Sono ancora un po' confusa su quello che è successo con quel ragazzo mercoledì scorso. Oggi è martedì e non vedo l'ora di andare agli allenamenti. Sono stanchissima e più il tempo passa più mi ricordo che tra qualche giorno ci sono le gare. Certo l'ansia di Helena non aiuta. Io e lei siamo due ragazze molto ansiose ma ultimamente lo sta diventando più di me, il che è difficile. Ogni lezione fa il conto alla rovescia dei giorni di allenamento che ci mancano per arrivare alle gare. Comunque le voglio tantissimo bene. Mi ha sempre aiutata in qualsiasi momento: quando volevo fare una cazzata, quando piangevo o quando sbagliavo qualcosa, entrava nella discussione a prendersi le colpe al posto mio. Credo che non sarei nulla senza di lei.
Comunque tornando al ragazzo... è molto carino ma la sua arroganza non mi piace. Devo capire due cose di lui: che ci faceva in piscina e perché sa il mio nome.
Magari se mi scappa "casualmente" di chiedergli il suo di nome...
"Ma come faccio a pensare a queste cose? Non potrei mai frequentare una persona del genere! Non voglio avere niente a che fare nè con lui nè con i suoi amici."
E detto questo alla mia coscienza direi che posso muovermi a preparare la borsa così magari arrivo in tempo agli allenamenti.
Faccio una telefonata a mia madre chiedendole se fa in tempo a portarmi lei a nuoto perché oggi con la pioggia proprio non mi va di andare con l'autobus. Lei fortunatamente mi comunica che sta arrivando e mi devo preparare.
La pioggia mi fa sentire strana. Non so se la odio o l'adoro. Il cielo nero, il ticchettio delle gocce d'acqua sull'asfalto grigio, i lampi di luce che dall'alto scendono fino giù per poi risalire su e scomparire lasciando negli occhi solo il bagliore della luce che ha illuminato il buio della notte per un secondo.
Da piccola, mi ricordo che mi mettevo con un plaid sdraiata davanti a una grande vetrata nel mio salone e facevo a gara tra le goccioline d'acqua che scendevano giù per il vetro. Lo trovavo un gioco molto rilassante. Il più delle volte mi addormentavo lì davanti e sognavo. Sognavo di volare, di andare via, di correre lontano.
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È arrivata mamma e come al solito sono in ritardo. Non ho finito i compiti e quella carina della prof di latino interrogherà sicuramente me. Entro negli spogliatoi con Gaia e Chiara e troviamo Noemi e Sara che stanno salendo a bordovasca ci prepariamo e le raggiungiamo. Giada appena saliamo ci comunica che ci deve dare una notizia importante e che la dobbiamo aspettare davanti alla cassa per la musica.
《Sarà successo qualcosa》esclama Anna.
《No secondo me è qualcosa che riguarda le gare》dice Gaia.
E come al solito Gaia ha sempre ragione.
Arrivano Daniela e Giada e si siedono.
《Ragazze》comincia Giada《le gare si stanno avvicinando e vorremmo rivedere l'allenamento. Di seguito dovremmo aggiungere un'ora a tutti i giorni di allenamento tranne al mercoledì.》
Noooo! Poi sono stanchissima e la mattina non riuscirò ad alzarmi. Vabbè dai. Lo faccio solo perché adoro questo sport. Anche se già so che sarà molto dura.
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Profumo di noi
RomanceEmily è una ragazza dolce che pratica nuoto sincronizzato. Nella piscina accanto, la squadra della pallanuoto. Tutti ragazzi poco attenti ai sentimenti e molto carini. Emily riuscirà a non cadere tra le loro braccia e a continuare con le sue amicizi...