Capitolo 19

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Qualcuno può spiegarmi a cosa servono tutte queste formule chimiche?
A cosa sono utili?
Io vivo tranquillamente anche senza conoscerle.
La nostra professoressa di italiano è assente ed è venuta una supplente ultra sessantenne a spiegarci chimica.
Ecco un'altra materia che odio.
"Cosa ha detto? Non ho sentito..." mi chiede Ami scuotendomi il braccio sulla quale è appoggiata la mia testa.
"Credi davvero che io stia ascoltando?"
le dico facendo cenno alle mie occhiaie e ai miei occhi annoiati.
Lei ride e continua a prendere appunti random sul quaderno.
Intanto io continuo a fissare l'orologio, nella speranza che le lancette girino più velocemente.
Tre minuti e inizia l'ultimo intervallo.
La prossime due ore sono buche data l'assenza della prof e la mancanza di ulteriori supplenti.
"Per questo è importante che voi sappiate anche..."
Drin!
Grazie a dio.
Mi precipito fuori dalla classe, seguita da Ami e da tutti i miei compagni.
Appena esco in giardino prendo una boccata d'aria.
Mi piace il giardino della nostra scuola, è un po' come uscire dalla cella in cui ti ritrovi rinchiuso per ben sei ore consecutive.
Cerco come al solito Axel con lo sguardo ma non lo vedo.
Passo l'intervallo con Amalia facendo avanti e indietro dal bagno, al giardino, al distributore di merendine.
Passano quei 15 minuti concessi nella nostra ora d'aria.
Entriamo di nuovo nell'edificio dirette verso la nostra classe, ma io decido di fermarmi prima in bagno facendo andare avanti Ami.
Mi ritrovo in corridoio da sola diretta verso il bagno femminile.
Mi fermo solo a bere un po' d'acqua per poi sistemarmi e tornare in classe.
Proprio mentre sto per raggiungere la porta d'ingresso della mia classe, qualcuno mi afferra i fianchi facendomi girare e appoggiare al muro con la schiena.
Appena incontro i suoi occhi le mie gambe cedono, il mio stomaco si attorciglia e il mio cuore inizia a battere all'impazzata.
"Oggi non mi hai ancora salutato" mi dice Axel con un luccichio negli occhi.
Per quanto vorrei baciarlo in questo momento, provocarlo è decisamente più divertente.
"Cosi faremo tardi in classe" dico io cercando di liberarmi dalla sua presa.
Lui mi stringe ancora più forte attaccandomi completamente al muro.
"Vuoi già scappare?" mi dice, gli occhi puntati sulle mie labbra.
"Ho una voglia assurda di te, cazzo..." mi sussurra piano.
Non resisto più e accorcio la distanza tra di noi, unendo le nostre bocche.
Perché deve sempre vincere lui?
Continua a baciarmi, le sue mani passano su tutto il mio corpo, le sento sulla schiena, sui fianchi, sul lato b.
Decido di essere io a prendere iniziativa e mi sposto verso il suo collo, inizio a baciarlo, a passarci la lingua.
Axel mi ferma mettendo una mano attorno al mio collo, fa una leggera pressione e mi guarda negli occhi con un sorrisetto malizioso in viso.
"Non rifarlo se non vuoi che ti scopi qui nel corridoio" mi sussurra poco prima di tornare a baciarmi.
Non riesco a fermarmi, a contenermi.
Se passa qualcuno adesso siamo nei guai, ma dubito che importi a qualcuno dei due.
Quando sono con Axel non capisco più nulla, so solo che lo voglio sempre di più.
"Emma, ma che cazz..."
Una voce appare alle nostre spalle, e purtroppo è una voce molto familiare.
Oh no.
Jacob è lì.
Dietro di noi.
E ci sta guardando.
Io e Axel ci ricomponiamo subito, staccandoci e sistemandoci i vesiti spiegazzati.
Lui ci guarda, un velo di tristezza nei suoi occhi.
"Axel vai per favore..." gli chiedo stringendogli una mano.
Lui annuisce. So che si sente in colpa ma lui non c'entra nulla, l'ho trascinato io in questa storia.
È solo colpa mia, non sono mai abbastanza coraggiosa per dire la verità, soprattutto quando questa è dolorosa per qualcuno.
J mi guarda.
Io non ho il coraggio nemmeno di guardarlo negli occhi.
Lui scuote la testa.
"Mi hai deluso"
Si volta dalla parte opposta, diretto verso la sua classe.
"Jacob! Jacob aspetta!"
Un senso di vuoto mi divora.
Mi gira la testa e a stento riesco a trattenere una lacrima.
Il rimorso mi pervade.
Perché non gliel'ho detto? Perché ho preferito mentirgli rischiando di perderlo?
Perché sono così stupida ed egoista da pensare più a me stessa che agli altri?
Il mio senso di colpa si mescola ad una sensazione di rabbia.
Perché devo sentirmi in colpa di essere innamorata solo perché Jacob non approva?
Chi è lui per decidere per me?

Le due ore buche mi sono sembrate un inferno.
Ho spiegato tutto ad Ami che ovviamente, come previsto, se n'è uscita con un "Te l'avevo detto".
Non mi sento male, di più.
Solo l'idea di perdere di nuovo J mi fa andare fuori di testa. È il mio migliore amico..
Ma allo stesso tempo sono incazzata.
Devo spiegargli tutto, ma lui non mi vorrà neanche vedere.
Ho chiesto ad Amalia di lasciarci da soli oggi, voglio davvero provare a chiarire con lui.
Sto aspettando il suo passaggio fuori dal cancello da ormai un paio di minuti. Non so bene cosa dirgli, spero solo mi ascolti.
Lo vedo uscire ma resto ferma immobile, incapace di muovermi.
Lui mi passa di fianco senza dirmi nulla, senza nemmeno guardarmi, con una freddezza che mi uccide.
"Non provarci nemmeno"
"Jacob aspetta, ti prego!" urlo, ma lui non si ferma.
Continua a camminare imperterrito.
Gli corro dietro, con un peso sul cuore e un nodo alla gola.
"J fammi spiegare" dico una volta che l'ho raggiunto.
Gli appoggio una mano sulla spalla per farlo girare verso di me.
Lui si gira.
Ha il viso distrutto e gli occhi di chi non si sarebbe mai aspettato nulla.
Fa male, tanto, troppo.
"Cosa vuoi?" mi dice.
La freddezza nella sua voce è orribile.
Non mi guarda nemmeno.
"Voglio spiegarti tutto e voglio che mi ascolti"
"Cosa c'è da spiegare? Mi hai tenuto nascosto per tutto questo tempo che stavi di nuovo con lui e ora pretendi pure che io ti ascolti?!"
Urla talmente forte che sembra che le persone attorno ci guardano, curiosità e fastidio nei loro occhi.
"Non ci siamo mai lasciati..." ammetto "era solo una litigata"
Jacob si passa una mano nei capelli ridendomi in faccia.
"Pure! Ma la sincerità non era il tuo pregio più grande?"
"Lo so che ho sbagliato okay? Ma l'ho fatto solo perché sapevo che ti saresti arrabbiato e non ti volevo perdere di nuovo"
"Se a me ci tenessi davvero mi avresti detto tutto subito Emma! Senza giri di parole, senza tenermi nascosto assolutamente nulla!"
"Beh se TU tenessi davvero a ME saresti contento di vedere che ho ritrovato la serenità, l'amicizia si basa sull'esserci sempre l'uno per l'altro, non sull'imporre le proprie scelte, sparire e e iniziare ad evitarsi!"
La mia voce è spezzata, le lacrime mi rigano il viso.
Sapevo che sarebbe finita così.
Pensavo di proteggerlo, di proteggerci, e ho peggiorato tutto.
Vorrei sparire, fingere che non sia mai successo nulla, ma purtroppo non è possibile.
"E tu hai mai solo almeno provato a pensare al perché io abbia fatto così da quando lui è entrato nella tua vita? Ci hai mai pensato?" dice avvicinandosi a me in modo aggressivo.
Un brivido mi attraversa la schiena.
Riesco a sentire il suo respiro sulla mia pelle tremante.
"Certo che ci ho pensato, ma non riesco a capire visto che tu non mi spieghi nul..."
Tutto si blocca, non riesco più a parlare.
Cosa sta succedendo?
Perché sento le labbra di Jacob sulle mie?

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