Capitolo 19

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<<Help i lost myself again>>
Voglio iniziare questo capitolo con questa frase tratta dalla canzone SIX FEET UNDER che vi invito ad ascoltare
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La pioggia iniziò a cadere dolcemente, le goccie di acqua bagnavano la terra e oscuravano il cielo

Era bello guardarla scendere miliardi di goccie si schiantavano con la terra senza aver paura di cadere mentre altre si bloccavano sui finestrini della macchina e si divertivano a fare delle gare di velocità l'una con l'altra, fino che io vento non le portava via trascinandole con sé

Cosa sto facendo in questo momento, non lo capisco nemmeno io, con la testa poggiata sul finestrino freddo non riuscivo a smettere di pensare a qualcosa, ma non so precisamente cosa, provavo un vuoto nel petto che non dovevo provare una sensazione lontanamente famigliare , sentivo come se tutto nella mia vita non avesse senso
,e non sto parlando del fatto di essere circondata da creature sovrannaturali , sono nata insieme a loro, ne del fatto di essere una specie di principessa che deve sigillare un mostro, ma del fatto che ho troppe persone accanto e qualcosa nel mio subconscio continua a ripetermi che non dovrei stare in mezzo a loro

Distruzione

Ripete urlando

Sangue

Ripete sussurando

Dolore

Ripete piangendo

Mi inizio a considerare pazza, non può sempre esserci questa voce dentro di me che ripete queste cose ogni volta che ho un momento allegro o ogni volta che guardo qualcuno in faccia

<<Fermati>> sussurro, chiudendo gli occhi, troppo piano che nemmeno Dom mi sente

<<Fermati>>  ripeto alzando di un tono la voce, nemmeno questa volta ottengo risposta

Anche fermandoti ora il dolore e il sangue rimangono sibila la voce al interno della mia testa

Chi sei? Vattene! Cosa vuoi?! Provo a chiedere ma l'unica risposta che ottengo sono di nuovo i lamenti di prima sibilati

Sangue, dolore, Distruzione

Provo, ci provo a non ascoltarala, ci ho sempre provato la richiudo di solito ma è da ieri che sembra essere uscita dalla sua prigione e abbia inizito a urlare

<<Ti prego, fermati>> sussurro lamentandomi e questa volta Domenic mi sente e punta i suoi occhi dentro hai miei sorridendomi
 
Dolore la parola questa volta viene detta ridendo

No, il suo sorriso non è dolore, il suo sorriso è come l'arcobaleno, che viene dopo la pioggia

Cioè dopo di te, non sei alla sua altezza lo farrai soffrire farai scomparire l'arcobaleno con la pioggia continua ridendo

Soffrire, cosa vuol dire soffrire?

Stare da soli, sono abituata a questo

No tesoro, soffire vuol dire vedere le persone a cui vuoi bene morte o ferite di fronte a te senza che tu possa farci qualcosa

E questo cosa c'entra con me, il dolore più grande che ho provato è stata la morte di mia madre, ma io li non potevo farci niente nemmeno mettendoci tutta me stessa, è morta per uno sbaglio medico

Continui ancora a credere a questo, il sangue ti perseguita e tu nemmeno ne sei a conoscenza

Sta ridendo di nuovo, vorrei sbattere la testa più volte contro il finestrino per farla smettere  <<Fermati>> dico cercando di non iniziare a sbattere la testa contro il vetro

Nel Crepuscolo OscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora