6. Let's talk about sex.

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Da quando Luhan aveva "scoperto" della mia condizione mentale, aveva sviluppato una sorta di atteggiamento protettivo nei miei confronti, e nei confronti di chiunque mi si avvicinasse, compresi i miei amici.

" Non mi piacciono i tuoi amici. "

Esordì così mentre se ne stava appollaiato sulla sedia, con una gamba penzolante, mentre faceva girare il cucchiaino nel suo tè, in modo lento, osservando quella leggera patina bianca sulla superficie, che si spostava a seconda dei suoi movimenti.
Mi girai verso di lui, mentre mescolavo il composto dei pancakes nella ciotola azzurra che tenevo appoggiata al fianco.
Lentamente feci scorrere lo sguardo sulla figura di fronte a me: i suoi capelli color miele scompigliati, gli occhi contornati dalle lunghe ciglia che osservavano il liquido scuro nella tazza, le labbra rossastre schiuse di poco, le gambe nude marchiate da piccole macchie rossastre e il petto, ugualmente marchiato, appena coperto dalla mia camicia.

" Per quale assurdo motivo? "

Chiesi stranito alzando un sopracciglio, girandomi di nuovo per poter versare un cucchiaio di impasto nella padella rovente, gli unici rumori che rompevano il silenzio di quella stanza erano il tintinnio del cucchiaino di Luhan, e l'impasto dei pancakes che scoppiettava appena durante la cottura.
Dopo una lunga pausa di riflessione Luhan si decise a parlare, usando quel solito tono che avrebbe potuto precedere solo una serie di capricci da bambino dell'asilo.

" Sono troppo appiccicosi, soprattutto quel Jongin, ti tocca troppo per i miei gusti. "

Dopo quell'affermazione, ero pronto a rispondergli, rassicurandolo sul fatto che nessuno avrebbe potuto sostituire il suo posto, ma la supposizione che di lì a poco uscì dalle labbra del maggiore mi fece raggelare il sangue delle vene.

" Sembra quasi che fra voi ci sia, o ci sia stata, più di una semplice amicizia.."

Un'altra pausa.

".. Ma probabilmente probabilmente è solo una mia impressione, giusto Sehun?"

Lo sguardo di Luhan si era posato sulla mia schiena, lo sentivo bruciare sulla mia pelle, come se avesse scagliato contro di me mille frecce infuocate, ma decisi comunque di mantenere la calma, mettendo i pancakes che avevo cucinato fino a quel momento tutti uno sopra l'altro, cospargendoli di fragole, panna e salsa al cioccolato, una volta pronto il piatto mi girai e lo portai al tavolo, piegandomi sulle gambe, per poter guardare il viso chino di Luhan, prendendolo fra le mani, riservandogli dolci carezze.

" Anche se ci fosse stato qualcosa fra me e lui, ora esisti solo tu per me. "

Dissi seriamente, osservando il suo sguardo demoralizzato, come se avesse paura di paura di perdermi da un momento all'altro.

" Giuramelo. "

Esalò solamente, la voce dal tono dispiaciuto, ma macchiata da una nota velenosa.

" Te lo giuro, Luhan. "

Dissi appoggiando la fronte alla sua, fronteggiandolo senza paura, non potevo permettermi di mostrarmi insicuro, vacillante, altrimenti Luhan non si sarebbe mai fidato di me.

" Io ti amo, ti amo più della mia stessa vita. "

Luhan mi sorrise dolcemente, per poi baciare le mie labbra, prima di lasciarmi sedere vicino a lui.

" Sapevo di potermi fidare di te."

Disse dolcemente per poi iniziare a bere il suo tè, mentre io bevevo il mio, poco dopo iniziammo entrambi a mangiare la pila di pancakes (rigorosamente di numero pari),  imboccandoci l'uno l'altro, e una volta finiti, Luhan si alzò per andare verso il lavello, per riporci il piatto e le due tazze.

" Finirai per appropriarti di tutte le mie camice, ne sono sicuro. "

Dissi sorridendo mentre guardavo le gambe snelle di Luhan muoversi appena mentre si cimentava nel lavare i piatti sporchi, accumulatisi dall'ora di pranzo.

" Non posso farne a meno, amo avere il tuo profumo addosso. "

Mi rispose voltandosi appena verso di me, per dedicarmi uno dei suoi soliti sorrisi.
Non appena si voltò ne approfittai per avvicinarmi, stringendolo da dietro, facendolo sussultare per la sorpresa.
Dolcemente iniziai a baciare il suo collo, accarezzandogli le cosce nude, sollevando appena la camicia bianca che lo copriva, mentre le sue mani so stringevano ancora di più alla ceramica di uno dei piatti, facendo sbiancare le nocche.

" Le tue gambe mi fanno impazzire. "

Esalai contro il suo orecchio, mordendone poi il lobo, in modo sensuale, sentendo da parte sua un sospiro pesante, mentre posava il piatto che aveva in mano, per potersi girare, posando le sue mani bagnate sulle mie spalle.

" Sai cosa fa impazzire me? "

Disse a qualche millimetro dalle mie labbra, spostando le sue mani fra i miei capelli, intrecciando le dita alle mie ciocche.

"... La tua testa, fra le mie gambe. "

Disse ghignando per poi unire le nostre labbra, mentre lo caricavo sul ripiano della cucina, lasciando che le sue gambe si allacciassero ai mie fianchi, mentre le accarezzavo possessivamente, rendendo il bacio sempre più bagnato e voglioso.
Lentamente sbottonai i pochi bottoni chiusi della camicia indossata dal maggiore, scendendo con le labbra lungo la sua mascella, lungo il collo, per poi scendere sempre di più, soffermandomi a stuzzicare i capezzoli di Luhan, strappandogli dei piccoli mugolii di piacere, lo sentivo fremere sotto i miei tocchi, mentre le sue mani mi spronavano ad andare sempre più giù, a soddisfare la sua erezione crescente.
Portai la mia mano a massaggiare il membro quasi eretto del biondo da sopra il tessuto nero dei boxer, mentre baciavo l'interno della sua coscia sinistra, mordendolo in qualche punto.
Una volta assicuratomi che il membro di Luhan fosse completamente eretto, sfilai il suo intimo fiondandomi subito sulla sua intimità, iniziando a leccarla e succhiarla, godendomi i gemiti di colui che  stava tremando sotto le mie attenzioni.

" Oh.. Seh.. Sehun.. "

Gemette Luhan mentre stringeva le ciocche dei miei capelli, spingendo la mia testa contro la sua erezione.
Mentre Luhan era distratto dal piacere, iniziai a prepararlo infilando l'indice nella sua apertura muovendolo subito, e nel sentire l'assenza di una qualsiasi resistenza, decisi di infilare un secondo dito, e poco dopo anche il terzo, mentre il più grande era letteralmente in estasi a causa dei miei tocchi.
Una decina di minuti dopo, Luhan era completamente perso, i gemiti fuoriuscivano dalle sue labbra sempre più sconnessi, il suo corpo era scosso da spasmi, e le sue mani tremavano sulla mia nuca, gli ci volle poco prima di riversarsi nella mia bocca urlando il mio nome.
Dopo aver ingoiato il tutto, mi affrettai a prendere in braccio il maggiore, posandolo sul tavolo poco più distante, senza staccare le labbra dalle sue.

" Non hai idea di quanto tu sia bello. "

Ghignai staccandomi dalle sue labbra.

" Aprimi in due. "

Rispose stremato, prima di ricominciare a baciarmi in modo disordinato, facendo vagare le sue mani sulla mia schiena, graffiandola appena.
Ovviamente non persi tempo e mi posizionai contro la sua apertura, entrando in lui senza perdere tempo.
Iniziai a muovermi dentro la sua apertura stringendolo a me, tamponando i suoi gemiti con le sue labbra, sempre più rosse a causa dei numerosi morsi che lasciavo su di esse.
Dopo poco lo costrinsi a distendersi completamente sul tavolo in vetro, facendogli appoggiare una gamba sulla mia spalla, permettendomi di penetrarlo fino in fondo, con spinte veloci e forti, alternate ad altre più lente e profonde, nella stanza si udivano solo i gemiti di Luhan, e il rumore della nostra pelle che si scontrava sempre più velocemente, fino a quando non venimmo entrambi, fermandoci poco dopo, per riprendere fiato.
Luhan si rilassò contro la superficie del tavolo, con un piccolo sorrisetto beato, mentre io me ne stavo ancora dentro di lui, guardandolo.

" Le tue gambe mi fanno impazzire, decisamente. "

Dissi ancora col fiatone, baciando la sua caviglia, ancora posata sulla mia spalla, dopodiché, mi sfilai da lui, tirandogli una pacca sul sedere.

" Andiamo a farci una doccia, su."








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A A A CERCASI ACQUA SANTA

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