Even Numbers (COMPLETA)

18. Talk

Erano ormai passati tre mesi dalla scomparsa di Luhan, o meglio, da quando Luhan era stato recluso dentro il club della famiglia Wu come carne destinata al macello.
Mentre Luhan era costretto ad una vita fra gli abusi sessuali di Kris, gli abusi dei clienti e la droga che con cui lo imbottivano per farlo lavorare, Sehun era ridotto a pezzi.
Da mesi non frequentava più i corsi universitari, da mesi non prendeva le medicine, da mesi non frequentava più il gruppo di ascolto assieme a Baekhyun e nemmeno andava alle sedute col suo medico, toccò davvero il fondo quando non riuscì nemmeno più ad alzarsi dal letto per andare alle porte del Loving Lust.
Baekhyun era sempre più preoccupato, ma qualsiasi tentativo di dialogo con Sehun era inutile, non si premurava nemmeno di dargli retta, era come se ormai per lui fossero tutti invisibili, si era chiuso in una bolla ermetica e non permetteva a nessuno di stargli vicino, tantomeno a Jongin che da sempre era l'unica persona che Sehun desiderava al suo fianco durante i suoi periodi bui.
Ma quello, no.. quello non era un semplice periodo buio.
Kris aveva tolto a Sehun l'unica persona che era in grado di farlo stare bene, l'unica persona che era in grado di far tacere tutte le voci che invadevano la mente del giovane.
Kris gli aveva tolto l'unica persona che amava.
Kris l'aveva privato dell'amore.

Kris era riuscito ad ucciderlo.

Più i mesi passavano, più Sehun si abbandonava a sè stesso : gli occhi crepati, le occhiaie scure, i capelli scompigliati, la poca barba che aveva, i vestiti stropicciati e indossati chissà da quanti giorni.
L'autunno era ormai alle porte e quella mattina di Settembre, Sehun continuava a rigirarsi fra le dita la sua fedina col nome di Luhan inciso, l'aveva nascosta in fondo al cassetto del comodino, nel giorno in cui si era rassegnato all'andare alle porte del club nella speranza di riuscire a rivedere il suo amato, ma quella mattina... quella mattina qualcosa era scattato in lui.
Si alzò dal letto sfatto e volò verso il bagno, dove dopo settimane si fece una doccia, rimettendo in ordine barba e capelli, sembrava tornato il Sehun di sempre, almeno esteriormente.
Dopo svariate ore, si decise ad uscire dalla sua stanza.
Afferrò la maniglia, e lì si bloccò nell'udire voci familiari trapassare ovattate dal legno, tra quelle voci riconobbe quella di Jongin, e quelle di tutti gli altri suoi amici che confabulavano preoccupati della situazione.
Immediatamente Sehun schizzò fuori dalla sua camera, dirigendosi verso il salotto, più precisamente verso Jongin, che attaccò al muro furiosamente premendo con l'avambraccio sul suo collo, mozzandogli il respiro.

"Tu ora mi porti da Luhan, e risolvi questa situazione del cazzo."

Sibilò adirato premendo sempre di più, sotto gli sguardi scioccati dei presenti, mentre Jongin lo implorava con lo sguardo di mollare la presa sul suo collo.

"O giuro che ti ammazzo con le mie mani."

"SEHUN SMETTILA! CHANYEOL FA QUALCOSA!"

immediatamente Baekhyun si risvegliò dal suo stato di shock, iniziando ad urlare a Chanyeol di separare Sehun da Jongin, e il più alto dopo essersi risvegliato da quello stato di trauma lo prese per le spalle bloccandolo a fatica lontano dal malcapitato che immediatamente scivolò lungo il muro annaspando, mentre il fidanzato andava a soccorrerlo.
La situazione però non accennava a migliorare, Sehun continuava a scalciare e a piangere, visibilmente incazzato, sbraitando contro Jongin.

"TU DEVI RIPORTARLO DA ME, HAI CAPITO!?! È COLPA TUA, È TUTTA COLPA TUA. DOVEVI AVVERTIRMI, DOVEVI AIUTARE LUHAN!"

Jongin continuava a fissare il suo migliore amico con una faccia sconvolta, si sentiva terribilmente complice del tritacarne della famiglia Wu.
Sehun aveva ragione, lui avrebbe dovuto aiutare Luhan, avrebbe dovuto avvertirlo.
Kyungsoo dal canto suo aveva iniziato a piangere, e vederlo in quello stato fece calmare Sehun, che ben presto venne mollato da Chanyeol.