Questa volta sono qui.

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QUESTA VOLTA SONO QUI.

Il buio mi avvolge.

Louis Pov.

“APRI QUELLA CAZZO DI CELLA.” L’urlo improvviso mi risveglia dal mio stato semi vegetativo in cui sono caduto a causa del buio. Resto in ascolto più attentamente. Passi di corsa. Sono vicinissimi. Si fermano di colpo. Un secondo di silenzio.  Altro scalpiccio. Qualcuno sbatte con forza contro le sbarre di questa cella.

“Ecco.” Una voce sconosciuta, diversa da quella che ha urlato.

“Era ora, cristo! Apri!” Sbraita ancora l’altra voce. Un rumore di qualcosa che gira nella serratura, uno scatto e il cigolio di cardini arrugginiti. Poi, come una furia qualcosa o qualcuno entra dentro la cella. Io mi appiattisco al pavimento. Cosa vogliono da me?

“Fai qualcosa! Cosa gli sta succedendo?” La voce mi sbraita addosso, un soffio ci separa, ma io non riesco a vedere nulla.

“Che cosa devo fare? A chi sta succedendo cosa?” Chiedo, spaesato.

“Oh cazzo, non vedi?!” Sbotta la voce.

“Ah già è vero sei uno stupido mortale. Walt, la luce!” Urla poi. All’improvviso una forte luce invade la stanza. Io chiudo di scatto gli occhi, orami abituati al buio. Li socchiudo appena dopo qualche secondo, ma quello che vedo me li fa aprire di scatto.

Il biondo tiene tra le braccia Zayn, svenuto.

“Oh cristo santo!” Sussurro, precipitandomi al suo fianco. Oh no. Fai che non sia quello che penso. Ti prego. Ti prego. No dai, non può essere. Non qui. Non in queste condizioni. No. No. No.

Tremante tasto il collo di Zayn. Attendo un agghiacciante attimo, ma poi la pulsazione arriva alle mie dita. È lieve, ma c’è. Tiro inconsciamente un sospiro di sollievo. Poi alzo di scatto la testa.

“CHE CAZZO GLI HAI FATTO?!” Sbraito addosso al biondo. Lui mi guarda, la furia e la confusione gli attraversano il volto.

“CHI CAZZO TI CREDI DI ESSERE A PARLARMI COSI’, EH?” Oh ci manca solo che adesso si mette a fare il permaloso.

“MINCHIA NIALL, RISPONDI! RISCHIA DI MORIRE, TE NE RENDI CONTO?” Il biondo mi trucida con lo sguardo, ma si decide a rispondere.

“Ma niente, è da ore che cerca di fuggirmi, quando finalmente sono riuscito a prenderlo, l’ho inchiodato al letto. Non gli ho fatto niente di serio, volevo solo divertirmi un po’ e poi avevo sete e così l’ho assaggiato.” Dice, facendo spallucce. No, un secondo. Ho sentito bene? Aveva sete e così l’ha assaggiato?

“L’hai assaggiato?” Chiedo, confuso. Il biondo mi guarda, alzando un sopracciglio.

“Si, assaggiato, morso, succhiato il sangue…di come ti pare.” Dice con nonchalance. Un momento…EH?!

“CHE COSA?!” Urlo, facendo inconsciamente un salto indietro. Il biondo mi guarda malissimo.

“Che cazzo ti urli?!” Sbotta.

“Che cazzo mi urlo? CHE CAZZO MI URLO?!” Gli occhi dilatati all’inverosimile per l’inquietudine.

“Oh madonna santa, un umano con le mestruazioni, il massimo proprio.” Sbuffa sarcastico. Io lo guardo, a bocca aperta.

“Quindi tu…sei un vampiro?!” Chiedo, cercando di calmarmi.

“Ehm…si?!” Dice, con tono ovvio. Io crollo a terra. Oh cristo santo. Oh cristo santo. Oh cristo santo. Oh cristo santo. Mi prendo la testa tra le mani. No. Non è vero. È solo un incubo. Poi un pensiero mi fulmina. Oh cazzo, Zayn! Mi alzo di scatto e torno da lui con un balzo. Lo osservo tre secondi netti. Il respiro lento. Il battito debole. Sì, non ci sono dubbi. Ha avuto un attacco di panico. Di nuovo. Mi avvicino ancora di più e mi porto al suo orecchio, mentre gli accarezzo dolcemente i capelli.

“Zayn? Zayn?” Lo chiamo in un soffio, per non farmi sentire dal biondo. Non risponde. Questa volta credo sia peggio delle altre. È svenuto, e non so cosa fare.

“Niall, avete un medico in questo cazzo di posto?!” Gli chiedo. Lui mi fissa, grattandosi i capelli.

“Certo che no!” Dice. Io lo guardo stranito.

“Siamo immortali, più o meno. Non ci ammaliamo. Non ci servono medici.” Spiega, stringendosi nelle spalle. Sospiro e chiudo per un secondo gli occhi. Non mi rimane altra scelta. Mi chino sulle sue labbra reprimendo l’inevitabile disgusto e gli faccio la respirazione bocca a bocca, lentamente. Non devo forzarlo, devo solo far arrivare un po’ d’aria ai polmoni. Solo un poco. Giusto quello che serve per farlo rinvenire. Poi sarà tutto più facile. La sua bocca ha un buon sapore. Sa di fumo e di caramelle alla menta. Posso sentire persino il retrogusto dei drink di chissà quante ore prima. Dentro la mia testa una litania continua incessante. Svegliati. Svegliati. Svegliati. Svegliati. Svegliati.

E finalmente lo sento. Un colpo di tosse. Un respiro profondo, come quando si riemerge dall’acqua e si è a una ricerca frenetica d’ossigeno. Un altro paio di respiri più lenti. Riesco quasi a sentire la forza dell’aria dirompere nei suoi polmoni. Poi i suoi occhi si spalancano. E come tutte le altre volte, vedo solo terrore. Lacrime non versate sono lì, in procinto di uscire. Lacrime versate già rigano le sue guance. Il petto squassato dai colpi di tosse, il tremore delle membra, e di nuovo la fatica a respirare. Ma questa volta è sveglio. Questa volta sono qui. I suoi occhi cercano i miei. E io ci sono.

Zayn Pov.

All’improvviso l’aria entra prepotentemente nei miei polmoni, riporta in vita le funzioni prima cessate. Annaspo. Cerco l’aria. Ne ho bisogno. Ancora, ancora e ancora. La inghiotto come fosse acqua, la aspiro come fosse erba, la mastico come fosse cibo. Ne ho bisogno, e finalmente ce l’ho. Ma il sollievo non dura che un istante. I ricordi mi travolgono. Il sangue a macchiare quella pelle chiara. E la consapevolezza. Un vampiro mi ha succhiato il sangue. Di nuovo piombo nella disperazione. Ancora una volta tutto diventa frenetico. La disperata ricerca d’aria, che non arriva. I tremori che non cessano, la tosse che non mi da tregua. E ancora una volta lo cerco, con la consapevolezza che è l’unico che può far cessare tutto questo. Una mano. Una mano mi stringe. I capelli sono lambiti dalle dolci carezze di dita familiari. Lo cerco, so che è qui, ho bisogno di lui. E questa volta, finalmente, lo trovo. I suoi occhi, il mare calmo d’inizio estate. Cristallino, trasparente, fresco. Rigeneratore. Io m’immergo in quel mare, perché è l’unico che mi possa calmare. È l’unico che mi possa aiutare. Louis. Louis, finalmente sei qui. Ne avevo tanto bisogno, e adesso ci sei.

WEEEI.

Eccomi people! Allora, premetto che io non ho la minima idea di come sia un attacco di panico, se ho sbagliato qualcosa avvisatemi e ditemi in che modo cambiare, per favore.

Eh...niente, più avanti si scoprirà da cosa è causato e si capirà meglio pure il personaggio di Zayn che in questa storia adoro troppo (Non che nella realtà non lo adori eh!)

Scusate per gli errori e commentate pls :)

Byeee

-Krystal

You can't escape.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora