《TU LO SAPEVI?》urlo piangendo a mia madre appena entrata a casa
《Emi calmati che è successo?》
《CALMATI? HO APPENA SCOPERTO CHE DAVIDE È MIO FRATELLO E TU DICI DI CALMARMI?》sembra sconcertata. Non lo sapeva.
《Mamma scusa io...》dico con un fil di voce.
《Vai in camera tua.》dice a testa bassa con le lacrime agli occhi.
《Mamma io...》
《VAI IN CAMERA TUA!》urla.
《ASPETTA!》grido.
《Oh che cos'è tutto questo casino.》dice mio padre salendo dalla sala hobbie.
《Dimmelo tu. Per quanto tempo avevi intenzione di tenermi nascosto di avere un fratello?》
Mia madre lo guarda delusa e arrabbiata insieme. Non l'ho mai vista così. Dopo un profondo sospiro papà comincia a raccontare.
《Era marzo dell'anno prima che nascessi tu. Tua madre era andata a Torino per lavoro e io ero rimasto a casa da solo. Un giorno la vicina mi chiese se sapessi come aggiustare il cancello rotto così andai ad aiutarla. Dopo il faticoso lavoro mi offrì un caffè ed io lo accettai. Nei periodi in cui tua madre non c'era ci continuammo a frequentare ma non successe nulla. Fu una sera che dopo una festa di lavoro andammo a casa sua e "nacque" Davide.》mi sento un pugno nello stomaco dopo queste ultime due parole. Vorrei urlare per la frustrazione ma non ho nemmeno la voce. Mi limito a sdraiarmi sul divano con la testa premuta sul cuscino e le lacrime che formano due cerchi bagnati sulla stoffa bianca. Non voglio sentire più niente di quello che sta per raccontare ma qualcosa nella mia testa dice di non alzarmi, di soffrire ancora per capire quello che è successo.
《Tua madre tornò qualche giorno dopo annunciandomi una fantastica notizia. Era incinta. Mi sono sentito uno schifo. Ma pensavo non fosse successo nulla con Simona, che non fosse rimasta incinta. Quindi cercai di lasciarmi questo ricordo alle spalle. Poi è nata anche Syria e capii che dovevo andare avanti.》
Adesso urlo. Ci riesco. Butto la rabbia fuori ma non ce la faccio completamente. Continuo a urlare mentre le lacrime scendono, la testa pulsa, il petto mi fa male. Mia madre si avvicina. La vorrei abbracciare perché so che sta soffrendo come me. Ma non ce la faccio. Lei ha trattato Davide come un figlio e poi scopre che in fondo era così ma per papà. Mi alzo di scatto prendo il telefono con gli auricolari ed esco di casa correndo. Dovrei andare da Helena ma voglio stare da sola. Metto la canzone più triste che ho e comincio a correre. Le lacrime continuano a scendere ma lo so che tra poco si fermeranno e daranno spazio alla rabbia. Tutti i baci che ho dato erano a mio fratello. Ho dormito con mio fratello. Mi sono fidanzata con mio fratello. E ho perfino tradito mio fratello. Come ha fatto mio padre quando mi ha visto con lui a non dirmi nulla? Corro più veloce. La rabbia mi sale dalla punta dei piedi passa per il bacino, la pancia, il cuore, il collo e in un secondo m'invade la testa. Non voglio più correre. Non mi serve. In questo momento nulla può aiutarmi. Mi siedo per terra con la testa fra le ginocchia e penso.
"No. Non lo fare. Continua a correre" mi dico. Ma sento già le lacrime risalire. Chiudo gli occhi. Mi concentro sul respiro. Aria dentro, aria fuori. I battiti del cuore rallentano. Mi alzo dal marciapiede e mi sdraio sul prato accanto ad esso. Non provo nessuna emozione in questo momento ho solo tante domande. Non so neanche dove sono. Ma non ho paura. Ho il telefono. Mamma mi ha mandato 12 messaggi. Non li voglio leggere. Anche papà me ne ha mandati un po' ma se non apro quelli di mamma figuriamoci se lo faccio con quelli di papà. Quindi tutto quello che è stato tra me lui non esiste più? O meglio io lo amavo come un fratello? Mi sto facendo domande stupide. Non lo amavo come un fratello anche se lui mi proteggeva come tale. Sento che mi sto addormentando. Chiudo gli occhi.
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《Em. Che stai facendo qui?》è Davide. Adesso quello che avrei fatto sarebbe stato alzarmi e baciarlo. Ma non posso. È mio fratello. Mi offre la mano per tirarmi su e guardandolo negli occhi mi ricordo di tutto quello che provavo prima, insomma fino a ieri. Invece da un giorno all'altro scopro che devo cambiare i miei sentimenti perché il mio fidanzato è mio fratello. Dopo un lungo sguardo lo abbraccio. Vorrei dargli un ultimo bacio ma non credo sia giusto.
《Dai su.》ma non sa più che dire perché nemmeno io al posto suo avrei parole per descrivere tutto questo. Mi appoggio sulla sua spalla a piangere come facevo quando eravamo fidanzati. Ci sediamo insieme sul prato. Mano nella mano. Mi mancherà il nostro rapporto. Tanto.
《Davide mi dai un ultimo bacio?》si avvicina a me chiude gli occhi e faccio la stessa cosa io. Mi sfiora le labbra con le sue. Mi sale un brivido. Mi mancheranno queste sensazioni. Preme le labbra contro le mie. Emily ricordati. Questa sarà l'ultima volta.

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Profumo di noi
RomanceEmily è una ragazza dolce che pratica nuoto sincronizzato. Nella piscina accanto, la squadra della pallanuoto. Tutti ragazzi poco attenti ai sentimenti e molto carini. Emily riuscirà a non cadere tra le loro braccia e a continuare con le sue amicizi...