Capitolo 21

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La inseguo. Sta piangendo. Scende giù negli spogliatoi ma è più veloce di me e si chiude in bagno.
《Gaia. Ti prego aprimi.》non mi risponde, sento solo i suoi singhiozzi《Gaia per favore ti voglio parlare. Perché sei scappata?》
《Perché...》e dopo questo non capisco più nulla perché inizia a blaterare qualcosa mentre piange.
《Non capisco un bel niente se piangi. Respira e aprimi.》
《No.》
《Se non vuoi aprirmi almeno calmati.》sento che sta allungando i respiri e piano piano smette di singhiozzare.
《Ti va di spiegarmi cosa è successo?》apre la porta, si guarda intorno e mi tira dentro il bagno.
《È che io lo sto trattando troppo da straccio e lui invece mi ama!》
《Io te lo avevo detto però.》
《Lo so ma non ci credevo. Io sono innamorata di Lucas e lui invece non mi vuole. Ma adesso ho capito perché mi dicevi quelle cose.》
《O mio Dio. Tu non ami Lucas. Te l'ho detto che non sai cosa significa amare. Matteo ti ama. Tu non ami Lucas. Se lo amassi non arriveresti al punto di farlo ingelosire per farti accettare.》
《Sì va bene hai ragione tu.》
《Non devi accondiscendere tutto quello che dico come se fossi ubriaca fradicia.》
《No. Lo dico solo perché così la smetti di rompere.》
《DI ROMPERE?》esco sbattendo la porta. Con me ha chiuso.
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《Emi che pizza hai preso oggi?》
《Ho preso un pezzo di pizza rossa per evitare che poi con la mozzarella mi venisse mal di pancia e per Davide ho preso la sua preferita: la diavola.》
《Io l'ho incontrato negli spogliatoi. Che ci faceva lì?》lei lo sa perfettamente cosa ci faceva Davide lì ma vuole mettermi alla prova.
《Stava prendendo il tappanaso che mi ero dimenticata.》
《Va bene.》
Sì. Ho superato l'interrogatorio.
Mi arriva un messaggio.
Maia: Stasera ho casa libera. Si dorme da me. Non accetto un no come risposta.

E chi glielo dà un no come risposta. Io stasera ci vado.
《Maaa. Stasera vado a dormire da Maia.》urlo a mia madre che nel frattempo era salita al primo piano.
《Dipende. C'è un maschio?》
《Oddio Mà non siamo ancora all'elementari. E comunque no. Ci siamo solo noi della squadra.》
《Va bene ma non bere e non fumare.》
《Sì ovvio.》

Io: Ragazze gli alcolici li porto
io.

Invio il messaggio al gruppo e vedo che tutte hanno risposto che verranno. Ovviamente poi arriva Gaia che scrive:'Stasera si sbocciaaaa.'
Sono arrabbiata con lei però non credo che dovrei esserlo. Io sto cercando di aiutarla ma lei mi tratta male. Solo che le persone quando sono convinte di una cosa non vogliono nessun intralcio nella strada che hanno scelto di percorrere.
Ho bisogno di parlare con Helena.

Io: Hele stasera ti vengo a prendere?

Helena: Magari ti prego.

Io: Passo alle 19:50 visto che dobbiamo essere lì alle otto.

Helena: Sì prefetto. Grazie vita.

Lei non mi ha mai chiamato "vita". Vuol dire che è tutto risolto. La conosco troppo bene e non farebbe finta così perfettamente.
Continuo a stare un po' con il telefono fino a quando apro instagram.

Chiara.

Simone.

Una mia amica.

Uno che mi ha rovinato l'esistenza.

Una persona a cui tengo tantissimo.

Uno stupido senza carattere.

INSIEME. Che si baciano.

No. Non ce la posso fare. Ci mancava solo questa. Lei ha la testa un po' più sulle spalle di Gaia quindi la probabilità che capisca e mi ascolta è maggiore. Ma comunque se si è fidanzati con una persona, qualsiasi cosa detta contro di lei è un insulto enorme. E io lo so, anche per me è così. Se mi dicono qualcosa di brutto su Davide a me dà fastidio. Ma Simone. Simone proprio no. Sono sicura che sta facendo il doppio gioco che ha fatto con me. La devo avvisare. La chiamo.
《Chiara》
《Sì Emi dimmi.》
《Sei con Simone?》
《E tu che ne sai?》
《Lascialo stare e corri a casa mia.》
《Emi tutto bene?》
《Prendi la macchina e vieni qui.》
《Arrivo.》
Lo so che si arrabbierà quando arriverà perché apparentemente vedrà che non era un emergenza che aveva bisogno del suo aiuto immediato. Ma è lei che ha bisogno di quest'informazione e anche il più presto possibile in modo da non commettere errori, come ho fatto io.
Eccola. È già arrivata. Stava vicino.
《Emily che succede?》
《Chiara ti devo raccontare una storia. Entra.》
Le raccontai tutto. Senza segreti ma con un po' di lacrime. Quello che sapevano solo Gaia ed Helena adesso lo sa anche Chiara.
《Ho capito Emily grazie di avermelo detto.》
《Ma stai dicendo sul serio o sei ironica?》
《No dico sul serio. Solo che non lo voglio lasciare. Può essere che è cambiato. Diciamo che sarò preparata se mi dovesse mollare per quel motivo.》
È stato più facile del previsto.
《Grazie mille di avermi ascoltata e di non esserti arrabbiata per l'emergenza non molto valida.》
《Grazie a te ci vediamo stasera.》
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Ho preso tutte le cose da bere: cinque bottiglie di vodka alla fragola, due alla pesca, tre alla menta e due al limone. Sto aspettando che Helena esca di casa perché sono qui davanti al suo cancello da 10 minuti. Eccola che arriva.
《Ciao amore.》esclama salendo in macchina e dandomi un bacio sulla guancia. Perché mi chiama "vita" e "amore"? Non lo ha mai fatto.
《Ehm... ciao.》rispondo un po' titubante non sapendo esattamente cosa dovessi dire.
《Cosa hai comprato? Stasera ho bisogno di bere.》oggi è troppo euforica. C'è qualcosa di strano.
《Ho comprato la vodka.》
《E da mangiare chi lo porta?》
《Credo lo portino Noemi e Anna.》
《Ho una fame.》lei non ha mai fame. Sono io quella che di solito mangia tanto.
《Hele sei strana.》
《No.》
《Sì.》
《No.》
《Sì.》
《No.》
《Sì. Tu non mi chiami mai vita e amore e non hai mai fame.》
《Non lo so. Mi andava di chiamarti così.》
《E per quale assurdo motivo hai fame?》
《Stamattina non ho fatto colazione perché dovevo uscire con Marco e non ho pranzato perché non avevo fame.》
《Adesso torna tutto.》scoppio in una ristata. Non faceva ridere. Ma sto ridendo. Perché sto ridendo? Si lo so perché: mi manca ridere con lei. Con la mia migliore amica. E mi sono appena accorta che anche lei ha le lacrime agli occhi ed è piegata in due dal ridere.
《Va bene dai possiamo andare.》accendo la macchina e partiamo. Fortunatamente abitiamo tutte molto vicino e bastano 5 minuti di macchina per arrivare a casa delle altre.
《Ciao Maia come stai?》la salutiamo.
《Ho portato 12 bottiglie di vodka. Credo bastino. Non so quanta voglia di alcool abbia Gaia.》
《Mmm... la vedo abbastanza desiderosa di ubriacarsi.》entriamo.
Siamo le ultime ad essere arrivate e ci sono tutte le altre sedute attorno al tavolo a mangiare la pizza.
《Ciao Hele. Avevamo troppa fame e abbiamo cominciato a mangiare.》disse Gaia con la bocca piena e senza guardarmi nemmeno. Helena mi lancia uno sguardo interrogativo e io le faccio segno che le racconterò tutto più tardi. Iniziamo a mangiare e la tensione fra me e Gaia si fa già sentire.
Finita la cena ci mettiamo sui materassini con le bottiglie di vodka e patatine.
《Obbligo o verità?》propone Anna.
《Inizio io.》esclamò Gaia 《Scelgo Emily.》
Tutto ma non mi piace la verità. Fa troppo male. E ho paura di queello che potrebbe uscire dalle sue domande.
《Obbligo.》
《Devi bere una bottiglia intera alla fragola. Tutta di in sorso.》
Mi ero promessa che non avrei bevuto più di uno shot stasera. Ma non posso rifiutarmi adesso. Mi dimostrerei debole. Prendo la bottiglia con le mani sudate e tremanti. Me la porto alla bocca. Sento già l'odore dell'alcool che mi brucia le narici. Faccio un bel respiro, chiudo gli occhi e comincio a bere. Tutta la gola mi brucia come se mi fossi data fuoco. Dopo poco è andata. Finita. Una bottiglia è passata. Mi gira la testa e non capisco molto di quello che mi dicono. Proseguono le altre mie bottiglie tra i vari obblighi. Alla quinta bottiglia un'altra persona, credo sia sempre la stessa, fa il mio nome e io continuo a scegliere obbligo. Questa volta alla menta. Butto tutto giù senza pensarci. Sento una voce urlare.
《Ok adesso basta. Hai superato il limite. Ti sei divertita abbastanza.》non sta parlando con me. Ma con chi mi ha fatto l'obbligo. Sento due braccia che mi aiutano ad alzarmi. Arriviamo in bagno. Entro nella vasca e mi fanno una bella doccia di acqua gelata dandomela anche da bere.  Mi sento già subito meglio ma mi continua a far male la testa. Ritorno sul letto dopo essermi asciugata. Parlo un po' e poi cado in un sonno profondo.

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