0.Prologo

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0. Prologue

Sono Oh Sehun, ho un disturbo ossessivo-compulsivo, anche chiamato DOC o SOC, insomma chiamatelo come cazzo volete, con qualsiasi nome voi lo chiamate è comunque un disturbo mentale.
Ho diciannove anni, e sono malato, in sintesi questa è la mia situazione attuale, ma non sono qui per raccontarvi di quanto io sia arrabbiato con la mia vita per avermi messo una bestiolina nella testa che mi spinge a comportarmi in modo strano agli occhi degli altri (ci sono malattie mentali peggiori o comunque casi più gravi del mio di questo ne sono consapevole e ne sono grato a Dio), sono qui per parlarvi d'amore.

Amore.

Nemmeno io so bene cosa sia questa cosa che tutti vogliono, sinceramente io non ci ho nemmeno mai sperato.. Insomma chi vorrebbe stare con un malato di mente? Forse un altro malato, non lo so.
Ho sentito parlare di Amore per la prima volta da un mio amico, Byun Baekhyun.
Stesso mio problema, e proprio come nei film, indovinate dove ho conosciuto quello che da più di quattro anni è il mio migliore amico? Esatto, in uno di quei bellissimi gruppi d'ascolto in cui mi sforzano a parlare di cose di cui non voglio parlare. Odioso.
Byun Baekhyun è un ragazzo basso, capelli biondi, eyeliner perfetto e vestito in modo sempre impeccabile, ma non è decisamente il genere di persona che vorrei al mio fianco.
Non fraintendetemi eh, dal mio punto di vista è già un casino essere suo migliore amico, ma lasciatemi spiegare : Baekhyun ha l'ossessione di raggruppare oggetti e ordinare tutte le sue cose affinchè formino numeri dispari, io invece faccio la stessa cosa, solo che voglio i numeri pari, baekhyun ama i pois, io le righe, Baekhyun entra nelle stanze solo con il piede sinistro, io solo con il piede destro, Baekhyun divide le pietanze nel piatto secondo il tipo di alimento, io secondo il colore.. E potrei continuare con la lista delle nostre contrastanti ossessioni ma sarebbe un procedimento troppo lungo.

Tutto iniziò all'inizio del primo anno quando Baek ed io venimmo catapultati in una scuola privata dai nostri genitori, tendavamo a isolarci dal resto degli alunni, era più semplice evitare di essere additati e presi di mira dai bulli, per la gente come noi non è mai facile riuscire a integrarsi fra i "normali", e soprattutto per il mio compagno di avventure era un grosso problema, lui non riusciva a controllare il suo disturbo e ogni volta che qualcosa comprometteva l'equilibrio del suo universo, scoppiava come una bomba, e ciò lo metteva a disagio in mezzo agli altri. Ancora mi viene da ridere pensando a quando Baekkie scoppiò a piangere perchè il punteggio finale del suo compito di biologia risultava un numero pari, ancora adesso mi rinfaccia di averlo deriso invece di consolarlo mentre era nel panico totale.
Le cose andarono meglio gli anni successivi, quando durante le lezioni di musica Baekhyun trovò la sua anima gemella : Park Chanyeol.
Il processo fu molto lungo, Chanyeol ronzava attorno a Baekhyun come un'ape attorno al fiore, ma il mio amico riusciva solo a sentirsi a disagio, fino a quando non si arrese e andò al suo primo appuntamento con il Gigante.

Per il piccolo Byun fu un vero e proprio trauma.

Quando Yoda (io lo chiamavo così per quelle orecchie esageratamente grandi) lo portò a casa sua, Baek si trovò di fronte al caos totale, andò talmente tanto in ansia da vomitare sulle scarpe del suo accompagnatore.
Insomma un primo appuntamento da incubo, ma in qualche modo le cose fra loro riuscirono a funzionare: avevano trovato una sorta di equilibrio.

Park Chanyeol metteva in disordine, e Byun Baekhyun rimetteva tutto in ordine.

Ogni volta che il mio amico parlava del suo fidanzato, io rimanevo stupito, a lui sembrava perfetto, sembrava avesse trovato tutto ciò di cui aveva bisogno... Io facevo davvero fatica a capire, non vedevo nemmeno un briciolo di perfezione in quel gigante sgraziato: le sue orecchie erano troppo grandi, ogni volta che sorrideva un occhio si chiudeva più dell'altro rompendo anche la minima simmetria del suo viso, ogni volta che si muoveva faceva cadere qualcosa o era lui stesso a cadere e la sua casa era totalmente disordinata, per non parlare dei suoi quaderni e libri pieni di disegnini stupidi e scarabocchi.
Tutto ciò che riguardava Chanyeol mi disturbava profondamente, lui era il caos, e io odiavo il caos... E no, non ero geloso del fatto che una giraffa caotica mi avesse rubato l'unica persona che mi capiva sul serio, e non ero nemmeno invidioso del loro amore.. credo.

Ok, non ne sono sicuro, ma andiamo, a chi non roderebbe profondamente?

Le cose andarono meglio quando Baekhyun mi introdusse alla compagnia di babbuini decerebrati di Yoda, dopo le prime uscite da cui tornavo più sconvolto di prima, riuscii ad ambientarmi e a crearmi dei nuovi amici.
Piano piano riuscii ad apprezzare Chanyeol e conobbi quello che poi sarebbe stato il mio braccio "destro" (il braccio sinistro era proprietà di Baekkie per sua decisione) : Kim Jongin, in arte Kai.
Jongin era perfetto, fisicamente, ed era un ballerino fenomenale.
La maggior parte dei pomeriggi la passavo ad osservare le sue prove di danza, rimanendone sempre affascinato.
Non ero mai stato un appassionato di arte, io preferivo le scienze e la matematica, ma apprezzavo l'arte di Jongin, la trovavo sublime, adatta agli occhi di poche persone, un po' come le doti canore di Baekhyun.
Quei mesi furono i migliori della mia vita, non mi ero mai sentito più in pace con me stesso, e stavo con persone a cui non importava quante volte mi lavassi le mani, quante volte chiudessi la porta di casa prima di uscire definitivamente o con che piede entravo nelle stanze.

A loro non fregava un cazzo del mio disturbo mentale, mi accettavano per com'ero, e non per come tentavo di apparire nascondendo i miei problemi.

Piano piano la compagnia iniziò ad allargarsi, Jongin dopo mesi e mesi di segretezza ci introdusse il suo ragazzo : Do Kyungsoo (Pinguino psicopatico)
Il nuovo arrivato era un appassionato di filosofia, ed era una persona abbastanza strana, ma alle volte riusciva ad essere simpatico, soprattutto quando minacciava Chanyeol col suo set di coltelli.
Mi trovavo bene, ma non era molto simpatico ritrovarsi in mezzo a due coppie intente a sbaciucchiarsi.

Più il tempo passava, più ero convinto di essere destinato a non innamorarmi mai, o almeno così credevo.

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