Capitolo 15
Il Natale, per Camila, era la festa più bella di sempre.
Poteva considerarsi una paradossale dal momento che era ebrea e quindi non avrebbe dovuto nemmeno festeggiarlo, ma nella sua mente era sinonimo di riunione e di rispetto.
Nonostante il Natale non facesse parte della sua religione, ne pregustava ogni anno l'arrivo.
E non solo perché avrebbe potuto rispolverare il suo repertorio di canzoni strettamente collegate alla festività.
Aveva sempre adorato lo sfavillio delle luci che adornavano le strade di Lima, le decorazioni, i colori...
A Natale l'aria di Lima si impregnava di un profumo che sapeva di felicità, di accettazione, di famiglia, e aveva sempre creduto che non ci fosse nulla di meglio.
Questo fino a quell'anno.
Questo fino a quando non aveva visto e vissuto il Natale a New York.
Era stata una decisione difficile, soprattutto per il modo in cui i suoi papà si erano lamentati, ma lei era stata irremovibile: Sinu le aveva aveva invitate a passare il Natale a casa loro e a Lauren si erano illuminati gli occhi al pensiero di festeggiare con sua figlia.
Aveva visto la felicità nascere e crescere sul volto della sua amata e aveva deciso che per nulla al mondo l'avrebbe stroncata rifiutando quell'invito, anche e soprattutto perché era consapevole del fatto che dietro quel sorriso luminoso e quelle speranze c'erano comunque mille preoccupazioni.
E, all'istante, aveva deciso che sarebbe stata lì per lei, che le avrebbe stretto la mano e Lauren l'avrebbe stretta a lei, che si sarebbero fatte forza l'un l'altra e avrebbero affrontato i loro timori.
Gli stessi timori che poi, quando la porta di casa Cabello si era aperta, rivelando un visino paffuto e un sorriso un po' sdentato, erano volati via in un soffio.
Quella cena di Natale sarebbe stata probabilmente il miglior ricordo che Camila avrebbe tenuto nel suo cuore per gli anni a venire, sommato al sorriso gioioso di Lauren, alle battute di Noah e alla risata di Beth.
Si era dovuta ricredere persino su Sinu.
Non credeva che sarebbero riuscite a scambiare più di poche parole, per lo più di circostanza, ma, al contrario, stavano avendo un dialogo civile, produttivo e soprattutto incredibilmente piacevole.
Era possibile che più tardi avrebbero addirittura fatto un duetto!
«Sono davvero felice che abbiate deciso di accettare il mio invito.» Le confessò con sincerità.
«Ero sicura che Lauren e Brad non si sarebbero lasciati sfuggire l'occasione di passare del tempo con Beth, ma temevo che tu avresti preferito tornare a Lima.»
«Non mi sarei mai persa questo spettacolo per niente al mondo.»
Lo spettacolo in questione era Lauren che giocava con sua figlia, tenendola seduta fra le sue gambe e facendola ridere, di quella risata cristallina che caratterizzava anche la sua ragazza.
Era qualcosa che le faceva scaldare il cuore e la somiglianza fra le due era a dir poco disarmante, Camila poteva giurare di aver visto Beth sollevare il sopracciglio in perfetto stile Jauregui quando Sinu l'aveva ammonita di smettere di mangiare lo zabaione.
«A volte ho l'impressione di star crescendo un inquietante mix di voi tre.»
Confessò Sinu, guadagnandosi un'occhiata confusa da parte di Camila.
«Ma siete cresciuti, siete diventati maturi, indipendenti. Sarete degli ottimi esempi per lei.»
«Grazie?» Disse piano Camila.
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Do you remember the time?
FanfictionStoria non mia, originariamente Faberry riadattata a Camren. Credit: ManuKaikan & Backyard Bottomslash "L'aria della notte era frizzante e fresca in contrasto con la sua pelle calda, tanto che si ritrovò a rabbrividire quando un leggero venticello...