Capitolo 16

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Capitolo 16

Avevano provato ad opporsi, ci avevano provato davvero.

Ma Clara era stata categorica e i suoi genitori sembravano esser diventati tradizionalisti tutto d'un tratto: non esisteva né in cielo, né in terra la possibilità che le spose si vedessero il giorno prima delle nozze.

E così era stato.

Ma prendere sonno senza il corpo di Lauren premuto contro il suo era un'impresa davvero impossibile.

Infine sospirò sconfitta e scostò le coperte, prima di mettere i piedi sul pavimento e indossare le ciabatte.

Dovevo uscire da quella casa, si sentiva soffocare, aveva bisogno di prendere una boccata d'aria ed ovviamente di nascosto, perché i suoi genitori non l'avrebbero mai lasciata uscire di casa.

Afferrò la vestaglietta e se la avvolse intorno al corpo prima di fare i salti mortali per aprire la porta di camera sua senza fare alcun rumore.

Si lasciò andare ad un sospiro di sollievo quando ad accoglierla nel corridoio fu un fitto buio: i suoi erano andati definitivamente a dormire.

Scese le scale in punta di piedi, stringendo occhi e denti ad ogni scricchiolio del legno, e quando finalmente riuscì ad aprire la porta di casa non ci pensò due volte a correre via, lungo il vialetto.

Sapeva già dove andare, era sicura che nemmeno Lauren dormisse e aveva una voglia matta di abbracciarla.

Cominciò a camminare più velocemente, ringraziando che Lima non fosse così grande da dover attraversare mezza cittadina.

E quando finalmente giunse a casa Jauregui si rese conto di aver lasciato il cellulare a casa e di non poter certo suonare il campanello...

Clara l'avrebbe rispedita a casa senza ascoltare ragioni.

Si guardò intorno e, controvoglia, raccolte una manciata di sassolini.

L'avrebbero arrestata alla vigilia del giorno più importante della sua vita e avrebbe mandato all'aria non solo il matrimonio, ma anche la sua carriera a Broadway, ne era sicura.

Si guardò intorno con fare sospetto, ma la strada era completamente deserta, quindi cominciò a lanciare i sassolini che andarono ad impattare contro il vetro con un rumore sordo.

«Andiamo Lauren.»

Pregò sottovoce.

«Svegliati prima che i vicini chiamino la polizia.»

Qualche minuto e - sì, doveva ammetterlo - qualche imprecazione più tardi, finalmente avvertì la finestra aprirsi.

«Ma che- Camila!»

Esclamò Lauren con gli occhi ancora socchiusi per il sonno e la sorpresa nel tono di voce.

«Cosa diavolo stai facendo?»

«Una fuga d'amore?»

Tentò con un dolce sorriso.

«Non riesco a chiudere occhio senza di te e allora sono venuta a salutarti.»

Lauren si passò una mano sul viso, cercando di scacciare il sonno che si era impossessato di lei.

«Vengo ad aprirti, dammi un minuto.»

«Assolutamente no!»

La interruppe Camila, guadagnandosi uno sguardo confuso da parte della sua futura moglie.

«Non voglio che tua madre ci scopra. Sarebbe in grado di annullare le nozze.»

Lauren aggrottò le sopracciglia confusa.

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