Capitolo 17

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Capitolo 17

Brad osservò la porta della sala operatorio con sguardo preoccupato, chiedendosi quanto ancora dovesse attendere delle risposte.

Nel momento in cui l'infermiera l'aveva chiuso fuori, era partito il giro delle telefonate.

Erano passati solo dieci minuti ed era sicuro che qualcuno sarebbe arrivato a momenti, questo però non gli impediva di essere agitato mentre fissava quella porta chiusa.

Aveva giurato a se stesso di non dare di matto...

Più che altro era stata Sarah a farselo promettere, le serviva il sostegno di suo marito e Brad non poteva assolutamente permettersi passi falsi.

Fare quella promessa, tempo addietro, non era stato difficile, mantenerla, ora, sembrava impossibile.

Sarebbe svenuto, lo sapeva.

Ormai attendeva quel momento con la consapevolezza che non avrebbe combattuto.

Sarebbe svenuto...

E una volta rinsavito Sarah l'avrebbe ucciso.

Fortunatamente l'arrivo di Dinah e Normani fu provvidenziale, loro l'avrebbero sicuramente salvato da quel disastro.

«È nato? Come sta? Possiamo vederla?»

Normani lo tempestò di domande e Brad la fissò come se non la vedesse nemmeno.

In quel momento quel mare di parole non aveva alcun significato per lui.

****

«Siamo qui!» 

La porta della stanza si era aperta di scatto, rivelando una Normani e una Dinah dall'aria davvero, davvero trafelata.

«Non ce lo siamo perse, vero? Dimmi che non ce lo siamo perse!»

E a giudicare dal pancione che Camila ancora sfoggiava, no, non si erano perse decisamente nulla...

Se non qualche urlo e diverse imprecazioni che, per giunta, non erano per nulla nel suo stile.

«Meglio per te, Cabello! Perché se avessi partorita prima che fossi arrivata all'ospedale non ti avrei mai perdonata!»

«Chiudi quel dannatissimo becco, Normani o giuro sulla mia collezione di classici di Broadway che non sarai più in grado di usarlo!»

La minacciò Camila prima di lasciarsi andare ad un nuovo urlo a causa delle contrazioni.

«Dove diavolo è il medico?»

Chiese Lauren con ansia nella voce, guardandosi intorno trafelata.

L'infermiera era uscita di corsa, pronta a chiamare il medico, ma erano passati ormai diversi minuti e non vi era ombra né di uno, né dell'altro.

«Lauren...?»

La voce di Camila richiamò la sua attenzione.

«Sono qui, amore. Sono qui.»

La tranquillizzò Lauren, prendendole la mano e accarezzandola gentilmente.

Farsi prendere dal panico non era la soluzione migliore, soprattutto dal momento che Camila sembrava già aver perso quel minimo di calma che era riuscita a mantenere quando le si erano rotte le acque.

Le diede un leggero bacio sul dorso della mano quando sentì le sue dita stringersi ulteriormente a lei.

«Andrà Tutto bene.»

****

Brad continuò a passeggiare avanti e indietro, la paura non lo lasciava neanche per un momento.

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