MI PENTO AMARAMENTE.
Ne avevo tanto bisogno, e adesso ci sei.
Ogni sua carezza è un battito più lento. Ogni sua parola sussurrata al mio orecchio un po’ d’aria in più che arriva ai miei polmoni. Ogni bacio lasciato sulla mia guancia, una lacrime in meno che riga quella stessa pelle.
E pian piano mi calmo. Torno a respirare normalmente. Il battito rallenta. Le lacrime cessano, se non per quelle piccole gocce che addobbano le mie ciglia come perle, in cui la luce s’infrange e mi fa vedere come attraverso un cristallo.
La paura se ne va, lui è qui con me.
“CHE CAZZO STA SUCCEDENDO QUI?!” L’improvviso urlo mi fa sobbalzare. Inconsciamente mi stringo al corpo di Louis. Ho bisogno del suo calore, della sua presenza. Lui mi stringe. Sa come me che appena esco da un attacco di panico sono particolarmente fragile. Nascondo il viso nell’incavo del suo collo e inspiro il suo profumo. Quel suo profumo così buono…dalla prima volta desidero sempre di più poterlo annusare, poter poggiare il capo dove sta ora, poter sentire le sue labbra morbide poggiarsi delicatamente sulla mia guancia. Sperare che si sposti leggermente il bacio sarebbe inutile. So come ritiene gli omosessuali. O come dice lui, “Froci.”. “Feccia.”. So quanta gente ha picchiato solo per questo. So quanto sangue ha fatto scorrere per questo. So cosa pensa di quelli come me. Ed è per questo che sto zitto. Mi limito ad accogliere con piacere questi momenti, che arrivano sempre più raramente ma che quando arrivano sono così dolci che mi bastano per l’eternità. La verità è che io vivo di questi momenti. Senza, morirei.
“Shh!” Sento emettere da Louis. Non oso pensare contro chi si sta esponendo in questo modo e spero solo che non lo stia facendo con quel riccio che ci ha ‘accolto’. Eppure dentro di me lo so. Perché chi altro potrebbe essere, se non lui?
Louis Pov.
“Shh!” Intimo al riccio di tacere e continuo a tranquillizzare Zayn. È troppo debole in questo momento, non reggerebbe un altro attacco. Lo sento stringersi a me. Vedo distintamente gli occhi del ragazzo attraversati da un lampo d’ira, ma non ci faccio caso. Il riccio volta lo sguardo verso Niall.
“Cosa sta succedendo?” Sento la voce carica di furore, ma quantomeno questa volta non sta sbraitando. Il biondo alza le spalle.
“Che cazzo ne so, quello a un certo punto ha iniziato a tremare, non respirava, piangeva, voleva quest’altro…sembrava di essere finito in un manicomio! Così ho deciso di portarlo da lui per farlo smettere ed evidentemente c’è riuscito.” Dice. Decido di non intromettermi e continuo ad accarezzare ritmicamente i capelli di Zayn. Il riccio si volta nuovamente verso di noi.
“Cos’è successo?” Ripete. Io lo fisso, ma non rispondo.
“Ti conviene rispondere, non sai cos’ho in mano ora, grazie a Liam.” Sibila minaccioso quello, così dopo un sospiro mi rassegno a parlare. Cos’ha in mano grazie a Liam?
“Soffre d’attacchi di panico. Noi ci conosciamo da…sempre, praticamente. È molto difficile che gli passi da solo, e ogni volta che gli viene lo affrontiamo insieme.” Dico a bassa voce. So quanto gli dia fastidio che la gente parli mentre lui è in quelle condizioni. Lo sento mugolare e si stringe di più a me. Io sorrido involontariamente e mi chino per lasciargli un bacio sulla guancia liscia.
“Ma…voi state insieme?” Chiede il biondo. Io alzo il viso di scatto e lo guardo.
“Ti pare? Sono etero!” Dico, scandalizzato. Sento Zayn immobilizzarsi, e riprendo a passargli la mano avanti e indietro sulla schiena. Pian piano si rilassa di nuovo. In seguito alle mie parole, il riccio scoppia in un’improvvisa fragorosa risata. Io lo guardo, inarcando un sopracciglio.
“Qualche problema?” Gli chiedo. Lui mi guarda. L’ilarità invade ancora i suoi occhi.
“Tu? Etero? Ma per favore!” Dice e scoppia di nuovo a ridere, questa volta insieme al suo amico biondo.
“Beh, sai com’è, non tutti sono froci come voi.” Non riesco a trattenermi, è più forte di me, lo dico. Zayn s’irrigidisce per l’ennesima volta, probabilmente perché si è reso conto del mio commento un po’ troppo azzardato. Loro smettono all’istante di ridere. Il riccio mi fissa intensamente. Rabbia repressa imperversa nel suo sguardo.
“Come scusa?” La voce letalmente calma, rabbrividisco. Lo so che va contro ogni logica. Contro ogni buon senso, eppure neanche questa volta riesco a trattenermi. Tanto ormai, che posso perderci? Sono rinchiuso in un fottutissimo castello, con dei fottutissimi vampiri e il mio migliore amico ha rischiato di morire per un fottutissimo attacco di panico. Direi che peggio di così, non può andare.
“Ripeto. Non-tutti-sono-froci -come-voi.” Scandisco bene parola per parola. La familiare sensazione di dominazione, di potenza, il tono sprezzante e derisorio. Sì, in questo momento è come se fossi tornato nel mio mondo, e con Zayn stessi prendendo per il culo uno dei tanti gay di cui pullula la nostra scuola.
Il riccio s’avvicina piano, io non levo il mio sorrisetto strafottente dalle labbra. Perché ormai il personaggio del duro ha ripreso possesso di me. È qualcosa di familiare, e per questo sicuro. Sì, mi trovo decisamente meglio a fare il bastardo che la ragazzina impaurita.
Lui mi sta guardando con uno scintillio strano negli occhi.
“E così…noi saremmo i froci, eh?” Mi chiede. Mi sta guardando dall’alto. Adagio Zayn, ora addormentato, accanto a me sul terreno, non vorrei si facesse male, e poi mi alzo. Resto comunque più basso di lui, ma è già qualcosa. Adesso però, un soffio divide i nostri corpi. Io ancora il sorrisetto addosso. Lui ancora lo scintillio negli occhi.
“Sì.” Dico. Lui annuisce, piano.
“Vedrò di farti cambiare idea.” All’improvviso il mio braccio viene afferrato dalle sua mano.
“Niall, occupati di questo.” Il biondo ci guarda e sorride malizioso. Sono l’unico che ancora non sta capendo che cazzo sta succedendo? Non faccio in tempo a rispondermi che il riccio mi strattona fuori dalle segrete.
“Divertiti Harry.” È l’ultima cosa che sento dal biondo. Harry? Un momento, ho sentito bene? Si chiama Harry? E così adesso il riccio ha un nome…Harry. Si, suona bene. Harry. Un momento, ma che cazzo vado a pensare? Proprio adesso poi, che sto rischiando la morte?
Harry sta percorrendo veloce dei corridoi, che a me non dicono nulla, ma probabilmente lui sa con precisione la meta.
Solo dopo diversi minuti, in cui gli unici suoni erano il rumore dei nostri passi frettolosi, arriviamo a un corridoio familiare. È quello che porta alla camera da letto in cui mi aveva rinchiuso prima di finire nella cella. Il solito lampo nero apre al suo posto la porta, che poi si richiude dietro di noi. Non faccio in tempo a riprendere fiato, che mi butta sul letto.
“Ma che cazzo…?” Harry mi si avvicina, piano. Io indietreggio sul letto.
“Te l’avevo detto che ti avrei fatto cambiare idea.” Dice quello, con un sorrisetto malizioso sulle labbra. Solo ora capisco. Oh no. Oh nonono. Ditemi che non vuole fare quello che penso, vi prego!
Liam Pov.
Ed è adesso, mentre rimugino guardando quel perenne tramonto, che mi pento. Mi pento amaramente.
WEEEI.
Ho aggiornato, amatemi u.u Cooomunque, ma quanto sono teneri gli Zouis?! E Zayn che non rivela al suo migliore amico di essere gay perché ha paura della sua reazione? Ve l'ho già detto che in 'sta storia adoro Zayn? ok, sto sclerando troppo, vi saluto che non ho ancora aperto libro e sono assolutamente in ritardo, non ce la farò mai a studiare tre capitoli in cinque ore!D: C'è, ma stiamo scherzando? No ok, mi dileguo seriamente che sono pijo tre.
Byeee
-Nyr
Ps: Scusatemi per gli errori ma sono troppo di fretta per ricontrollare, mi fareste un grandissimo piacere se me li comunicaste voi, love ya
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