Capitolo 6

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Hermione corse a tutta velocità verso la Sala Comune. Non riusciva a capacitarsi del fatto di aver baciato Malfoy. Come aveva potuto?! Che cosa le era preso?? "Certo, solo perché non sono riuscita a inventarmi qualcosa da dire! Devo diventare assolutamente meno impulsiva!" si disse severa.
Quando arrivò davanti al ritratto della Signora Grassa pronunciò col fiatone la parola d'ordine e corse dentro. Sul divano, vide Ginny che chiacchierava con una sua amica del quinto anno. La chiamò cercando di sembrare calma e chiese:-Ginny, potresti venire con me solo un attimo? Ho bisogno di parlarti...-. La rossa posò i suoi occhi azzurri su di lei e, capendo a cosa si riferisse, salutò l'amica e seguì Hermione nella sua stanza da prefetto. -Che cosa ti ha detto Malfoy? Sei riuscita a conquistarlo?- chiese con un sorriso ammiccante. Hermione abbassò la testa e arrossí:- Ginny... Non so che cosa mi sia preso...-. L'amica la guardò preoccupata. Che cosa avrebbe mai fatto una ragazza così rispettosa delle regole come Hermione Granger a combinare qualcosa di tanto brutto da stare in quel modo? Vedendo che non continuava a parlare, le si avvicinò e le scosse piano una spalla:-Hermione? È tutto ok?-. La ragazza alzò la testa di scatto e disse, quasi urlando:-Ho baciato Malfoy!-. Ginny all'inizio fu sbalordita, poi si rilassò e chiese:-E che problema c'è? Anche l'altra volta lo hai baciato sulla guancia, è solo una strategia!-. Hermione scosse la testa e se la prese tra le mani:- Ginny, tu non capisci! Non è stato un bacio sulla guancia, ma sulla bocca, e sono stata io a darglielo!-. La rossa spalancò la bocca e chiese, piano:- E... Perché mai lo avresti fatto?-. Hermione continuò a tenere lo sguardo basso e rispose:-Bhè, lui aveva detto che non potevo avere una cotta per lui e se ne stava per andare, anche se non capisco perché, dato che per lui sarebbe dovuto essere un vantaggio. Però credevo che se non avessi fatto qualcosa avrei perso quell'occasione, così l'ho baciato. Poi sono scappata via...-. Ginny non rispose, ancora sconvolta. Non riusciva a crederci. Certo, Draco Malfoy era sicuramente il più figo di tutta la scuola, ma non si sarebbe mai aspettata che anche Hermione potesse in parte cedere al suo fascino. La ragazza così continuò:-Ginny... Io non voglio più continuare a fare... L' "infiltrata" per Harry, anche se in teoria non ho nemmeno iniziato. Ho fatto una cosa terribile! Ho baciato il nemico!-. L'amica la guardò con i suoi grandi occhi azzurri, sospirò e poi disse:- Dovresti parlare di questo ad Harry, ma stai attenta quando parli del bacio... Non si sa mai che reazione potrebbe avere Ron...- e sorrise lievemente. Hermione ricambiò ed andò ad aspettare i suoi due amici al campo di quidditch. Harry era il nuovo capitano della squadra dei Grifondoro, e Ron era il portiere. Purtroppo però era un po'troppo emotivo, diciamo, così tendeva a farsi prendere troppo dall'ansia e sbagliava anche i tiri più facili.
Quando raggiunse il campo, vide con piacere che i Grifondoro avevano finito di fare l'allenamento e che quindi erano negli spogliatoi. Poi vide che si stavano avvicinando al campo i membri della squadra di Serpeverde. Evidentemente anche loro si dovevano allenare. Mentre passavano, incrociò un paio di occhi del color del ghiaccio, e non poté far altro che arrossire, pensando a quello che aveva fatto appena un'ora prima.

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Draco era tornato in modo estremamente calmo alla Sala Comune dei Serpeverde. Quando la raggiunse andò a cercare Blaise nel suo dormitorio e lo chiamò nella propria camera per parlargli di quanto era accaduto. L'amico ascoltò ogni parola con molta attenzione e, quando Draco finì di parlare, si mise le mani sulle ginocchia e disse:- Se vuoi sapere di più su questa storia, amico mio, non dovrai fare assolutamente niente. Se Hermione ha una cotta per te verrà sicuramente a cercarti. Tu devi solo aspettare.-. Così, con quel consiglio bizzarro, Draco si era infilato la divisa verde-argento da quidditch ed era andato agli allenamenti.
Quando fu davanti al campo fu tentato di fare subito dietro front, ma doveva allenarsi se quell'anno avrebbero voluto vincere la Coppa delle Case. Infatti, lì davanti c'era niente meno che la Granger in persona. "Mi perseguita, non c'è altra spiegazione." si ritrovò a pensare. Poi, quando passarono proprio davanti a lei, si voltò a guardarla e incrociò i suoi occhi con quelli color ambra di lei. Chissà, magari Blaise aveva ragione. Magari la Granger sarebbe davvero venuta a cercarlo per poter chiarire tutto. Scosse la testa all'istante: non si doveva nemmeno azzardare a pensare una cosa del genere.

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Di nuovo in Sala Comune, Hermione raccontò ad Harry e Ron quello che era successo quel pomeriggio. Come Ginny aveva previsto, Ron fece fatica a trattenersi dall'andare a prendere a pugni Malfoy, e le sue orecchie erano diventate impressionabilmente rosse. Poi la ragazza disse anche ad Harry che non voleva svolgere quel compito, dato che avrebbe potuto portare guai e anche rovinare la sua reputazione. -Ma Hermione! Non puoi dirmi così! Tu sei l'unica che può farlo! Anche Ginny potrebbe, ma come sappiamo è fidanzata con Dean, e non potrebbe lasciarlo per Malfoy. Sarebbe strano!- le disse Harry, cercando di convincerla. Alla fine si arrese, e disse:- E va bene, continuerò a fare da spia, ma finché non si presenta lui per chiarire la situazione, io non andrò a parlargli!-. Quella era la condizione, e se a Harry non andava bene, si sarebbe potuto fare da infiltrato da solo. Fortunatamente, anche se un po' di malavoglia, accettò quell'unica condizione.
Ron non era stato molto presente durante la conversazione. Evidentemente la storia del bacio doveva averlo scocciato parecchio.

In sostanza, orgogliosi com'erano, non avrebbero risolto nulla. Draco si sarebbe aspettato che Hermione andasse da lui a chiarire,e lei si aspettava esattamente la stessa cosa da lui.

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