai a emettere lo stesso grido del sogno, il viso coperto da un sottile strato di sudore.
Ansante, accesi la abat-jour accanto al letto e, qualche attimo dopo, la porta della mia stanza si aprì, lasciando trapelare la luce del corridoio.
Un trafelato Rey si avvicinò di corsa al letto, i capelli scarmigliati e l'aria assonnata quanto preoccupata.
Io lo guardai a occhi sgranati, confondendo realtà e finzione e, quando mi toccò le spalle nude, in corrispondenza dei miei glifi arabescati, sibilai.
Non seppi dire se per il dolore o per la sorpresa, ma successe.
Nuovi flash mi perforarono la mente e, d'istinto, lo allontanai da me, mandandolo lungo riverso a terra.
Mi strinsi tra le braccia, tremando come una foglia per lo stress e il panico e, nuovamente, Rey tornò all'attacco.
Stavolta, però, non mi toccò.
"Litha... ehi... che succede?" mormorò con tono pacato, sicuramente tentando di non farmi innervosire ulteriormente.
I suoi occhi scuri mi scrutarono ansiosi, ma colmi di una sicurezza che gli invidiai.
Ansai nuovamente, sentendo il mio cuore martellare contro il petto, quasi volesse squarciarlo.
Sbattendo più volte le palpebre, lo fissai spiacente, gracchiando: "Scusami. Non so cosa mi sia preso."
"Un brutto sogno, sicuramente. Hai urlato come se ti stessero squartando" ipotizzò lui, sorridendo a mezzo.
"Rey, tu non capisci. Questo non era affatto un sogno!" esalai, turbata dai flash che continuavano a mitragliarmi la mente anche da sveglia.
Lui aggrottò la fronte, a quella notizia, ma non disse nulla. Si limitò a guardare le mie braccia nude con aria turbata.
Per dormire, avevo indossato una canottiera e i leggeri pantaloni di una tuta da ginnastica, essendo sprovvista di un pigiama.
Avevo optato per quella soluzione di comodo perché, a essere onesti, non avevo proprio pensato al fattore 'letto', prima di partire alla chetichella dalla casa di Rohnyn.
Cogliendo la sua curiosità, ne seguii lo sguardo, procedendo verso le mie spalle, dove i suoi occhi si erano fissati.
Immaginai fosse incuriosito dai segni scuri che si trovavano sulla mia pelle chiara, domandandosi forse se fossero dei tatuaggi come la stella che avevo sul collo.
Vedendoli però pulsare, ansai spaventata e, sobbalzando sul letto, fissai sgomenta gli arabeschi brillare vividamente, neanche fossero stati lucciole nel cielo estivo.
"Dalla tua reazione, direi che neppure tu hai la più pallida idea di quel che ti sta succedendo" mormorò Rey, guardandomi con espressione turbata.
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Eternal dream - Irish Series Vol. 4
FantasyLithar mac Lir è una guerriera indomita senza paura, ma nasconde un segreto ai suoi stessi fratelli, segreto conosciuto soltanto dai genitori. Questa verità celata, però, le si rivolterà contro quando, un giorno, scoprirà di non conoscersi affatto...