Capitolo 15

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Hermione non aveva idea di dove stesse andando, sapeva solo che voleva allontanarsi il più possibile da Malfoy. Dal suo posticino al muro non aveva sentito la conversazione tra lui e quella gallina, ma l'aveva visto baciarla di sua spontanea volontà, e lì non si era più potuta trattenere. Era corsa via, piangendo. Insomma, era possibile in poco più di una settimana piangere due volte per praticamente lo stesso motivo?! A quanto pare sì, dato che lei lo aveva fatto... Per un momento aveva creduto che Malfoy potesse veramente provare qualcosina, anche se piccola, per lei, ma dopo quello era sicura che non fosse così.
Quando si fermò si rese conto di essere al settimo piano, davanti all' arazzo che l'avrebbe portata alla Stanza delle Necessità. Si guardò intorno; nessuno in vista. Passò davanti all'arazzo tre volte e la porta comparve. Fu sorpresa di trovarsi davanti la stanza dove tutti gli studenti avevano nascosto degli oggetti. Poi realizzò che anche lei aveva bisogno di nascondere una cosa, anche se essa non si poteva vedere. Aveva bisogno di dimenticare, di tornare ad odiare Malfoy come un tempo, e di scordarsi tutta quella storia. Avrebbe detto ad Harry che non avrebbe continuato a fingere, dato che adesso nemmeno fingeva più, e che se avesse voluto scoprire qualcosa lo avrebbe scoperto da solo.
Con quei pensieri si sentì più sicura e fece per uscire, ma la porta comparve da sola ed Hermione fu costretta a nascondersi dietro una pila di oggetti...

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Draco iniziò a rincorrerla, ma lei era troppo veloce e dopo che ebbe svoltato un angolo non la vide più.
Rassegnato, decise di andare in Sala Grande. Magari lì avrebbe trovato Blaise e si sarebbe fatto dare una mano da lui. Aveva sempre una soluzione a tutto.
Purtroppo in Sala Grande c'erano solo alcuni Serpeverde del terzo anno, niente Blaise.
Ad un tratto sentì che qualcuno gli era appena andato a sbattere contro e si voltó. Vide Potter che si aggiustava gli occhiali e Weasley che lo guardava truce. Quando Potter finì di sistemarsi chiese, secco:- Malfoy, dov'è Hermione?-. Lui gli rivolse una smorfia, ma rispose:- Non lo so, Potter, la stavo cercando...-.
A quel punto l' espressione di Ron cambiò e divenne preoccupata. Invece nella testa di Harry si fecero spazio i peggiori pensieri: e se l'avessero presa i Mangiamorte? Se le avessero fatto del male?!
- Ron, andiamo, dobbiamo guardare nella Mappa...- e prese l'amico per un braccio. Ma Draco non aveva alcuna intenzione di lasciarli andare, così gli andò dietro, dicendo:- Io vengo con voi! Voglio sapere dov'è la Granger!-.
In quel momento i due erano preoccupati a tal punto che annuirono senza pensare.
Arrivarono davanti al quadro della Signora Grassa e Draco si bloccò. I due lo guardarono e dissero:- Tu aspetta qui, non puoi entrare-.
Fecero ritorno cinque minuti più tardi con in mano uno strano foglio dall'aria molto vecchia. Draco li guardò interrogativo, ma Harry non ci fece caso e pronunciò:- Giuro solennemente di non avere buone intenzioni- e su quel foglio iniziarono a tracciarsi delle linee, che poi formarono una scritta. Draco non riuscì a leggerla che Harry aveva già aperto il foglio che ora mostrava la mappa di Hogwarts e tutte le etichette con i nomi degli studenti.
-Quindi tu puoi spiare ovunque siano gli studenti...?- chiese Draco, stupito.
Harry annuì e iniziò a cercare il nome di Hermione sulla mappa, seguito poi da Ron.
Dopo qualche istante Harry urlò:- Eccola! È qui, al settimo piano! Andiamo!- e fece per iniziare la ricerca, quando Ron lo richiamò:- Harry, guarda! Il suo nome è sparito! Non c'è più!-. Il moro ricontrolló la mappa e spalancò la bocca. Alzò la testa e disse:- Dividiamoci. Io e Ron andiamo a destra, tu Malfoy vai a sinistra-. In quel momento parevano essersi ricordati di lui...
Draco annuì e si voltó. Aveva capito dove si trovava probabilmente Hermione, ma non lo avrebbe detto di certo a San Potter e Lenticchia.
Così si incamminò verso l'arazzo che portava alla Stanza delle Necessità.
Non sapeva di che tipo di stanza poteva aver avuto bisogno Hermione, così pensò alla prima che gli venne in mente, quella dove quell' anno aveva passato la maggior parte del suo tempo, a fare quello stupido lavoro per il Signore Oscuro.
Entrò e non vide nessuno. Non sapeva che Hermione era  nascosta poco distante da lui e lo stava osservando.
-Hermione! So che sei qui! I tuoi amici Potter e Weasley hanno visto il tuo nome sparire qui vicino, nella loro buffa mappa. È inutile che ti nascondi, conosco bene questo posto...- urlò lui.
Hermione si chiese come mai dovesse conoscere così bene quel posto. Quanto tempo poteva averci passato? Si spostò un po' più a destra per vederlo meglio, ma fece cadere una pila di libri e si maledisse da sola. Ovviamente Draco notò quell' avvenimento e si avvicinò a quel punto, con un leggero sorriso stampato in faccia. Gli sembrava di giocare a nascondino.
Hermione allora corse più lontano, attenta a non fare il minimo rumore e, quando fu sicura che Malfoy non l'avesse seguita, urlò:- Non voglio più avere niente a che fare con te, Malfoy! Vattene! Dì a Harry che voglio stare da sola e a Ron... Digli che di lui non mi importa niente, come di te!-. Era soddisfatta di quello che aveva appena fatto.
Si voltó per andare a nascondersi più lontano e per poco non urlò di paura quando vide Malfoy che la guardava con un ghigno stampato in faccia. Le si avvicinò e disse, piano:- Ti avevo detto che conosco bene questo posto...-.
La ragazza abbandonò l'aria spaventata di poco prima e sibiló, fredda:- Levati di mezzo. Ti ho già detto che non ti voglio più vedere!-.
Il ghigno che aveva prima svanì e disse:- Senti, mi dispiace per quello che è successo con Pansy... Vedi, il fatto è che...-. Venne interrotto da lei che urlò:- Non me ne importa niente! Andate al diavolo, tu e la tua amichetta! E adesso lasciami andare, prima che ti lanci una Maledizione Cruciatus!- e, con uno spintone, se ne andò, lasciandolo solo per la seconda volta in un giorno solo...

All a mistake   •Dramione•   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora