Bum, bum, bum.

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BUM, BUM, BUM.

E io sorrido vittorioso, perché non aspettavo altro.

Louis pov.

“Cosa?” Chiede Harry. Ma lo vedo. Lo vedo chiaramente. In realtà ha capito benissimo, vuole soltanto farmi soffrire di più. Bastardo. Mando giù l’orgoglio e chino il capo.

“Lasciala andare.” Tento. Lui sorride divertito. Gli occhi gli scintillano.

“Oh no, sai benissimo che non intendevo quello.” Sospiro.

“Ti prego, farò tutto quello che vuoi, ma lasciala stare. Lei non c’entra nulla. Ti giuro che non protesterò e non mi opporrò. Ti lascerò fare tutto quello che vuoi. Ma non farle del male. Ti prego, t’imploro. Lasciala stare.” Dico, supplicando. Lui scoppia a ridere.

“Oh, se avessi saputo che Liam aveva ragione, avrei usato subito il suo metodo.” Dice. Un momento, Liam?

Liam Pov.                                                                        

Mi prendo la testa tra le mani e sospiro. Probabilmente ho rovinato la vita di un’intera famiglia. Dovevo resistere. Tanto ormai io ci sono abituato, la mia vita è già distrutta. Ma lui…lui poteva avere qualche speranza. E invece no. Io gli ho distrutto ogni via di fuga. Sbatto la testa contro le mie ginocchia. Detesto il mio potere. Perché? Perché dovevo averlo proprio io? Tra tutti, io? Non lo voglio! Ed è solo colpa mia se loro adesso avranno una vita d’inferno. Giuro, non userò mai più il mio potere. Non resisterei ad altri sensi di colpa.

Louis Pov.

Non faccio in tempo a riflettere oltre che Harry emette un fischio lacerante. Subito nella stanza entra Walt.

“Si signore?” Chiede, chinandosi. Ma perché si comporta come se fosse dio in terra? È pure più piccolo di lui!

“Porta via la ragazza e mettila nella stanza A2. E dalle dei vestiti puliti.” Ordina. Beh…quanto meno le concede dei vestiti. Subito Walt annuisce e si dirige verso Meredith. La slega e se la carica in spalla. Lei protesta debolmente, ma si vede che ha pochissime forze. I due escono dalla stanza e la porta viene di nuovo chiusa. Harry si gira verso di me.

“Molto bene…adesso si che ci divertiamo io e te, eh?” Dice, malizioso. Io deglutisco.

Contro ogni aspettativa, sento che mi prende la mano e dolcemente mi conduce verso il baldacchino. Rimango incantato dalla sensazione delle sue dita strette alle mie. Non capisco. Sento che c’è qualcosa che mi sta sfuggendo. Perché? Perchè si comporta così?

Mi fa sedere, poi mi preme sulle spalle fino a far aderire la mia schiena al materasso. E di colpo tutto cambia. Il suo viso si trasfigura. Dall’espressione calma, quasi dolce che aveva assunto, passa di colpo a un ghigno. Uno dei peggiori che gli abbia mai visto indosso. Glaciale, freddo. Crudele. Mi fissa con quei suoi smeraldi, ora brucianti. Penetrano nei miei e mi guardano sin nell’anima. Sorride in quel suo modo agghiacciante.

Si avvicina e mi percorre con il dito la linea degli addominali. Come poche ore fa scende più giù, fino a lambire il bordo dei miei jeans. Io trattengo il respiro. Questa volta non posso tirarmi indietro, così resto immobile. Sento il suo risolino quando lentamente insinua un dito sotto l’elastico. Poi insinua tutta la mano dentro i miei boxer. Quasi mi viene un conato di vomito. Ho sempre odiato i gay. Forse perché è proprio per quello che mio padre abbandonò mia madre. Forse perché è proprio per quello che mia madre divenne un’alcolizzata. Forse perché è proprio per quello che finii in orfanotrofio. Forse perché è proprio per quello che dovetti ricostruirmi una vita, superando gli orrori del passato. A tre anni. Tre fottutissimi anni. Quando ancora i bambini hanno quell’innocenza che li caratterizza, ma che a me è stata strappata troppo presto. È lì, in quell’età che dovrebbe essere così bella e spensierata, che sono stato obbligato a vedere la mia famiglia disfarsi, il mio mondo distruggersi, fino a quando non è arrivata lei, in quel giorno del mio terzo compleanno, a portare nuovamente la luce nella mia vita. Luce che è stata portata via da lui, un fottutissimo gay. E adesso sto per farmi fare proprio ciò che di loro odio di più. Sto per farmi toccare da un maschio. Respira Louis, respira. Sento la mano fredda di Harry andare ad avvolgere il mio membro ed io trasalisco. Di colpo si tira su.

You can't escape.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora