7. Il mio quaderno.

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Predo il quaderno e lo metto nello zaino, glielo invierò via gufo.
Mi smaterializzo a casa e poso il quadernetto sul tavolo della cucina mentre preparo la cena.
La curiosità di sapere le altre canzoni scritte dentro quel quaderno è troppa. Si vede che lo usa spesso. E so che non dovrei guardare cosa c'è dentro non sono affari miei..
Cedo però alla tentazione quindi apro il quedernetto.
Ci sono dei disegnetti, è anche bravino a disegnare.
Un ritratto attira la mia attenzione. C'è una ragazza, con i capelli ondulati, indossa la divisa di Hogwarts. Solo ora noto i colori della cravatta e lo stemma della divisa. Giallo e nero. Tassorosso.
Sotto il disegno noto la sua firma e la data del giorno in cui è stato fatto. Ovvero il 12 marzo 1999. Era l'anno in cui non ci siamo parlati..

Sotto vedo anche una frase:

amami come sai fare, toccami come sai fare, cosa stai aspettando?
-Ab.

La ragazza ero io, e quella era la canzone che gli avevo dedicato, la stessa che ho cantato al ballo. Sapevo che era pentito di ciò che aveva fatto..me lo aveva detto.
Continuando a sfogliare il quaderno leggo il titolo di una canzone mi colpisce, Lego House.
Leggo la canzone e devo dire che è davvero bella.
Chiudo il quaderno, meglio che non vada avanti e poi ognuno ha la sua privacy.
Decido di scrivere a Draco.

Prendo il mio gufo, Jam e lego la busta alla sua zampa, apro la finestra e la lascia volare via.

La risposta di Malfoy non tarda ad arrivare.

Domani alle 15.

D.M.

Che ragazzo da molte parole.

Draco's pov

Mi arriva un gufo.
Leggo la lettera e già dalla prima parola capisco che è da parte si Abbie. La ricordo bene la sua scrittura.
Dò due croccantini al gufo, scrivo la lettera e rimando il gufo da lei.

Il giorno dopo..

Mi smaterializzo all'indirizzo, allegato nella busta di Abbie.
Suono il campanello, Abbie mi apre con i capelli ancora bagnati e struccata.
Bella anche cosi..

«Scusami ma non ho avuto il tempo di asciugarmi i capelli, 5 minuti ed arrivo. Intanto fa come se fossi a casa tua.» Dice gentile come se non fosse successo nulla.

Mi dirigo in salotto e mi siedo sul divano.
La casa è arredata molto bene, in pieno stile tassorosso.
Sul tavolino vicino al divano, noto un album di foto aperto.
A destra c'eravamo io ed Abbie prima della guerra ovviamente. Eravamo nella stanza delle necessità come ad ogni nostro incontro, lei leggeva un libro e io le davo fastidio in tutti modi pur di far puntare quei suoi occhi neri su di me e non sul suo stupido libro che ai suoi occhi risultava affascinante e forse, una delle cose più preziose che aveva.
Un sorriso spontaneo mi spunta sul viso.

«Bei tempi non è cosi?»
Mi giro e vedo Abbie ormai con i capeli asciutti.
Guardandola mi rendo conto che non è più la piccola Abbie che mi sentivo in dovere di proteggere, era cresciuta.

«Be'? Mi hai chiamato solo per restituirmi il quaderno?»
«Sempre il solito» dice a bassa voce, anche se la sento lo stesso.
«Comunque ti ho chiamanto anche per provare alcune canzoni che mi piacerebbe cantare con te, visto che hai una voce niente male» detto questo si gira verso il tavolo per prendere il quaderno.

È molto importante per me, ce l'ho dalla fine della guerra.
Ci disegno e ci scrivo canzoni, che sono uno sfogo per me.
Attraverso canzoni e disegni espongo parti di me che nessuno ha mai visto e che nessuno probabilmente vedrà mai.
Mi alzo dal divano e la seguo, vedo che il diario è aperto.

«Sapevo che dovevo passare ieri sera. I tuoi genitori non ti hanno insegnato cos'è la privacy?» Dico alzando un po il tono della voce, e prendendo il quaderno bruscamente dalle sue mani.
Vedo la ragazza davanti a me un po spaventata dalla mia reazione, e una lacrima le riga il viso..prima di smaterializzarmi.

La musica riunisce ➳ Draco Malfoy [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora